vicino e da lontano, l’ultima concitata fase delle sue vicende capitoline. A poche ore dalle dimissioni di Ignazio Marino, complice la coincidenza del caso, il sindaco di New York è intervenuto ad un evento organizzato presso il Metropolitan Museum, dal nome «Italian Heritage». Un appuntamento inquadrato nelle celebrazioni del Columbus Day, per ricordare il contributo, artistico, culturale e sociale che la comunità italiana ha dato in oltre un secolo di storia alla crescita della Grande Mela. Quale occasione migliore per mandare all’amico Marino un messaggio trasversale di solidarietà.
«Grazie Ignazio - ha detto De Blasio - Marino è uno dei leader italiani che lo hanno ispirato, così come il sindaco di Firenze Dario Nardella e quello di Napoli Luigi de Magistris». Ma c’è di più perché De Blasio ha definito l’amico Marino «un sindaco coraggioso e che merita molto credito». Era stato proprio De Blasio a incontrare il collega capitolino a City Hall all’inizio di settembre, quando Marino stava rientrando dalla vacanza «di profondità» alle Bahamas, mentre il Campidoglio era investito da una serie di episodi controversi.
In quell’occasione Marino aveva avuto consultazioni con De Blasio su questioni inerenti la gestione dei patrimoni pubblici. E in quell’occasione, in un fugace e sofferto incontro con la stampa, aveva detto: «Spesso cambiare le cose ti porta ad avere dei nemici. Ma se a fine giornata non hai tanti nemici vuol dire che non hai fatto la cosa giusta». Parole davanti alle quali De Blasio aveva annuito in segno di approvazione. E ieri il sindaco di New York, è stato messo subito al corrente del passo estremo compiuto dell’amico «romano» e - da quanto riferito da chi lo conosce - dal suo ufficio ha seguito con coinvolgimento gli ultimi sviluppi.
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In quell’occasione Marino aveva avuto consultazioni con De Blasio su questioni inerenti la gestione dei patrimoni pubblici. E in quell’occasione, in un fugace e sofferto incontro con la stampa, aveva detto: «Spesso cambiare le cose ti porta ad avere dei nemici. Ma se a fine giornata non hai tanti nemici vuol dire che non hai fatto la cosa giusta». Parole davanti alle quali De Blasio aveva annuito in segno di approvazione. E ieri il sindaco di New York, è stato messo subito al corrente del passo estremo compiuto dell’amico «romano» e - da quanto riferito da chi lo conosce - dal suo ufficio ha seguito con coinvolgimento gli ultimi sviluppi.
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