Calogero Taverna Non ho alcuna paura della morte ma non voglio mitizzarla
sapendo che è proprio il nulla. Memento
homo quia pulvis es et in pulverem reverteris. Chissà poi perché chi
dispone di siffatta (ovvia) saggezza debba aduggiarsi nelle superstiziose
superfetazioni. Mio padre, piccolo commerciante di paese, frequentatore assiduo
di film muti e di romanzi di quella portata aveva voglia di chiedersi, di
chiedere e di chiedermi (come primogenito con qualche cultura): se la vita è un
male perché Dio ce la dà, se è un bene perché ce la toglie. Non sono mai
riuscito a fargli capire che con i sofismi non si va lontano. La vita è solo
quel segmento più o meno lungo che congiunge due nihil assoluti. C'è chi sopra
inventa misteri salvifici per lucrare magari sulle messe gregoriane e chi, pur
acuto pensatore, casca per primo nella trappola della sua speculazione
metafisica.
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