giovedì 5 maggio 2016

Ritorna il caso Messana

martedì 2 dicembre 2014

Se Malgradotutto prima di accodarsi a denigratori della gloria paesana il comm. di San Maurizio e San Lazzaro Ettore Messana mi avesse consultato, GRATUITAMENTE avrei impedito siffatte scivolate di stile e di correttezza anche storica.

I fatti veri furono altri e sono incontestabili. Un rapportino postumo magari sobillato da chi aveva interesse a sviare le gravissime responsabilità di autorità amiche vale poco se non lo si contestualizza, non se ne vede che fine avrebbe fatto e perché.

[e quel rapportaccio dell'infedele Ricciardelli. falso e bigiardo, dubito  che sia partito dall'allora straniera questura di Trieste. Perché Ricciardelli si induce  a denigrare il suo superiore Ettore Messana ce lo spiega autorevolmente Carmine Senise
in un libro di memorie del 1946 e ripubblicato da Mursia nel 2012. Se Casarrubea era storico serio quel libro doveva consultarlo pima di lanciarsi in vituperose contumelie storicamente infondate contro Messana. MALGRADOTUTTO aniché limitarrsia ad opitare acriticmente quella bavosa conconcione del Casarrubea - altamente offensva anche per Racalmuto e soprattutto per noi racalmutesi non nocini, liberi ed oesti che siama la quasi totalità ovunque residiamo - spacciando perino per diretto nipote del Messana un noto sbandato soggetto del tutto inidoneo a afr storia - doveva informarsi, munirsi di umiltà ed evitre ilesggi intollerabili avverso un grandisimo racalmutese. Capisco che l'uomo di Grotte sedicente direttore del foglietto elettronoco è poco sensibile all'onore di noi considerati colà "paraccara". Ma Gigi Restivo aveva ben alri ruoli, era stato sindaco, doveva esserepensoso dell'onore di Racalmuto. Capiscoche oggi il sindaco Messana, prevuto contro il "quewstore"sin dal latte materno per una faccenda che riguarda il loro segreto zio Everardo, tende a dichiarare indegno il grande messana pur di non apparre neppre una corona di fiori all'entrata el palazzetto lascito per bblioteca da Elettra messana, in cia Messana. Ma non caèirò mai l'acredine attuale di Malgrado Tutto contro il lodevolissimo questore racalmutse.]  

Ho consultato tanta stampa coeva, tante relazioni, tanti documenti e posso affermare senza tema di smentita che nulla di quanto lesivo dell'onore el questore Messana  corrisponde a verità storica.

Non sono giornalista, non sono scrittore, non sono storico; sono solo un ex ispettore bancario e fiscale che era aduso a colloquiare con il dio ascoso in carte, documenti, elaborati e relazioni: solo che trattandosi spesso di banche correggevo: il dialogo è con il demone ascoso.

Se la signora Giovanna Messana si deciderà a sporgere denuncia contro i denigratori disinformati di suo nonno, certo non mancherò di fornirle tutta la mia modesta assistenza.

 

Solo un piccolissimo codicillo: non si scriva che si tratta del fascicolo personale di sua eccellenza l'ispettore generale di PS Ettore Messana- Quel fascicolo personale che io vado da tempo cercando è ancora top secret al Viminale e sono là poliziotti per divulgarne i segreti. All'ACS stanno i fascicoli personali versati nel 1973. Messana non c'è. 

Con Casarrubea, ora deceduto, abbiamo avuto una chiarificatrice corrispondenza. Certo per uno storico affermato dovere fare pubblica ammenda è duro.

Su Messana a Riesi ho scritto una cinquantina di pagine. Gigi si scusa dicendomi che non le ha letto perchè sono lungo nello scrivere.

 Ma  dal rapporto Trani -  che, tramite Coco, Gigi ha reperito magari non sapendo che proveniva dall'archivio di Partinico del Casarrubea -    non si evince chi abbia dato l'ordine ad usare i mitra contro i manifestanti. Ad essere corretti,  bisognava sottolineare che la versione ufficiale, corroborata da sentenze e da avalli ministeriali, nessun ufficiale, nessun "delegato di P.S." aveva dato ordini di sparare sulla folla. Era stata una reazione a spari della folla, che avevano anche ferito i militari inviati per mantenere l'ordine pubblico in quella rivoltosa Riesi come ce la descrive il religioso valdese Ferri. 

 

 Erano in mille rivoltosi  con fucili contro 48 militari male addestrati  e il primo colpo è partito da quei rivoltosi, neppure riesini, neppure contadini. La polizia di oggi fa molto di peggio e sproporzionato, figuriamoci in pieno biennio rosso. Io ho scritto un modestissimo parere sui commenti all'articolo di Coco, pubblicato e sbadatamente titolato dalla direzione di Malgrado Tutto. Non so quanti furono i morti. Ballerine le cifre che ci propongono i detrattori del Messana.

So che quei rivoltosi hanno trucidato un sottotenentino. Fu cosa tremenda.

Emerge un maldestro tentativo dei soliti carabinieri di scaricare su un oscuro vicecommissario  loro gravi responsabilità ma ciò finì cestinato.

Li Causi cercò di sfruttare quelle carte cestinate ma fu molto fazioso malevolo e  in palese malafede - Altre erano le carte anche processuali.

E poi il fascismo mise una pietra tombale sopra.

 Intanto si ignorano o si finge di ignorare che in ACS vi sono le coeve relazioni del Prefetto di Caltanissetta. Io quelle ce le ho. Ora giocano sull'equivoco: fingono di avere il fascicolo personale. Quello è top secret ancora e credo che tale resterà per un'altra ventina di anni. Fino al 2035 nessuno potrà consultarlo quel fascicolo delle vere verità del Viminale. Ma è certo che Senise ce le aveva e guardate che ha scritto nelle pagg. 142-143 e nella pag.  173.

Capziosamente ora il Terrana della grottesca terra mi vorrebbe ingenuo dicitore delle ragioni del Messana per una mezz'ora cui far seguire una mezz'ora in cui mio cugino Gigi Restivo midarebbe la pariglia. A futura memoria (sapendo che il futuro ha memoria) ho reso pubbliche  l'oscena proposta e la mia sfottente risposta. E pubblicai pure il seguito del nicodemico riproporre del Terrana. Questi mi accusa di scarso senso deontologico; proprio lui che  la deontologia professionale se l'era messa sotto i piedi come contestatogli tante volte sempre a proposito della linda figura del Messana che da grottese vorrebbe lordare. 

 Una cosa è certa: da quella vicenda del 1919, con un Nitti che fu quello che fu, Ettore Messana ne uscì non solo del tutto indenne, ma intemerato tanto da fare in un primo momento una bella carriera. Poi nel 1941 la grande occasione della sua vita: questore a Lubiana. Non era un militare; in un certo senso ci rimise la faccia; nel giugno del 1942 fu giubilato. Ma il fascismo crollò quasi subito e la disavventura di Lubiana servì al Messana da titolo di merito agli occhi di Bonomi (un massone) prima e di De Gasperi dopo. Non di Scelba sia chiaro.

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