Spero venga ridimensionata questa mia martellante "caparbietà" che potrebbe legittimare un qualche sospetto su miei interessi personali. Lo giuro: nessuno. Come studioso e 'ispettore' mi soddisfa il vedere che in google al nome Messana Ettore ora domina la mia rabbiosa prosa in difesa, mentre prima dominava solo la voce calunniosa di Casarrubea. Quando ci siamo lasciati ( o venni come sconfessato) avevo qualche perplessità. La mia successiva caparbietà ha diradato tutte le mie reticenze sulla fulgida figura di Ettore Messana. Per Riesi non avevo esaustive informazioni. Anche per la supponenza di certi professori avversi al Messana ho potutto ben scandagliare il ruolo di Messana in quella nefasta strage, Vittima non carnefice. Quanto alla famigerata richiesta jugoslava di procedere contro Messana come "criminale di guerra", l'infondatezza astiosa mi fu confermata da quanto aveva appurato il mio amico Salamone per un suo parente. Il pamphlet del Ricciardetti che fa trillare la disadorna Cernigoi e di conseguenza il Casarrubea la lettura delle memorie di Senise spiega tutto e ne seppellisce ogni significatività. Certo Riesi poteva essere o la tomba o la spinta per la gram carriera del Messana. Libri del Difrancesco e memorie del lontano parente E.N. Messana ci documentano che fu né l'un caso nè l'altro. Messana fece dopo carriera andandosene al Nord lontano da Mafia Vizzini e Gueli. Appare anzi che non fu molto amato dal fascismo imperante. "Non aveva l'animno del fascista" confida Senise. Ed a Lubiana gliela fecero pagare troppo cara per non avere appunto quell'animo del fascista. Altro che OVRA protezione Gueli ed altre scempiaggini che sinora si sono potute leggere senza contraddizione alcuna, diciamolo chiaramente anche per certa negligenza familiare. Circa l'essere capo del babditismo siciliano ai tempi di Giuliano, altra invereconda calunnia. Messana non amò gli americani della OSS che organizzarono la Strage di Portella delle Ginestre, né tampoco del ripescato centurione della X MAS Valerio Borghese Junio che addirittura il compagno Emmanuele Macaluso difese a spada tratta nel processo Sindona a San Macuto in occasione di talune mie testimonianze quale ispettore capomissione della terminale Banca Privata Finanziaria. Interessi miei oggi a 82 anni, quali potrebbero essere? Di grazia nessuno. Piacere di esaltare la figura di Messana nel suo paese natio a scorno anche di un paio di sue acide sorelle, le cui meschine confidenze familiari esaltarno ancora il mio amico grottese Agnello, mi poteva essere in qualche modo gratificante, Ma questo è vezzo così irrilevante nella mia rilevantissima età a cui ben volentieri rinunzio. Calogero Taverna
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