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Scolymus maculatus L. - Cardogna macchiata
Moderatori: Anja, Marinella Zepigi, Moderatori Botanici
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Scolymus maculatus L. - Cardogna macchiata
Scolymus maculatus L.
Sp. Pl.: 813 (1753)
Riferimento in "Flora d'Italia", S.Pignatti, 1982:
Scolymus maculatus L. - Vol. 3 pg. 221
Asteraceae
Cardogna macchiata, Deutsch: Gefleckte Golddistel
English: Spotted golden thistle
Español: Cardo borriquero
Français: Scolyme taché
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, alta 30-90(150) cm, a portamento ramoso-corimboso, estremamente spinosa e provvista di 2-4 ali continue, irregolarmente dentate e decorrenti sul fusto, con margini spessi, bianco-cartilaginei e spinosi.
Foglie basali oblungo-lanceolate, pennatofide a lobi triangolari con poche spine; le cauline simili, ma sessili con margini e venature largamente bianco-cartilaginei e con lobi più profondi e spine robuste.
Capolini tutti terminali, raggruppati da 1 a 4 all'estremità delle ramificazioni e avvolti da 3-5 brattee pettinato-spinose, più lunghe dei capolini.
Fiori (15-17 mm) ermafroditi, tutti ligulati, di colore giallo oro, con tubo corollino munito in alto di peli neri; involucro con squame lanceolate, acuminate.
Ricettacolo con pagliette. Antere azzurro-nerastre.
Il frutto è un achenio (cipsela) ovoide-compresso con piccola coroncina all'apice, privo di setole.
Impollinazione: entomogama
Numero cromosomico: 2n=20
Tipo corologico: S-Medit. - Coste meridionali atlantiche e mediterranee.
Antesi: giugno÷luglio
Habitat: Incolti aridi e sabbiosi, bordi stradali, campi, luoghi rocciosi, da 0 a 600 m s.l.m.
Note di Sistematica: Il genere comprende altre due specie molto simili presenti nel nostro territorio:
Scolymus hispanicus L.
Fusto con ali brevi ed interrotte; foglie appena bianco-scariose ai margini; capolini sia ascellari che terminali, generalmente a 3 brattee; antere gialle; acheni con 2(4) setole rigide caduche.
Scolymus grandiflorus Desf.
Fusto generalmente semplice, poco ramificato, con ali continue (eccetto la base); capolini maggiori, terminali ed ascellari con fiori di 23-25 mm.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal gr. 'skolos', pungiglione, spina, aculeo, da cui 'scolymus', il nome con il quale gli antichi greci chiamavano un tipo di cardo con spine, la cui radice era commestibile.
L'epiteto specifico dal lat. 'maculatus, -a, um', macchiato, in riferimento ai margini bianco-cartilaginei delle ali e delle foglie.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile
Come in Scolymus hispanicus, le giovani foglie e le radici sono commestibili, anche se non in tutte le nostre regioni sono conosciute le sue qualità, esse non sono affatto trascurabili, forse la presenza di spine ispide ed insidiose non invita a raccoglierla.
La radice carnosa si usa bollita o stufata ed è eccellente, quale contorno per carni e pesci, mentre tostata viene usata quale succedanea del caffé. Le coste private doverosamente dalle spine e dalle foglie, si mangiano sia lesse che fritte ed hanno un sapore più intenso dei carciofi.
I fiori essiccati sono usati per la colorazione di alimenti ed in certi casi sostituisce lo zafferano, benché dia solo un bel colore, ma non altrettanto sapore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Jauzein, Ph.- Flore des champs cultivés, INRA Editions, Paris, 1995
Pignatti, S. -Flora d'Italia (vol. III), Edagricole, Bologna, 1982
Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
IPFI - Index Plantarum Florae Italicae
Scheda realizzata da Anja Michelucci
Per altre immagini e informazioni vedi anche la scheda IPFI
Sp. Pl.: 813 (1753)
Riferimento in "Flora d'Italia", S.Pignatti, 1982:
Scolymus maculatus L. - Vol. 3 pg. 221
Asteraceae
Cardogna macchiata, Deutsch: Gefleckte Golddistel
English: Spotted golden thistle
Español: Cardo borriquero
Français: Scolyme taché
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, alta 30-90(150) cm, a portamento ramoso-corimboso, estremamente spinosa e provvista di 2-4 ali continue, irregolarmente dentate e decorrenti sul fusto, con margini spessi, bianco-cartilaginei e spinosi.
Foglie basali oblungo-lanceolate, pennatofide a lobi triangolari con poche spine; le cauline simili, ma sessili con margini e venature largamente bianco-cartilaginei e con lobi più profondi e spine robuste.
Capolini tutti terminali, raggruppati da 1 a 4 all'estremità delle ramificazioni e avvolti da 3-5 brattee pettinato-spinose, più lunghe dei capolini.
Fiori (15-17 mm) ermafroditi, tutti ligulati, di colore giallo oro, con tubo corollino munito in alto di peli neri; involucro con squame lanceolate, acuminate.
Ricettacolo con pagliette. Antere azzurro-nerastre.
Il frutto è un achenio (cipsela) ovoide-compresso con piccola coroncina all'apice, privo di setole.
Impollinazione: entomogama
Numero cromosomico: 2n=20
Tipo corologico: S-Medit. - Coste meridionali atlantiche e mediterranee.
Antesi: giugno÷luglio
Habitat: Incolti aridi e sabbiosi, bordi stradali, campi, luoghi rocciosi, da 0 a 600 m s.l.m.
Note di Sistematica: Il genere comprende altre due specie molto simili presenti nel nostro territorio:
Scolymus hispanicus L.
Fusto con ali brevi ed interrotte; foglie appena bianco-scariose ai margini; capolini sia ascellari che terminali, generalmente a 3 brattee; antere gialle; acheni con 2(4) setole rigide caduche.
Scolymus grandiflorus Desf.
Fusto generalmente semplice, poco ramificato, con ali continue (eccetto la base); capolini maggiori, terminali ed ascellari con fiori di 23-25 mm.
Tassonomia filogenetica
Magnoliophyta | |
---|---|
Eudicotiledoni | |
Asteridi | |
Ordine | Asterales Link |
Famiglia | Asteraceae Bercht. & J.Presl |
Tribù | Scolymeae |
Genere | Scolymus L. |
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal gr. 'skolos', pungiglione, spina, aculeo, da cui 'scolymus', il nome con il quale gli antichi greci chiamavano un tipo di cardo con spine, la cui radice era commestibile.
L'epiteto specifico dal lat. 'maculatus, -a, um', macchiato, in riferimento ai margini bianco-cartilaginei delle ali e delle foglie.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile
Come in Scolymus hispanicus, le giovani foglie e le radici sono commestibili, anche se non in tutte le nostre regioni sono conosciute le sue qualità, esse non sono affatto trascurabili, forse la presenza di spine ispide ed insidiose non invita a raccoglierla.
La radice carnosa si usa bollita o stufata ed è eccellente, quale contorno per carni e pesci, mentre tostata viene usata quale succedanea del caffé. Le coste private doverosamente dalle spine e dalle foglie, si mangiano sia lesse che fritte ed hanno un sapore più intenso dei carciofi.
I fiori essiccati sono usati per la colorazione di alimenti ed in certi casi sostituisce lo zafferano, benché dia solo un bel colore, ma non altrettanto sapore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Jauzein, Ph.- Flore des champs cultivés, INRA Editions, Paris, 1995
Pignatti, S. -Flora d'Italia (vol. III), Edagricole, Bologna, 1982
Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
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IPFI: la rassegna aggiornata della flora italiana
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani (Dalai Lama)
Gli uomini discutono, la natura agisce (Voltaire)
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Re: Scolymus maculatus L. - Cardogna macchiata
Scolymus maculatus L.
Chianu Vignazzu-Scopello (TP), 50 m, giu 2010
Foto di Beppe Di Gregorio
Pianta nell'habitat
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Re: Scolymus maculatus L. - Cardogna macchiata
Scolymus maculatus L.
Chianu Vignazzu-Scopello (TP), 50 m, giu 2010
Foto di Beppe Di Gregorio
Fusti largamente alati
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Re: Scolymus maculatus L. - Cardogna macchiata
Scolymus maculatus L.
Chianu Vignazzu-Scopello (TP), 50 m, giu 2010
Foto di Beppe Di Gregorio
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Re: Scolymus maculatus L. - Cardogna macchiata
Scolymus maculatus L.
Chianu Vignazzu-Scopello (TP), 50 m, giu 2010
Foto di Beppe Di Gregorio
Foglie basali
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Re: Scolymus maculatus L. - Cardogna macchiata
Scolymus maculatus L.
Chianu Vignazzu-Scopello (TP), 50 m, giu 2010
Foto di Beppe Di Gregorio
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Re: Scolymus maculatus L. - Cardogna macchiata
Scolymus maculatus L.
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Brattee fiorali pettinato-spinose
Chianu Vignazzu-Scopello (TP), 50 m, giu 2010
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Brattee fiorali pettinato-spinose
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