Iniziai in quel di Racalmuto da 'figlio della lupa'. Allora mio padre se lo poteva permettere. Mi vestì di tutto punto, tutto in nero con il giummo e la 'M' metallica sul petto. Cipiglio militaresco che non consone ai miei fanciulleschi e smarriti occhi verdi. Avevo occhi belli anche se non ho mai avuto successo con le donne. Non feci in tempo a divenir 'balilla'. Mi avrebbero dato il fucile 'di legno' da imbracciare. Ci avrei tenuto tanto. Gli Americani entrarono a Racalmuto solo in tre da San Giuliano il 16 luglio del 1943. Leonardo Sciascia pianse per la violata Patria fascista invasa da questi nostri connazionali emigrati in USA. Poi settant'anni di vicende personali oscure minime ma anche di rilevanza persino storica, magari di storia bancaria. Ed ora alla vigilia di un nuovo governo che vedo retto da Salvini con Grillo stampella di salvataggio, sia pure da esterno come in certi esami da licenza liceale. La vita è bella, specie se mutevole ad onta di chi ha solo da rimpiangere il passato. Calogero Taverna
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