Il giornalista BARRESE ha anche confermato quanto scritto nel suo libro e da lui appreso dalla lettura delle deposizioni di PAOLANTONIO alla Corte di Assise di Viterbo ed alla Commissione Antimafia: PAOLANTONIO “qualche tempo prima dei fatti DI Alcamo…si era recato presso l’allora capitano GIALLOMBARDO per informarlo dei rapporti che c’erano tra MESSANA…e Fra’ Diavolo” (trascrizione dell’udienza del 06.06.05, pagg. 50, 57, 58). (pag. 15)
In effetti il PAOLANTONIO sul punto aveva affermato: “FERRERI ci interessava ed appunto per questo l’ispettore MESSANA disse: “Senti, FERRERI è ad Alcamo; può darsi che GIALLOMBARDO lo peschi. Se ritieni sia il caso, avverti GIALLOMBARDO che noi abbiamo questi contatti e quindi che, per lo meno, ci informi…”. Io andai…. Il capitano GIALLOMBARDO, preoccupato di sue responsabilità poi ha negato a qualcuno che gli ho parlato ed ho avuto contatti con lui…Io sono andato e gli ho detto: “Capisci che se per te FERRERI è un merito, tanto per farti dare un encomio, per noi è una pedina che ci deve portare a un obiettivo molto più importante?” (testo delle dichiarazioni rese dal generale GIACINTO PAOLANTONIO al Consiglio di Presidenza ed al Comitato di Indagine sui rapporti tra mafia e banditismo, seduta del 22.10.1969, prodotto in copia all’udienza del 07.11.05).
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