Giorno 11 luglio , prima indizione, 1543
Visita della TERRA di Racalmuto
Il suddetto illustre e Rev,mo signor Vescovo, nel giorno suddetto, si portò nella Terra di Racalmut. La chiesa parrocchiale maggiore , intitolata a San'Antonio è affidata al reverendo don Nicola de Galloctis della Terra di San Marco, diocesi di Messina.
Egli ha la metà delle rendite e degli emolumenti, che pervengono al suddetta chiesa, dedotti tuttavia ogni onere; l'altra metà è assegnata ai quattro cappellani che servono detta chiesa e somministrano al popolo i santi sacramenti.
Le rendite di tale chiesa sono le seguenti, e cioè:
il predetto arciprete o chi ne fa le veci è titolare della primizia cui è tenuta ogni famiglia di detta Terra, che viene cos' corrisposta: ciascuna famiglia, eccetto le vedove, versa un tumolo di frumento e uno di orzo annualmente mentre le vedove versano un tumulo di frumento soltanto ogni anno.
Inoltre vengono percetti i proventi funebri (mortilitia) ed ogni altro frutto che provenga dalla cura delle anime.
Il predetto arciprete de Galloctis è canonico agrigentino, e presiede all'Ecclesiola intitolala all'Annunciazione della Gloriosa Vergine Maria in cui sorse e opera una confraternita..
Nell'Ecclesiola è stata traslata la somministrazione dei Sacramenti e serve di supporto della chiesa maggiore.
Impartita l'assoluzione dei morti ed espletati gli altri preparativi alla visita il Vescovo si recò nel locale ove si custodisce il Santissimo Sacramento, che è situato in un armadietto molto angusto e vi rinvenne una piccola custodia di argento per il detto Sacramento.
Visita della TERRA di Racalmuto
Il suddetto illustre e Rev,mo signor Vescovo, nel giorno suddetto, si portò nella Terra di Racalmut. La chiesa parrocchiale maggiore , intitolata a San'Antonio è affidata al reverendo don Nicola de Galloctis della Terra di San Marco, diocesi di Messina.
Egli ha la metà delle rendite e degli emolumenti, che pervengono al suddetta chiesa, dedotti tuttavia ogni onere; l'altra metà è assegnata ai quattro cappellani che servono detta chiesa e somministrano al popolo i santi sacramenti.
Le rendite di tale chiesa sono le seguenti, e cioè:
il predetto arciprete o chi ne fa le veci è titolare della primizia cui è tenuta ogni famiglia di detta Terra, che viene cos' corrisposta: ciascuna famiglia, eccetto le vedove, versa un tumolo di frumento e uno di orzo annualmente mentre le vedove versano un tumulo di frumento soltanto ogni anno.
Inoltre vengono percetti i proventi funebri (mortilitia) ed ogni altro frutto che provenga dalla cura delle anime.
Il predetto arciprete de Galloctis è canonico agrigentino, e presiede all'Ecclesiola intitolala all'Annunciazione della Gloriosa Vergine Maria in cui sorse e opera una confraternita..
Nell'Ecclesiola è stata traslata la somministrazione dei Sacramenti e serve di supporto della chiesa maggiore.
Impartita l'assoluzione dei morti ed espletati gli altri preparativi alla visita il Vescovo si recò nel locale ove si custodisce il Santissimo Sacramento, che è situato in un armadietto molto angusto e vi rinvenne una piccola custodia di argento per il detto Sacramento.
Nessun commento:
Posta un commento