Il professore Pietro Carbone, da eccelso letterato qual è, è un po’ stitico
negli elogi: figuratevi la mia esultanza nel poter leggere apprezzamenti
inusuali ed e di raffinatissima grafia come quelli che seguono. Ne faccio
subito reiterazioni qui e in CONTRA OMNIA RACALMUTO. Sono botte e risposte in
FB. Non posso raccoglierle e riecheggiare dove come e quando mi pare?
Riguardano me! Voglio vedere chi osa far censure!
Caro Calogero, nel farti gli auguri di buon Natale ti esprimo apprezzamento
per l'opera di dissodamento archivistico e storico della nostra ignorata
memoria, e lo rendi noto con libertà di pensiero e stile scalpitante cioè
scoppiettante, insomma, a cu acchiappi acchiappi. Solo i pusilli si
scandalizzano e scappano, gli invidiosi censori, gli opportunisti
prudentissimi, gli stanchi ripetitori dei luoghi comuni, gli psittaci per
convenienza. Auguri. Alle prossime scorribande.
Lillo Taverna Mi
complimento con te: sei oltre tutto pungentissimo senza magari darlo a vedere.
Sai persino di cose pappagallesche che per capirle ho dovuto ricorrere (seduta
stante) a queste diavolerie informatiche. Non è vero poi che sono solo io a
scavare nelle morie del paese del sale e dello zolfo (e anche del caciummo, per
rendere più pesante l'"astrattu" e guadagnarci qualche lira in più).
Io non faccio altro che gustare le tue delizie
mnemoniche. Io faccio lo schifiltoso con la polvere d'archivio. Tu sai spandere
il profumo del dire poetico. E così con te Racalmuto è più olezzante.
Lillo Taverna Io sono
troppo dadaista e cerco il ridicolo là dove forse non c'è. Ma di questo non
sono molto sicuro. Senti, dopo tutta questa orgia di buon natale (e poi anche
se davvero nacque Jahaveh di Nazareth non fu certo il 25 dicembre. Poi con
tutti quei cambiamenti di calendario, vatti ad orientartici. Allora ricambio
dicendoti BUON ANNO NUOVO. Mi è più consono.
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