Da vetero comunista tutt'altro che pentito mi è stato fatto il lavaggio del cervello su questa costituzione nata dalla Resistenza, un baluardo di democrazia, un intangibile monstruum. Mi dispiace per la scuola di Mosca che non ho mai tollerato (viva Gramsci!). niente di vero in ciò. E' un polpettone liberal-clerical- compromissorio (art. 7). Mi si dica che fine ha fatto ad esempio l'art. 39 della Costituzione? Nel 1958 vi stesi una tesi. Che cosa era per la Costituzione Repubblicana quella arcigna teconostruttura della Banca d'Italia? Quando il demoniaco Andreotti con il suo mefistofelico Vitalone cercò di mettere le mani (giustamente) su Palazzo Koch ai tempi di Sarcinelli, Fabio Merusi e C. Invocarono da SINISTRA la Costituzione Materiale, una eresia imperdonabile. Non passò allora ma apparve chiaro anche a sinistra che il Monstruum non reggeva più. Occorreva reinventarlo. In tempi di clerical regime però non conveniva. Tutto di trascinò sino alla riforma del Titolo Quinto. Aiutai a stendere anche qui una tesi. Tante belle speranze. Ma la controcostituzione materiale sbriciolò tutto. Ora, chi sta dietro Renzi (quelli che chiamo i poteri "colti") stanno pensando a mettere una pezza a quella folle decisione della consulta contro il Porcellum (che invece era un'ottima legge elettorale, tanto da permettere a Grillo di dare un bello stop alle intese giudaico-massonico-olandico-iorista cementate dalla laica benedizione di papa Napolitano. Almeno per questi cinque anni quella legge, sì il porcellum, ci sta salvaguardando la democrazia. Lasciamo da parte di grazia il bailamme dei luoghi comuni, degli incolti arroganti. Diamoci una frenata, altrimenti davvero finiamo male!
Nessun commento:
Posta un commento