Questa fu chiesa importante di Racalmuto, una specie di succursale universitaria per preti in loco, come diramazione della grande Schola Theologica Agrigentina. Una storia che ho potuto carpire qua e là e confesso di non essere soddisfatto dei risultati delle mie ricerche d'archivio. Non so se ancora è aperto nei locali della Vecchia Curia in quel sontuoso palazzo vescovile che forse emblematicamente se ne sta scivolando senza che quelle predaci autorità agrigentine riescano a far nulla.
Questa foto l'ho rapinata al mio amico Piero Carbone che l'ha pubblicata per i suoi fini in quel suo mirabile blog ARCHIVIO E PENSAMENTI.
Oggi nessun giovane ti saprebbe dire dov'è e come era. Completamente manipolata, sfasciata, depredata, mal ridotta. col permesso di arcipreti un tempo e con ignavia parrocchiale adesso.
Nessuna protesta. Volevano fare una canizza per un po' d'inchiostro sparso su una insulsa lapide in flex in onore - dicono - di Sciascia.
Per uno scempio come questo, qui fotograficamente comprovato, tutti a voltarsi dall'altra parte, come se qui non ci fosse stata la culla della grande cultura che non oso dire clericale della Racalmuto vera, nient'affatto regalpetrese, austera, aristocratica, ardita. Quelli che ci sentiamo validi col cuocciu di la littra se genuinamente rcalmutesi qui abbiamo le radici del nostro superiore pensare.
Nessun commento:
Posta un commento