Gentilissima signora
Maria io ho per lei la massima: stima mi sento devotissimo a lei e giammai
vorrei turbarla.
Ciò premesso, con
questa storia dei crocifissi imposti nelle scuole pubbliche sento puzzo di
clericalismo e di razzismo.
81 anni fa mi portarono
alla matrice di Racalmuto e mi hanno chiesto se rinunciavo a satana e alle sue
opere. Il mio padrino che poi risultò essere un socialista per nulla credente
tanto che dopo la scomunica di Pio XII il mio caro amico padre Puma gli vietò
di "battezzare" un suo nipote, rispose per me che rinunciavo al
diavolo e alle sue pompe. Così il prete di allora (che prima o poi cercherò di
scoprire chi è stato) mi versò un po' d'acqua gelida sulla fronte e mi
"battezzò" in nomine patri et filii et spiritus sancti" (spero
di non avere sbagliato qualche concordanza latina).
Mi dicono che per
quell'acqua gelida cominciai a strillare che la non finivo più. Da allora continuano a dire che sono entrato
nel Corpo Mistico di Cristo e che la mia civiltà è quella là che reputo
retriva, superstiziosa, alquanto
imbecille. Non ho figli quindi non li ho battezzati. Quando mi sono sposato ho
deciso di sposarmi in chiesa ma stavo litigando di brutto col prete di Santa Maria
in Trastevere che mi doveva dare il benestare per andarmi a sposare in quella
bella ciesa di San Pietro in Montorio. Mi gridò che così lui ci rimetteva oboli
pingui obbligatori.
Mi sposai in chiesa perché
da buon racalmutese che già non si sposava con una del suo paese (sa si dice ancora
mogli e buoi dei paesi tuoi) non volevo dispiacere mia madre. Tante mi
giudicavano mammone ma non era vero. Sono andato a farmi persino la comunione.
Ma col cavolo che ero andato a confessarmi.
Sacrilego dunque e me ne strafottevo come adesso me ne strafotto.
Ora perché volete che
nelle scuole pubbliche ci debbono mettere quei due assicelli a croce? Non
sapete che ormai le scuole pubbliche sono frequentate forse per un 30% da
estracomunitari che noi indigeni stiamo sfruttando per tutti quei lavori servili
che non riuscendo più a farci la quinta casa al mare non intendiamo più fare. E
quegli extracomunitari non sono cattolici di solito. Sono islamici, non
ammettono giustamente alcun culto delle immagini. Se poi si arrabbiano e
reagiscono sa, diversamente da tanti fascistelli del mio paese, io sono dalla
loro parte.
Dunque niente
crocifissi nelle scuole pubbliche. In quelle cattoliche oltremodo e iniquamente
finanziate da questo Stato che si definisce laico ci mettano tutti i crocifissi
che vogliono, tutte le Madonne che preferiscono. E' affar loro.
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