Postato in10 giugno 2015.
Tags: Giuseppe Guagliano, Imu, Racalmuto
Vorrei dare un piccolo contributo di chiarezza sulla questione IMU agricola che il Consiglio nell’ultima seduta ha determinato nella misura massima del 10,60 x mille.
Va detto in premessa che l’IMU era ed è prevista in tutti quei territori comunali non ricadenti in zone svantaggiate.
In seguito alla modifica dei parametri, anche il nostro territorio è stato assoggettato a tale tassa.
Il Governo Nazionale a partire dal 2014, secondo ragionamenti e modalità che a tuttora non risultano del tutto chiari, ha trattenuto dai trasferimenti in favore dei comuni, previsti dal FONDO NAZIONALE DI SOLIDARIETA’ delle somme variabili. Per quanto ci riguarda 245.000 € (2014) e di 305.000 € (2015), dando indicazione di recuperare tali minori trasferimenti, appunto, con l’applicazione dell’IMU AGRICOLA nella misura standard di 7,60 x mille per il 2014 con possibilità di aumento e diminuzione di 3 punti per il 2015 a partire da quella di base.
Per tanto l’applicazione dell’IMU oltre che un obbligo di legge è funzionale al riequilibrio del bilancio per gli importi prima citati.
Per il 2014 il Comune ha incassato circa 100.000 € e niente fa supporre che per il 2015 ne possa incassare di più, anche applicando l’aliquota del 10,60 x mille. Quindi, in attesa di intraprendere eventuali azioni legali di recupero, l’Ente deve compensare il minore introito con altre entrate ( improbabili ) o con riduzioni di spesa che si spera non siano le solita riduzioni di servizi per i cittadini.
Sarebbe, finalmente auspicabile, l’inizio di una politica seria di tagli agli sprechi ( vedi costo abnorme della bolletta dell’energia elettrica) e di riorganizzazione funzionale della macchina amministrativa che potrebbe consentire il recupero di ingenti risorse finanziarie.
Tornando alla questione IMU già nella scorsa seduta Consiliare avevo proposto la riduzione dell’aliquota al 4,60 x mille ritenendola tecnicamente possibile oltre che un atto di giustizia fiscale per i cittadini nonché politicamente opportuno.
Se non che il Presidente dei revisori dei conti, presente alla seduta, in concordia con la Giunta e gli uffici finanziari, ribadì la necessità e l’obbligo di elevare al massimo la tassa mettendo il Consiglio in guardia per possibili ripercussioni erariali.
Il gruppo consiliare di maggioranza, pur votando secondo queste indicazioni, si riservò la possibilità di approfondire la questione, ed eventualmente intervenire diminuendo l’aliquota con apposita seduta Consiliare. Dalle verifiche, in effetti, è emersa la possibilità di abbassare l’incidenza dell’IMU agricola per tanto il Presidente su indicazione di Consiglieri di Maggioranza ha convocato, per Giovedì prossimo, una seduta straordinaria dell’Assise per procedere alla rideterminazione in diminuzione della tassa.
Ancora una volta il Consiglio ha dimostrato notevole capacità di ragionamento e senso di responsabilità.
Ancora una volta ha dimostrato di saper agire nell’interesse preminente della cittadinanza, senza cedere a lusinghe, e tiri di giacca provenienti da più parti.
Un segnale positivo di un Organo Istituzionale che vuole diventare punto di riferimento riconoscibile, in un contesto di imperante confusione e incertezza.
Dunque ti racconto. Appena la tua maggioranza, te compreso, avete stabilito l’IMU sulle campagne nella misura del 10,60 per mille istantaneamente i coefficienti sono finiti nei programmi
informatici di tutta Italia e così il giorno dopo il mio commercialista (un ebreo che non difende gli interessi miei ma quelli del fisco) mi ha calcolato l’IMU sui miei vastissimi possedimenti terrieri in Racalmuto e già ha fatto la compensazione bancaria con i miei crediti di imposta e non avendone ha proceduto a dare disposizione alle mie banche corrispondenti di addebitarmi in compensazione quello che devo a questa pletora di beneficiari pubblici elle mie tasse. Beh! ora – mentre il Sindaco se la godeva in quel Milano non so a spese di chi – facendo finta di litigar fra voi avere avuto come una sorta di resipiscenza e avete ridotto del 50% l’aliquota media nazionale mentre in un primo tempo l’avevate maggiorata del50%. A me scusa chi mi risarcisce? Tanti contribuenti del tuo Comune non siamo stanziali come ti piaceva CANTARE – ALLE VOLTE IN MODO ANONIMO -su un certo blog ormai cloroformizzato. Credimi appunto perché non stanziali quindi non addentro ai vostri pentimenti e ravvedimenti ci siamo precipitati a pagare. E nelle cose del fisco chi paga è fottuto. Ma poi la vera fottuta la prenderanno quelli che crederanno valida questa decurtazione di tariffa fatta mi pare ieri sera, assente per divertimento il sindaco Messana. Fra due tre anni, la corte dei conti – come vi ha fatto presente il Presidente del Collegio dei Revisori – annullerà tutto e ritorneremo a bomba: recupero di IMPOSTE EVASE. Mi chiedo se questa evasione dovesse coinvolgere consiglieri comunali saremmo in presenza di conflitto di interesse? IO PENSO DI SI’
Ma voglio scendere ad una faccenda – come chiamarla? – tecnico-contabile. Racalmuto vanta un territorio di 68,1 km quadrati. Come dire 68.100.000 metri quadri. Il mio commercialista mi tassato a un centesimo a metro quadro. So bene che non tutto il territorio gode della rendita catastale che godo io. Ma so anche che all’ufficio di Lauricella basta un nulla per sapere a quanto ammonta la valorizzazione catastale dei terreni racalmutesi. Dall’esterno io dico che non è illogico calcolare un centesimo per 65 milioni di metri quadri (ho tolto il territorio occupato dall’edilizia urbana, dalle strade, e dalle benevoli sviste. Perciò si tratterebbe di un gettito tributario di appena 650.000 euro. Per l’anno scorso, quando l’aliquota era 7,60, il gettito doveva ascendere sulle quattrocento mila euro. Le mie sono cifre orientative, per dare un senso al discorso ma l’ufficio di Lauricella questi calcoli li doveva fare al millesimo (e facile ed agevole) e il presidente del collegio dei revisori doveva riferirne a voi per i vostri doveri di vigilanza, Ed io penso che qualche culpa in vigilanza c’è stata e continua ad esserci. Perché? perché tu caro Peppe mi confidi che manco 100 mila euro hai incassato. Sai per tabulas che già lì c’è stata una evasione fiscale perseguibile con azioni di rigore di circa il 70%. Se tu sai le cifre esatte, bene! Diccele. E che aspettate a recuperare la precorsa evasione? Che dovete aspettare nove anni come per la Tarsu con quella comica (se non fosse tragica) a cui tutti stiamo assistendo non so se divertiti o accorati. TU LA FACCENDA LA CONOSCI BENE: INVECE DI ANDARE A VOTARE LA VERSIONE POPULISTA DELLA MINORANZA, PER LO MENO TI DOVEVI ASTENERE. TI POSSO DIRE CHE NON MI PARI MOLTO CERENTE. E POI TUTTO QUESTO BORDELLO PER UN GETTITTO MOLTO CONTENUTO! IL MEDICO PIETOSO AMMAZZA L’AMMALATO E perché l’avete fatto? se sospetto per consentire ai redditieri agrari di Racalmuto consiglieri, quelli che ben conosco dall’AIMA, quando rendeva ultra fertili persino le balate di nostra conoscenza, possano eludere e manco incorrere in conflitti di interessi (dicono loro).