Caro Filippo,
inizio
questa scorribanda su Fiamignano con un tuo antenato omonimo. Scrive
Vincenzo Di Flavio: da Ascensi (Archivio Vescovile di Rieti, b
Ascensi, doc. 1.2.1823) «di miscredenza è
accusato Filippo Balduzzi, medico di S. Lucia di Mercato».
Chi
era codesto Balduzzi? Era davvero un Carbonaro? Certo, occorre fare
delle ricerche.
Nel
1805 e nel 1828 (vedi visite pastorali) Fiamignano era feudo dei
Barberini-Sciarra. Si è scritto tanto in proposito ma resta l’enigma
delle peculiarità del sistema feudale del Cicolano, che in quel
momento vive il trambusto dei Napoleonidi di Napoli.
Nel
1849 era pericoloso viaggiare “negli attuali critici tempi” da
Fiamignano a Montereale (Arch. Vesc. Rieti, b. Pr. Lett. 19.2.1849.
Un
personaggio di Fiamignano del 1804, Domenico Rotili, riesce a
studiare. Chi era? (AVR Ord. 1804 cc. 313-14).
E
via discorrendo. L’archivio vescovile di Rieti pare sia pieno di
notizie come quelle che ho già abbozzato. Occorre andarle a scovare
per una riesumazione di personaggi tipi di Fiamignano. Andrebbero
inquadrati in un museo etnografico, con costumi del tempo,
ricostruzioni ambientali, rievocazioni musicali, pannelli
illustrativi a carattere storico e folkloristico.
Questo
è solo un primissimo approccio. Seguiranno altre fonti, altre idee,
altre provocazioni.
Sempre
che tu non mi dia lo stop.
Zio
Rino.
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