Già
tra un bicchiere di vino (buono) e tanto pesce ben cucinato da Carlo,
Livio, Antonio e Antonino ed anche Giacomo è nata ieri nella
villa Benedetti l'ARBche tanto filo da torcere darà al quieto
Sindaco di Pescorocchiano e al suo irrequieto figlio di Minerva
Buonventre.
Si
vuole il "RISOEGIMENTO" di Baccarecce, borgo vetusto con un
castello strategico che acutamente Lugini fa risalire all'anno
Mille.
Si
pensi che Baccarecce in una recente pretenziosa pubblicazione a
carico del Comune di Pescorocchiano non viene manco citato o forse
lambito di striscio per certa prosa anticlericale contro i Benedetti
del prete onnipresente Maceroni.
Tanto
ne ha scritto un tal Taverna su Baccarecce e Buonventre pur sapendo
lo oblitera persino nella bibliografia con pretese esaustive.
Ma
al di là delle polemiche. l'ARB vorrà giustizia e pretenderà che
si dia a Baccarecce quel che è di Baccarecce: due rotabili che
portano una al castrum dell'anno Mille di Macchiatimone, in
atto irraggiungibile per cui la settimana scorsa hanno dovuto
rinunciare a fotografarlo nell'ambito di studi importanti e
pregiudiziali al debito recupero: e l'altra che partendo dai
periferici villini porti giù lambendo l'Amico sino al fosso
acquitrinoso ove mio suocro un tempo cercò di lanciare una
figlina come dire una fornace per mattoni e tegole.
A
MACCHIATIMONE una bella municipalizzata che metta sù un posto di
ristoro e ricostruisca l'approdo dopo il fiume Salto in piena di
quella che fu davvero la strada parafranchigena che partendo
dall'Umbria francescana raggiungeva il castello di Petrella (anno
mille anche esso) e quindi Poggiopoponesco (sì, quel castello ai cui
piedi si distendeva il villaggio medievale che l'attuale sindaco di
Fiamignano si ostina a coprire con plastico preservativo nonostante
sotto vi siano i resti cospicui di un villaggio medievale tutto da
studiare, preservare e valorizzare anche al fine di ravvivare le
smunte vocazioni turistiche, Da Poggiopoponesco una biforcazione; una
via civica che passando per Rascino raggiungeva la capitale
dell'Aquila dello Stopor Mundi e scendendo a valle i pii pellegrini
potevano traghettare l'arduo fiume Salto qui alle sue foci e
ristorandosi a Macchiatimone proseguire per Roma alla ricerca
dell'assoluzione papale (a pagamento) di tutti i loro peccati mortali
o ancor più gravi.
Certo
queste nostre logiche avvertenze stracciano le locupletanti fandonie
care a Silvi, Corvaro, e agghindatissimi escursionisti che si sono
inventati una franchigena lunga migliaia di chilometri che dai paesi
nordici sarebbe arrivata sino al nostro Capo Pachino in Sicilia.
Pensate: nell'anno mille pii pellegrini passando per le creste di
impervi monti per centinaia di chilometri, tra lupi e freddi
esiziali, né ristoro né punti di accoglienza sarebbero andati alla
cieca dalle cascate della Marmora sino ad Alba Fucens. E
pensare: cazzabubbole del genere sono state lautamente finanziate
(senza obbligo di rendiconto) dalla sparagnina Comunità Europea.
Comunque
il pacifico sindaco sarà di manica larga (si fa per dire) da
finanziare la figlina al caolino laggiù nel fosso di Baccarecce?
Vi
terrò informati. Calogero Taverna
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