Succede a noi virgulti postumi della Magna Grecia della Sikania di vivere momenti strepitosi di diletto magari a Siracusa di fronte ad una commedia non proprio puritana come le Vespe di Aristofane o magari sghignazzare ad Ostia Antica per le facezie non proprio caste del Miles gloriosus di Plauto. Ma là lo scintillio dell'intelligenza la causticità linguistica, la sobrietà latente, il senso del non senso, l'etica dell'antietica impongono una salvifica puficazione dell'intelletto che certo i precari dalle pensioni d'oro degli orseschi chiavatori delle vichinghe felliniane, gli addottrinati vitelloni poi docenti non sai di che non potranno mai neppure intuire.
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