Contra Omnia Racalmuto
La Boschi piange, noi piangiamo con lei: il padre è innocente, ma la Banca d'Italia lo sanziona.
Vorrei leggere i rilievi dei miei ex colleghi dell'Ispettorato Vigilanza che invero non stimo molto.
Vorrei leggere il FAI dei miei colleghi non firmatari del capo missione, vorrei fare un confronto della rielaborazione letteraria di quelle ricerche dei collaboratori da parte del capomissione firmatario.
Ma c'è ancora la prima revisione del senior? Nulla è cambiato? C'è la verbalizzazione di quello che è avvenuto nell'adunata della commissione consultiva delle sanzioni ( o quel filtro è stato abolito e se sì con che cosa è stato sostituito)?; c'è l'approvazione non interferente dell'ispettore capo che non apprezziamo?
E quindi come era il memorandum al signor Governatore?
Certo oggi il Vice direttore generale (che manco so chi sia) ha dovuto prendere atto del rapporto ispettivo (parte aperta e parte chiusa) e non avrà più l’arroganza di quel vice direttore generale dei miei tempi che rimandava indietro i rapporti con tagli sur certi svolazzi sgraditi con annotato: No: MS.
Ovvio io parlo da reietto della BI a l 1980 e non so più come adesso si celebrano i riti post ispettivi. Leggo che oggi sarà un magistrato, in televisione si è detto anche il suo nome e cognome, a valutare tutto ciò. Di sicuro non mi chiama per farsi spiegare per capire e per giudicare esaustivamente.
Cara Ministra puoi piangere quanto ti pare. Ma tuo padre è responsabile di tutti quei rilievi ispettivi.
Una banca che sperpera milioni di euro per assicurarsi le avvedutezze giornalistiche di Cazzullo ed altri lo fa per assicurare al governo amico compiacenze di altro tipo. E cara ministra tuo padre ha consentito questi sperperi milionari (a ir poco costi non inerenti) ed è incappato per lo meno in culpa in vigilando. O poveraccio non sapendo forse neppure di che si trattava. Ce l'avevano messo lì (la libertà di voto nelle elezioni di un consiglio di amministrazione di una popolare cara ministra è cosa esilarante tu forse saprai tutto ma come si celebra questa libertà di voto non lo credo).. Chi sbaglia paghi (al congiuntivo dire e con al presente indicativo come tu colta ministra hai invece stamani de
La Boschi piange, noi piangiamo con lei: il padre è innocente, ma la Banca d'Italia lo sanziona.
Vorrei leggere i rilievi dei miei ex colleghi dell'Ispettorato Vigilanza che invero non stimo molto.
Vorrei leggere il FAI dei miei colleghi non firmatari del capo missione, vorrei fare un confronto della rielaborazione letteraria di quelle ricerche dei collaboratori da parte del capomissione firmatario.
Ma c'è ancora la prima revisione del senior? Nulla è cambiato? C'è la verbalizzazione di quello che è avvenuto nell'adunata della commissione consultiva delle sanzioni ( o quel filtro è stato abolito e se sì con che cosa è stato sostitito)?; c'è l'approvazione non interferente dell'ispettore capo che non apprezziamo?
E quindi come era il memorandum al signor Governatore?
Certo oggi il Vice direttore generale (che manco so chi sia) ha dovuto prendere atto del rapporto ispettivo (parte aperta e parte chiusa) e non avrà più l’arroganza di quel vice direttore generale dei miei tempi che rimandava indietro i rapporti con tagli sur certi svolazzi sgraditi con annotato: No: MS.
Ovvio io parlo da reietto della BI a l 1980 e non so più come adesso si celebrano i riti post ispettivi. Leggo che oggi sarà un magistrato, in televisione si è detto anche il suo nome e cognome, a valutare tutto ciò. Di sicuro non mi chiama per farsi spiegare per capire e per giudicare esaustivamente.
Cara Ministra puoi piangere quanto ti pare. Ma tuo padre è responsabile di tutti quei rilievi ispettivi.
Una banca che sperpera milioni di euro per assicurarsi le avvedutezze giornalistiche di Cazzullo ed altri lo fa per assicurare al governo amico compiacenze di altro tipo. E cara ministra tuo padre ha consentito questi sperperi milionari (a ir poco costi non inerenti) ed è incappato per lo meno in culpa in vigilando. O poveraccio non sapendo forse neppure di che si trattava. Ce l'avevano messo lì (la libertà di voto nelle elezioni di un consiglio di amministrazione di una popolare cara ministra è cosa esilarante tu forse saprai tutto ma come si celebra questa libertà di voto non lo credo).. Chi sbaglia paghi (al congiuntivo dire e con al presente indicativo come tu colta ministra hai invece stamani detto).
E tu e Renzi e questo governo siete responsabili della mala gestio della Banca Etruria di cui non potete negare vostre pesanti anche se non preponderanti cointeressenze; avete sbagliato. Quindi andatevene. Fate un atto di ravvedimento operoso!
...per mestiere spiego bene agli altri quello che per me non comprendo.
venerdì 18 dicembre 2015
Il pianto dell'usignolo, la cerbiatta si commuove. Versiam lagrime anche noi gente che nulla abbiamo perché si sente umiliata una fanciulla che a 34 anni tutto ha avuto.
Il pianto dell'usignolo, la cerbiatta si commuove. Versiam lagrime anche noi gente che nulla abbiamo perché si sente umiliata una fanciulla che a 34 anni tutto ha avuto.
La Boschi piange, noi piangiamo con lei: il padre è innocente, ma la Banca d'Italia lo sanziona.
Vorrei leggere i rilievi dei miei ex colleghi dell'Ispettorato Vigilanza che invero non stimo molto.
Vorrei leggere il FAI dei miei colleghi non firmatari del capo missione, vorrei fare un confronto della rielaborazione letteraria di quelle ricerche dei collaboratori da parte del capomissione firmatario.
Ma c'è ancora la prima revisione del senior? Nulla è cambiato? C'è la verbalizzazione di quello che è avvenuto nell'adunata della commissione consultiva delle sanzioni ( o quel filtro è stato abolito e se sì con che cosa è stato sostituito)?; c'è l'approvazione non interferente dell'ispettore capo che non apprezziamo?
E quindi come era il memorandum al signor Governatore?
Certo oggi il Vice direttore generale (che manco so chi sia) ha dovuto prendere atto del rapporto ispettivo (parte aperta e parte chiusa) e non avrà più l’arroganza di quel vice direttore generale dei miei tempi che rimandava indietro i rapporti con tagli sur certi svolazzi sgraditi con annotato: No: MS.
Ovvio io parlo da reietto della BI a l 1980 e non so più come adesso si celebrano i riti post ispettivi. Leggo che oggi sarà un magistrato, in televisione si è detto anche il suo nome e cognome, a valutare tutto ciò. Di sicuro non mi chiama per farsi spiegare per capire e per giudicare esaustivamente.
Cara Ministra puoi piangere quanto ti pare. Ma tuo padre è responsabile di tutti quei rilievi ispettivi.
Una banca che sperpera milioni di euro per assicurarsi le avvedutezze giornalistiche di Cazzullo ed altri lo fa per assicurare al governo amico compiacenze di altro tipo. E cara ministra tuo padre ha consentito questi sperperi milionari (a ir poco costi non inerenti) ed è incappato per lo meno in culpa in vigilando. O poveraccio non sapendo forse neppure di che si trattava. Ce l'avevano messo lì (la libertà di voto nelle elezioni di un consiglio di amministrazione di una popolare cara ministra è cosa esilarante tu forse saprai tutto ma come si celebra questa libertà di voto non lo credo).. Chi sbaglia paghi (al congiuntivo dire e con al presente indicativo come tu colta ministra hai invece stamani de
La Boschi piange, noi piangiamo con lei: il padre è innocente, ma la Banca d'Italia lo sanziona.
Vorrei leggere i rilievi dei miei ex colleghi dell'Ispettorato Vigilanza che invero non stimo molto.
Vorrei leggere il FAI dei miei colleghi non firmatari del capo missione, vorrei fare un confronto della rielaborazione letteraria di quelle ricerche dei collaboratori da parte del capomissione firmatario.
Ma c'è ancora la prima revisione del senior? Nulla è cambiato? C'è la verbalizzazione di quello che è avvenuto nell'adunata della commissione consultiva delle sanzioni ( o quel filtro è stato abolito e se sì con che cosa è stato sostitito)?; c'è l'approvazione non interferente dell'ispettore capo che non apprezziamo?
E quindi come era il memorandum al signor Governatore?
Certo oggi il Vice direttore generale (che manco so chi sia) ha dovuto prendere atto del rapporto ispettivo (parte aperta e parte chiusa) e non avrà più l’arroganza di quel vice direttore generale dei miei tempi che rimandava indietro i rapporti con tagli sur certi svolazzi sgraditi con annotato: No: MS.
Ovvio io parlo da reietto della BI a l 1980 e non so più come adesso si celebrano i riti post ispettivi. Leggo che oggi sarà un magistrato, in televisione si è detto anche il suo nome e cognome, a valutare tutto ciò. Di sicuro non mi chiama per farsi spiegare per capire e per giudicare esaustivamente.
Cara Ministra puoi piangere quanto ti pare. Ma tuo padre è responsabile di tutti quei rilievi ispettivi.
Una banca che sperpera milioni di euro per assicurarsi le avvedutezze giornalistiche di Cazzullo ed altri lo fa per assicurare al governo amico compiacenze di altro tipo. E cara ministra tuo padre ha consentito questi sperperi milionari (a ir poco costi non inerenti) ed è incappato per lo meno in culpa in vigilando. O poveraccio non sapendo forse neppure di che si trattava. Ce l'avevano messo lì (la libertà di voto nelle elezioni di un consiglio di amministrazione di una popolare cara ministra è cosa esilarante tu forse saprai tutto ma come si celebra questa libertà di voto non lo credo).. Chi sbaglia paghi (al congiuntivo dire e con al presente indicativo come tu colta ministra hai invece stamani detto).
E tu e Renzi e questo governo siete responsabili della mala gestio della Banca Etruria di cui non potete negare vostre pesanti anche se non preponderanti cointeressenze; avete sbagliato. Quindi andatevene. Fate un atto di ravvedimento operoso!
La Boschi piange, noi piangiamo con lei: il padre è innocente, ma la Banca d'Italia lo sanziona.
Vorrei leggere i rilievi dei miei ex colleghi dell'Ispettorato Vigilanza che invero non stimo molto.
Vorrei leggere il FAI dei miei colleghi non firmatari del capo missione, vorrei fare un confronto della rielaborazione letteraria di quelle ricerche dei collaboratori da parte del capomissione firmatario.
Ma c'è ancora la prima revisione del senior? Nulla è cambiato? C'è la verbalizzazione di quello che è avvenuto nell'adunata della commissione consultiva delle sanzioni ( o quel filtro è stato abolito e se sì con che cosa è stato sostituito)?; c'è l'approvazione non interferente dell'ispettore capo che non apprezziamo?
E quindi come era il memorandum al signor Governatore?
Certo oggi il Vice direttore generale (che manco so chi sia) ha dovuto prendere atto del rapporto ispettivo (parte aperta e parte chiusa) e non avrà più l’arroganza di quel vice direttore generale dei miei tempi che rimandava indietro i rapporti con tagli sur certi svolazzi sgraditi con annotato: No: MS.
Ovvio io parlo da reietto della BI a l 1980 e non so più come adesso si celebrano i riti post ispettivi. Leggo che oggi sarà un magistrato, in televisione si è detto anche il suo nome e cognome, a valutare tutto ciò. Di sicuro non mi chiama per farsi spiegare per capire e per giudicare esaustivamente.
Cara Ministra puoi piangere quanto ti pare. Ma tuo padre è responsabile di tutti quei rilievi ispettivi.
Una banca che sperpera milioni di euro per assicurarsi le avvedutezze giornalistiche di Cazzullo ed altri lo fa per assicurare al governo amico compiacenze di altro tipo. E cara ministra tuo padre ha consentito questi sperperi milionari (a ir poco costi non inerenti) ed è incappato per lo meno in culpa in vigilando. O poveraccio non sapendo forse neppure di che si trattava. Ce l'avevano messo lì (la libertà di voto nelle elezioni di un consiglio di amministrazione di una popolare cara ministra è cosa esilarante tu forse saprai tutto ma come si celebra questa libertà di voto non lo credo).. Chi sbaglia paghi (al congiuntivo dire e con al presente indicativo come tu colta ministra hai invece stamani de
La Boschi piange, noi piangiamo con lei: il padre è innocente, ma la Banca d'Italia lo sanziona.
Vorrei leggere i rilievi dei miei ex colleghi dell'Ispettorato Vigilanza che invero non stimo molto.
Vorrei leggere il FAI dei miei colleghi non firmatari del capo missione, vorrei fare un confronto della rielaborazione letteraria di quelle ricerche dei collaboratori da parte del capomissione firmatario.
Ma c'è ancora la prima revisione del senior? Nulla è cambiato? C'è la verbalizzazione di quello che è avvenuto nell'adunata della commissione consultiva delle sanzioni ( o quel filtro è stato abolito e se sì con che cosa è stato sostitito)?; c'è l'approvazione non interferente dell'ispettore capo che non apprezziamo?
E quindi come era il memorandum al signor Governatore?
Certo oggi il Vice direttore generale (che manco so chi sia) ha dovuto prendere atto del rapporto ispettivo (parte aperta e parte chiusa) e non avrà più l’arroganza di quel vice direttore generale dei miei tempi che rimandava indietro i rapporti con tagli sur certi svolazzi sgraditi con annotato: No: MS.
Ovvio io parlo da reietto della BI a l 1980 e non so più come adesso si celebrano i riti post ispettivi. Leggo che oggi sarà un magistrato, in televisione si è detto anche il suo nome e cognome, a valutare tutto ciò. Di sicuro non mi chiama per farsi spiegare per capire e per giudicare esaustivamente.
Cara Ministra puoi piangere quanto ti pare. Ma tuo padre è responsabile di tutti quei rilievi ispettivi.
Una banca che sperpera milioni di euro per assicurarsi le avvedutezze giornalistiche di Cazzullo ed altri lo fa per assicurare al governo amico compiacenze di altro tipo. E cara ministra tuo padre ha consentito questi sperperi milionari (a ir poco costi non inerenti) ed è incappato per lo meno in culpa in vigilando. O poveraccio non sapendo forse neppure di che si trattava. Ce l'avevano messo lì (la libertà di voto nelle elezioni di un consiglio di amministrazione di una popolare cara ministra è cosa esilarante tu forse saprai tutto ma come si celebra questa libertà di voto non lo credo).. Chi sbaglia paghi (al congiuntivo dire e con al presente indicativo come tu colta ministra hai invece stamani detto).
E tu e Renzi e questo governo siete responsabili della mala gestio della Banca Etruria di cui non potete negare vostre pesanti anche se non preponderanti cointeressenze; avete sbagliato. Quindi andatevene. Fate un atto di ravvedimento operoso!
Vorrei leggere i rilievi dei miei ex colleghi dell'Ispettorato Vigilanza che invero non stimo molto.
Vorrei leggere il FAI dei miei colleghi non firmatari del capo missione, vorrei fare un confronto della rielaborazione letteraria di quelle ricerche dei collaboratori da parte del capomissione firmatario.
Ma c'è ancora la prima revisione del senior? Nulla è cambiato? C'è la verbalizzazione di quello che è avvenuto nell'adunata della commissione consultiva delle sanzioni ( o quel filtro è stato abolito e se sì con che cosa è stato sostituito)?; c'è l'approvazione non interferente dell'ispettore capo che non apprezziamo?
E quindi come era il memorandum al signor Governatore?
Certo oggi il Vice direttore generale (che manco so chi sia) ha dovuto prendere atto del rapporto ispettivo (parte aperta e parte chiusa) e non avrà più l’arroganza di quel vice direttore generale dei miei tempi che rimandava indietro i rapporti con tagli sur certi svolazzi sgraditi con annotato: No: MS.
Ovvio io parlo da reietto della BI a l 1980 e non so più come adesso si celebrano i riti post ispettivi. Leggo che oggi sarà un magistrato, in televisione si è detto anche il suo nome e cognome, a valutare tutto ciò. Di sicuro non mi chiama per farsi spiegare per capire e per giudicare esaustivamente.
Cara Ministra puoi piangere quanto ti pare. Ma tuo padre è responsabile di tutti quei rilievi ispettivi.
Una banca che sperpera milioni di euro per assicurarsi le avvedutezze giornalistiche di Cazzullo ed altri lo fa per assicurare al governo amico compiacenze di altro tipo. E cara ministra tuo padre ha consentito questi sperperi milionari (a ir poco costi non inerenti) ed è incappato per lo meno in culpa in vigilando. O poveraccio non sapendo forse neppure di che si trattava. Ce l'avevano messo lì (la libertà di voto nelle elezioni di un consiglio di amministrazione di una popolare cara ministra è cosa esilarante tu forse saprai tutto ma come si celebra questa libertà di voto non lo credo).. Chi sbaglia paghi (al congiuntivo dire e con al presente indicativo come tu colta ministra hai invece stamani de
La Boschi piange, noi piangiamo con lei: il padre è innocente, ma la Banca d'Italia lo sanziona.
Vorrei leggere i rilievi dei miei ex colleghi dell'Ispettorato Vigilanza che invero non stimo molto.
Vorrei leggere il FAI dei miei colleghi non firmatari del capo missione, vorrei fare un confronto della rielaborazione letteraria di quelle ricerche dei collaboratori da parte del capomissione firmatario.
Ma c'è ancora la prima revisione del senior? Nulla è cambiato? C'è la verbalizzazione di quello che è avvenuto nell'adunata della commissione consultiva delle sanzioni ( o quel filtro è stato abolito e se sì con che cosa è stato sostitito)?; c'è l'approvazione non interferente dell'ispettore capo che non apprezziamo?
E quindi come era il memorandum al signor Governatore?
Certo oggi il Vice direttore generale (che manco so chi sia) ha dovuto prendere atto del rapporto ispettivo (parte aperta e parte chiusa) e non avrà più l’arroganza di quel vice direttore generale dei miei tempi che rimandava indietro i rapporti con tagli sur certi svolazzi sgraditi con annotato: No: MS.
Ovvio io parlo da reietto della BI a l 1980 e non so più come adesso si celebrano i riti post ispettivi. Leggo che oggi sarà un magistrato, in televisione si è detto anche il suo nome e cognome, a valutare tutto ciò. Di sicuro non mi chiama per farsi spiegare per capire e per giudicare esaustivamente.
Cara Ministra puoi piangere quanto ti pare. Ma tuo padre è responsabile di tutti quei rilievi ispettivi.
Una banca che sperpera milioni di euro per assicurarsi le avvedutezze giornalistiche di Cazzullo ed altri lo fa per assicurare al governo amico compiacenze di altro tipo. E cara ministra tuo padre ha consentito questi sperperi milionari (a ir poco costi non inerenti) ed è incappato per lo meno in culpa in vigilando. O poveraccio non sapendo forse neppure di che si trattava. Ce l'avevano messo lì (la libertà di voto nelle elezioni di un consiglio di amministrazione di una popolare cara ministra è cosa esilarante tu forse saprai tutto ma come si celebra questa libertà di voto non lo credo).. Chi sbaglia paghi (al congiuntivo dire e con al presente indicativo come tu colta ministra hai invece stamani detto).
E tu e Renzi e questo governo siete responsabili della mala gestio della Banca Etruria di cui non potete negare vostre pesanti anche se non preponderanti cointeressenze; avete sbagliato. Quindi andatevene. Fate un atto di ravvedimento operoso!
La Boschi piange, noi piangiamo con lei: il padre è innocente, ma la Banca d'Italia lo sanziona.
Vorrei leggere i rilievi dei miei ex colleghi dell'Ispettorato Vigilanza che invero non stimo molto.
Vorrei leggere il FAI dei miei colleghi non firmatari del capo missione, vorrei fare un confronto della rielaborazione letteraria di quelle ricerche dei collaboratori da parte del capomissione firmatario.
Ma c'è ancora la prima revisione del senior? Nulla è cambiato? C'è la verbalizzazione di quello che è avvenuto nell'adunata della commissione consultiva delle sanzioni ( o quel filtro è stato abolito e se sì con che cosa è stato sostitito)?; c'è l'approvazione non interferente dell'ispettore capo che non apprezziamo?
E quindi come era il memorandum al signor Governatore?
Certo oggi il Vice direttore generale (che manco so chi sia) ha dovuto prendere atto del rapporto ispettivo (parte aperta e parte chiusa) e non avrà più l’arroganza di quel vice direttore generale dei miei tempi che rimandava indietro i rapporti con tagli sur certi svolazzi sgraditi con annotato: No: MS.
Ovvio io parlo da reietto della BI a l 1980 e non so più come adesso si celebrano i riti post ispettivi. Leggo che oggi sarà un magistrato, in televisione si è detto anche il suo nome e cognome, a valutare tutto ciò. Di sicuro non mi chiama per farsi spiegare per capire e per giudicare esaustivamente.
Cara Ministra puoi piangere quanto ti pare. Ma tuo padre è responsabile di tutti quei rilievi ispettivi.
Una banca che sperpera milioni di euro per assicurarsi le avvedutezze giornalistiche di Cazzullo ed altri lo fa per assicurare al governo amico compiacenze di altro tipo. E cara ministra tuo padre ha consentito questi sperperi milionari (a ir poco costi non inerenti) ed è incappato per lo meno in culpa in vigilando. O poveraccio non sapendo forse neppure di che si trattava. Ce l'avevano messo lì (la libertà di voto nelle elezioni di un consiglio di amministrazione di una popolare cara ministra è cosa esilarante tu forse saprai tutto ma come si celebra questa libertà di voto non lo credo).. Chi sbaglia paghi (al congiuntivo dire e con al presente indicativo come tu colta ministra hai invece stamani detto).
E tu e Renzi e questo governo siete responsabili della mala gestio della Banca Etruria di cui non potete negare vostre pesanti anche se non preponderanti cointeressenze; avete sbagliato. Quindi andatevene. Fate un atto di ravvedimento operoso!
E tu e Renzi e questo governo siete responsabili della mala gestio della Banca Etruria di cui non potete negare vostre pesanti anche se non preponderanti cointeressenze; avete sbagliato. Quindi andatevene. Fate un atto di ravvedimento operoso!
La Boschi piange, noi piangiamo con lei: il padre è innocente, ma la Banca d'Italia lo sanziona.
Vorrei leggere i rilievi dei miei ex colleghi dell'Ispettorato Vigilanza che invero non stimo molto.
Vorrei leggere il FAI dei miei colleghi non firmatari del capo missione, vorrei fare un confronto della rielaborazione letteraria di quelle ricerche dei collaboratori da parte del capomissione firmatario.
Ma c'è ancora la prima revisione del senior? Nulla è cambiato? C'è la verbalizzazione di quello che è avvenuto nell'adunata della commissione consultiva delle sanzioni ( o quel filtro è stato abolito e se sì con che cosa è stato sostitito)?; c'è l'approvazione non interferente dell'ispettore capo che non apprezziamo?
E quindi come era il memorandum al signor Governatore?
Certo oggi il Vice direttore generale (che manco so chi sia) ha dovuto prendere atto del rapporto ispettivo (parte aperta e parte chiusa) e non avrà più l’arroganza di quel vice direttore generale dei miei tempi che rimandava indietro i rapporti con tagli sur certi svolazzi sgraditi con annotato: No: MS.
Ovvio io parlo da reietto della BI a l 1980 e non so più come adesso si celebrano i riti post ispettivi. Leggo che oggi sarà un magistrato, in televisione si è detto anche il suo nome e cognome, a valutare tutto ciò. Di sicuro non mi chiama per farsi spiegare per capire e per giudicare esaustivamente.
Cara Ministra puoi piangere quanto ti pare. Ma tuo padre è responsabile di tutti quei rilievi ispettivi.
Una banca che sperpera milioni di euro per assicurarsi le avvedutezze giornalistiche di Cazzullo ed altri lo fa per assicurare al governo amico compiacenze di altro tipo. E cara ministra tuo padre ha consentito questi sperperi milionari (a ir poco costi non inerenti) ed è incappato per lo meno in culpa in vigilando. O poveraccio non sapendo forse neppure di che si trattava. Ce l'avevano messo lì (la libertà di voto nelle elezioni di un consiglio di amministrazione di una popolare cara ministra è cosa esilarante tu forse saprai tutto ma come si celebra questa libertà di voto non lo credo).. Chi sbaglia paghi (al congiuntivo dire e con al presente indicativo come tu colta ministra hai invece stamani detto).
E tu e Renzi e questo governo siete responsabili della mala gestio della Banca Etruria di cui non potete negare vostre pesanti anche se non preponderanti cointeressenze; avete sbagliato. Quindi andatevene. Fate un atto di ravvedimento operoso!
sabato 12 dicembre 2015
Ho ricevuto un elogio di rara sapienza proprio questo pomeriggio. Sgarro alle leggi di debita riservatezza e voglio renderlo pubblico (togliendo ogni rifermento personale). Mi sono inorgoglito. L’evangelica giusta mercede per le mie maldestre battaglie politiche, in definitiva.
Ho ricevuto un elogio di rara sapienza proprio questo pomeriggio. Sgarro alle leggi di debita riservatezza e voglio renderlo pubblico (togliendo ogni rifermento personale). Mi sono inorgoglito. L’evangelica giusta mercede per le mie maldestre battaglie politiche, in definitiva.
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Caro Lillo Taverna,
se cosi' mi e' amichevolmente consentito appellarti, confidando sulla virtuale amicizia; volevo dirti che mi piace leggerti. Trovo che le tue riflessioni, spesso, costituiscono dei sintetici trattati di storia, col pregio di restituire al lettore il taglio di un particolarissimo punto di vista, forse per questo piu' prezioso. Mi piace poi il tono, sempre molto libero e fiero della propria liberta'. Insomma, ho l'impressione che mi sto "affezionando". Chiariamo (ove mai ve ne fosse bisogno) : sono un convinto eterosessuale, monogamo, che vede l'infinito negli occhi -bellissimi- dei propri figli. Ti saluto con viva cordialita', buona giornata
Rispondo: Figurati io! Grazie, mi commuovi. Sono terrorizzato dalla filosofia della incomunicabilità M fa piacere sentirmi dire che almeno tu sai intus ligere nel mio bailamme espressivo. Ti dirò poi che sono drammaticamente vetero comunista ma adoro la teoria di Paietta: la verità è sempre rivoluzionaria. Ma poi che cosa è mai la verità? Alla domanda di Pilato Gesù deve ancora rispondere.
L’interlocutore
Si, e' proprio cosi'. Gesu', secondo alcuni, non rispose perche' la Verita' era Lui, la Sua persona, il Suo corpo....chi puo' saperlo davvero....penso che la verita' appartenga al futuro, a cio' che verra' domani; e se e' cosi' l'unica verita' nostra, di uomini, sta nella sua ricerca. La ricerca del vero, quando e' fatta con onesta' intellettuale ed intelligenza e' sempre la massima rivoluzione possibile; terrorizza tutti gli altri, quelli che non cercano perche' la verita' gia la posseggono. E, ti diro', mi da proprio gioia notare che il detestato computer (l'ho sempre considerato una lavatrice evoluta) puo' offrire insperati approdi di umanita' ed amicizia
IO
Ne sono convinto; il computer è l'alfabeto del terzo millennio. Sta rivoluzionando in meglio il mondo e non ce ne accorgiamo. Più rivoluzionario dell'invenzione della stampa.
Notizie
Lillo Taverna ha condiviso la foto di Le ali di Hermes.
Le ali di Hermes
I SATURNALI erano un'antica festività della religione romana dedicata all'insediamento nel tempio del dio Saturno e alla miticaetà dell'oro; si svolgevano dal ...17 al 23 dicembre, come stabilito da Domiziano.
I saturnali avevano inizio con grandi banchetti, sacrifici, a volte orge; i partecipanti usavano scambiarsi l'augurio "io Saturnalia," accompagnato da doni simbolici.
Durante questi festeggiamenti era sovvertito l'ordine sociale: gli schiavi potevano considerarsi temporaneamente degli uomini liberi, e come questi potevano comportarsi; veniva eletto, tramite estrazione a sorte, un princeps -una sorta di caricatura della classe nobile- a cui veniva assegnato ogni potere. Il "princeps" era in genere vestito con una buffa maschera e colori sgargianti tra i quali prevaleva il rosso (colore degli dei) e poteva ricordare il nostro Babbo Natale.
Era la personificazione di una divinità inferica, da identificare di volta in volta con Saturno o Plutone, preposta alla custodia delle anime dei defunti, ma anche protettrice delle campagne e dei raccolti.
In epoca romana si credeva che tali divinità, uscite dalle profondità del suolo, vagassero in corteo per tutto il periodo invernale, quando cioè la terra riposava ed era incolta a causa delle condizioni atmosferiche. Dovevano quindi essere placate con l'offerta di doni e di feste in loro onore nonché indotte a ritornare nell'aldilà, dove avrebbero favorito i raccolti della stagione estiva.
Si trattava di una lunga "sfilata di carnevale" (perché a tale festa sono riconducibili i saturnalia e tutti i riti agrari successivi).
Catullo definiva i Saturnalia “i giorni più belli dell’anno“. La festa era dedicata a Saturno, dio dell’”età dell’oro“, descritta da Esiodo ne “Le opere e i giorni” come la prima età mitica nella quale «…un’aurea stirpe di uomini mortali crearono nei primissimi tempi gli immortali che hanno la dimora sull’Olimpo. Essi vissero ai tempi di Crono, quando regnava nel cielo; come dèi passavano la vita con l’animo sgombro da angosce, lontani, fuori dalle fatiche e dalla miseria; né la misera vecchiaia incombeva su loro [...] tutte le cose belle essi avevano». In questa “aurea aetas” tutti gli uomini vivevano quindi in pace e senza bisogno di lavorare, esattamente come nel Paradiso Terrestre (primo parallelismo con il Cristianesimo).
I saturnali avevano inizio con grandi banchetti, sacrifici, a volte orge; i partecipanti usavano scambiarsi l'augurio "io Saturnalia," accompagnato da doni simbolici.
Durante questi festeggiamenti era sovvertito l'ordine sociale: gli schiavi potevano considerarsi temporaneamente degli uomini liberi, e come questi potevano comportarsi; veniva eletto, tramite estrazione a sorte, un princeps -una sorta di caricatura della classe nobile- a cui veniva assegnato ogni potere. Il "princeps" era in genere vestito con una buffa maschera e colori sgargianti tra i quali prevaleva il rosso (colore degli dei) e poteva ricordare il nostro Babbo Natale.
Era la personificazione di una divinità inferica, da identificare di volta in volta con Saturno o Plutone, preposta alla custodia delle anime dei defunti, ma anche protettrice delle campagne e dei raccolti.
In epoca romana si credeva che tali divinità, uscite dalle profondità del suolo, vagassero in corteo per tutto il periodo invernale, quando cioè la terra riposava ed era incolta a causa delle condizioni atmosferiche. Dovevano quindi essere placate con l'offerta di doni e di feste in loro onore nonché indotte a ritornare nell'aldilà, dove avrebbero favorito i raccolti della stagione estiva.
Si trattava di una lunga "sfilata di carnevale" (perché a tale festa sono riconducibili i saturnalia e tutti i riti agrari successivi).
Catullo definiva i Saturnalia “i giorni più belli dell’anno“. La festa era dedicata a Saturno, dio dell’”età dell’oro“, descritta da Esiodo ne “Le opere e i giorni” come la prima età mitica nella quale «…un’aurea stirpe di uomini mortali crearono nei primissimi tempi gli immortali che hanno la dimora sull’Olimpo. Essi vissero ai tempi di Crono, quando regnava nel cielo; come dèi passavano la vita con l’animo sgombro da angosce, lontani, fuori dalle fatiche e dalla miseria; né la misera vecchiaia incombeva su loro [...] tutte le cose belle essi avevano». In questa “aurea aetas” tutti gli uomini vivevano quindi in pace e senza bisogno di lavorare, esattamente come nel Paradiso Terrestre (primo parallelismo con il Cristianesimo).
L’inizio dei Saturnalia era dato dallo svolgimento di riti religiosi davanti al Tempio di Saturno, nel Foro, cui seguivano dei banchetti (lectisternium) e festeggiamenti che coinvolgevano tutta la popolazione romana e che sono facilmente assimilabili ai festeggiamenti carnevaleschi. Questa sorta di carnevale era caratterizzata dalla più completa libertà di comportamenti: in omaggio al ricordo dell’uguaglianza dei “tempi d’oro”, veniva concesso agli schiavi un periodo di libertà ed essi potevano così permettersi di banchettare assieme ai propri padroni, da cui potevano addirittura pretendere di essere serviti a tavola, in quello che era un vero e proprio scambio di ruoli. In effetti agli schiavi era perfino concesso ubriacarsi, stando alla stessa tavola con i padroni, senza poter essere ripresi per un comportamento che in altre occasioni avrebbe portato frustate o altre punizioni corporali e, in casi ancora più gravi, la morte. Il capovolgimento gerarchico prevedeva che i padroni si scambiassero di posto con i propri schiavi, li servissero a tavola e che non potessero cibarsi essi stessi finché gli schiavi non avessero mangiato e bevuto a loro piacimento. Senza dubbio nella settimana dei Saturnalia Roma era in preda a caos e confusione.
Gli schiavi andavano in giro per la città mascherati e con in testa il berretto frigio (che normalmente veniva posto sul loro capo soltanto in occasione del bramato momento della liberazione, quando cessavano di essere schiavi e diventavano cittadini romani, liberi a tutti gli effetti) abbandonandosi alla più sfrenata baldoria, mentre musici e danzatrici, attori e saltimbanchi improvvisavano ovunque i loro spettacoli. In quei giorni si potevano fare scommesse e giocare d’azzardo e dare luogo a scherzi d’ogni genere. Tipico della festa era anche lo scambio dei doni, per lo più candele e statuette di terracotta o di cera o perfino di mollica di pane, che alludevano agli uomini soggetti alla sorte e al “gioco” degli dèi.
Questo scambio di doni somiglia molto a quanto avviene nel nostro Natale. Un altro stupefacente parallelismo con i giorni nostri è relativo al fatto che i festeggiamenti del “Sol Invictus” erano immediatamente seguiti dalle “Sigillaria“: una festività dedicata ai bambini in occasione della quale si regalavano loro dadi, anelli e piccoli oggetti in pietra o tavolette dipinte.
Altro...Gli schiavi andavano in giro per la città mascherati e con in testa il berretto frigio (che normalmente veniva posto sul loro capo soltanto in occasione del bramato momento della liberazione, quando cessavano di essere schiavi e diventavano cittadini romani, liberi a tutti gli effetti) abbandonandosi alla più sfrenata baldoria, mentre musici e danzatrici, attori e saltimbanchi improvvisavano ovunque i loro spettacoli. In quei giorni si potevano fare scommesse e giocare d’azzardo e dare luogo a scherzi d’ogni genere. Tipico della festa era anche lo scambio dei doni, per lo più candele e statuette di terracotta o di cera o perfino di mollica di pane, che alludevano agli uomini soggetti alla sorte e al “gioco” degli dèi.
Questo scambio di doni somiglia molto a quanto avviene nel nostro Natale. Un altro stupefacente parallelismo con i giorni nostri è relativo al fatto che i festeggiamenti del “Sol Invictus” erano immediatamente seguiti dalle “Sigillaria“: una festività dedicata ai bambini in occasione della quale si regalavano loro dadi, anelli e piccoli oggetti in pietra o tavolette dipinte.
ANATEMA SIT
La mia "sgrammaticata" logorroica insipiente autoreferente analisi di questo topico passaggio della nostra inquietante economia bancaria e finanziaria.
Questo ed altro ha detto di me uno scalcinato autoreferente e incolto campione della ciarlante sinistra disfattista. Ma ovvio si tratta di un SUPERSTRONZO [giudicate voi e riferite .... ma con moderazione, se no vi fulmino]:
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Carissima Tina
Questo ed altro ha detto di me uno scalcinato autoreferente e incolto campione della ciarlante sinistra disfattista. Ma ovvio si tratta di un SUPERSTRONZO [giudicate voi e riferite .... ma con moderazione, se no vi fulmino]:
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Carissima Tina
mi rivolgo a te per tante ragioni ma soprattutto perché sapendoti in questo campo di convinzioni persino opposte alla mie mi puoi essere di contraddittorio competente salace e sapendo peraltro bene usare la penna. Poi dicono che la cultura classica non serve a niente.
Dunque, ieri sera ho seguito (non tutto) Monti alle prese con la Gruber o magari la Gruber alle prese con Monti. Poveraccio! tratto fuori dall’università (e che razza di Università) per tappare le supreme defaillances della politica professionale, diciamo che se la cava. Ma si vede lontano un miglio che non è il suo campo.
Ho pensato che la Gruber, che non agisce di testa sua, ha invitato Monti perché là dove si puote si reputa di richiamar lui per evitarci di finire come la Grecia.
Oggi comincio ad avere dubbi. Mi pare che Renzi troppo fesso non sia, e se gli riesce l'inciucio con M5S non ci sarà bisogno del Professor Massone: è più indicato lui come marionetta del divisato gran salvataggio di tutto il sistema bancario italiano.
L'ho detto e lo ripeto: questa quadriglia di ex cooperative cattoliche o simili andata a catafascio è solo uno straccetto finito per aria. Se l'Unicredit non ha soldi per fare un modestissimo movimento fondi a Santa Luca di Fiamignano e far funzionare quell'unico sportello di prelievo per un circondario di 10 chilometri di raggio altro che campanello d'allarme ma è tutto un dispiegamento di sirene di campane e di altro che preannunciano tsunami finanziari e bancari in Italia.
Non può essere una leggina salva tresca Renzi-Boschi quella dello schiarimeno di sì turbolenze temporalesche.
Ai miei tempi era facile: una bella fusione per incorporazione della banca da salvare con quella prescelta al salvataggio e nessun patema d'animo per incombente carcerazione, nessun dipendente licenziato, nessun azionista fregato (un bel concambio come fu tra Mediterranea e Capitalia di Geronzi) e tutto finiva in allegria.
Già! e tutte le perdite (crediti inesigibili, debiti sottostimati, pertugi colossali qua e là nel bilancio, impieghi più che incagliati più che in sofferenza, posizione fiscale traumatizzante, donazioni politiche e religiose camuffate , l'ira di Dio insomma)?
Si faceva un’operazione di "ristoro". Fino al caso Sindona in modo molto pacchiano. I titoli del debito pubblico erano ad interesse a doppia cifra. La Banca d'Italia che allora stampava soldi, ne prendeva a iosa e li prestava a tasso irrisorio (come prestatrice di ultima istanza) alla banca "assorbente" che immediatamente li girava al Tesoro sottoscrivendo i titoli a lungo termine guadagnando cifre colossali sul gap degli interessi.
Debiti bancari da restituire alla scadenza dei titoli. Il conto economico ci guadagnava e gli obbrobri ereditati si potevano brillantemente seppellire data l'opulenza del conto redditi rigonfiato con la tecnica che goliardicamente ho tratteggiato.
Ma in quel giorno di settembre che ben ricordo Occhiuto furibondo disse che con Sindona lui quell'operazione non la faceva, non aveva voglia di finire in galera. Vi fu il decreto Sindona e il regresso incipiente della BI da tali forme di sepoltura indolore di banche infedeli ebbe inizio.
Certo non fu operazione indolore. Alla fine Carli ci rimise la testa, ma Occhuto dovette lasciare la sua banca all'odiata mammoletta Ciampi, (cose di casa nostra, insomma, cara Tina).
Senonché operazioni di salvataggio bancario continuarono con forme sempre più sofisticate (o magari sempre meno robuste), sino alla moneta unica, sino all'assorbimento e subordinazione della BI di Draghi alla BCE di Draghi.
Oggi la Banca d'Italia non può salvare nessuno; se continua così manco se stessa.
Ora, però, l'incombente tsunami impone come un ritorno all'antico. Io penso a mega salvataggi cinesi, della Banca Centrale cinese, che presta soldi a tassi regalati alle mega banche italiane e queste sottoscrivendo titoli di Stato a tasso un poco più ritoccato (del resto anche l'America oggi ha innalzato il suo modesto tasso ufficiale), e il gioco sarebbe fatto.
Tutto facile allora? La Banca d'Italia nella sua dissennata vigilanza "prudenziale" impedisce sostanzialmente alle banche italiane di sottoscrivere titoli "governativi italiani" (come li chiama Vicenzo Cantarella) per le ragioni di cui al rilievo n° 1 della sua ispezione al Monte dei Paschi di Siena (che poi finì con una sanzione di 5 miliardi di euro applicata a tutte le rosse deputazioni della senesità di Ciampi). Operazioni di salvataggio dunque non più.
Eppure mi pare che Monti ne fece una di 500 miliardi di euro per salvare stavolta il Tesoro Italiano che non era risuscito a tacitare l'agenzia privata americana pur avendo sborsato oltre tre miliardi di mazzette senza risultato (se è vero quello che si vocifera a Trani).
Io avrei chiesto a Monti: sì lei ha il gran merito di avere salvato nel 2011 il Tesoro Italiano. Mi dicono che l'avrebbe fatto facendo una triangolazione tra BCE, banche italiane e tesoro (e se non capiva sarei stato più preciso). In questa triangolazione c'è entrato il MPS? Se sì, con le autorità di vigilanza come l’ha messa, stanti i rilievi dei loro ispettori come quelli che qui tra un detto inglese e una aggettivazione insolente per l'Italia sciorina Cantarella? Lei si è lasciato scappare che aveva una bella intesa con Via Nazionale. Via Nazionale non le confidò che tipo di rapporto navigava tra le indulgenti commissioni consultive delle sanzioni a mezzo tra Vigilanza ispettiva e Vigilanza amministrativa, all'epoca allogata in via Nazionale a lato dello studio di consulenza Gnudi ove pare che Draghi lasciò in segretissimo un mare di carte tanto riservate quanto scottanti?
Per fortuna a me non mi chiamano e per mia sfortuna manco mi interrogano. Mi ha fatto ridere un mio censore che ride beffardo per il fatto che a me della appartenenza alla massoneria di Monti non me ne sbatte un baffo.
POSTFAZIONE: una nota di critica epistolare. Sia chiaro, io scrivo d'impeto. I miei pensieri si aggrovigliano più velocemente della lenta tastiera. Ne vien fuori una sorta di brachigrafia medievale mia personale. L'obbrobrio dattilografico, indecente. Faccio subito una prima limatura. Ma la spontaneità fa aggio sulle minchionerie della Crusca. Maestrine postclimateriche e insulsi di intelletto di ogni età si inalberano a miei censori. Si prendano il mio pernacchio. Più che la crusca mi interessa la farina di Mephisto. E l'anacoluto mi affiscina e l'elisione del superfluo mi induce in tentazione. Non vincerò mai alcun premio letterario manco presso la collabente Racalmare. Pazienza.
Dunque, ieri sera ho seguito (non tutto) Monti alle prese con la Gruber o magari la Gruber alle prese con Monti. Poveraccio! tratto fuori dall’università (e che razza di Università) per tappare le supreme defaillances della politica professionale, diciamo che se la cava. Ma si vede lontano un miglio che non è il suo campo.
Ho pensato che la Gruber, che non agisce di testa sua, ha invitato Monti perché là dove si puote si reputa di richiamar lui per evitarci di finire come la Grecia.
Oggi comincio ad avere dubbi. Mi pare che Renzi troppo fesso non sia, e se gli riesce l'inciucio con M5S non ci sarà bisogno del Professor Massone: è più indicato lui come marionetta del divisato gran salvataggio di tutto il sistema bancario italiano.
L'ho detto e lo ripeto: questa quadriglia di ex cooperative cattoliche o simili andata a catafascio è solo uno straccetto finito per aria. Se l'Unicredit non ha soldi per fare un modestissimo movimento fondi a Santa Luca di Fiamignano e far funzionare quell'unico sportello di prelievo per un circondario di 10 chilometri di raggio altro che campanello d'allarme ma è tutto un dispiegamento di sirene di campane e di altro che preannunciano tsunami finanziari e bancari in Italia.
Non può essere una leggina salva tresca Renzi-Boschi quella dello schiarimeno di sì turbolenze temporalesche.
Ai miei tempi era facile: una bella fusione per incorporazione della banca da salvare con quella prescelta al salvataggio e nessun patema d'animo per incombente carcerazione, nessun dipendente licenziato, nessun azionista fregato (un bel concambio come fu tra Mediterranea e Capitalia di Geronzi) e tutto finiva in allegria.
Già! e tutte le perdite (crediti inesigibili, debiti sottostimati, pertugi colossali qua e là nel bilancio, impieghi più che incagliati più che in sofferenza, posizione fiscale traumatizzante, donazioni politiche e religiose camuffate , l'ira di Dio insomma)?
Si faceva un’operazione di "ristoro". Fino al caso Sindona in modo molto pacchiano. I titoli del debito pubblico erano ad interesse a doppia cifra. La Banca d'Italia che allora stampava soldi, ne prendeva a iosa e li prestava a tasso irrisorio (come prestatrice di ultima istanza) alla banca "assorbente" che immediatamente li girava al Tesoro sottoscrivendo i titoli a lungo termine guadagnando cifre colossali sul gap degli interessi.
Debiti bancari da restituire alla scadenza dei titoli. Il conto economico ci guadagnava e gli obbrobri ereditati si potevano brillantemente seppellire data l'opulenza del conto redditi rigonfiato con la tecnica che goliardicamente ho tratteggiato.
Ma in quel giorno di settembre che ben ricordo Occhiuto furibondo disse che con Sindona lui quell'operazione non la faceva, non aveva voglia di finire in galera. Vi fu il decreto Sindona e il regresso incipiente della BI da tali forme di sepoltura indolore di banche infedeli ebbe inizio.
Certo non fu operazione indolore. Alla fine Carli ci rimise la testa, ma Occhuto dovette lasciare la sua banca all'odiata mammoletta Ciampi, (cose di casa nostra, insomma, cara Tina).
Senonché operazioni di salvataggio bancario continuarono con forme sempre più sofisticate (o magari sempre meno robuste), sino alla moneta unica, sino all'assorbimento e subordinazione della BI di Draghi alla BCE di Draghi.
Oggi la Banca d'Italia non può salvare nessuno; se continua così manco se stessa.
Ora, però, l'incombente tsunami impone come un ritorno all'antico. Io penso a mega salvataggi cinesi, della Banca Centrale cinese, che presta soldi a tassi regalati alle mega banche italiane e queste sottoscrivendo titoli di Stato a tasso un poco più ritoccato (del resto anche l'America oggi ha innalzato il suo modesto tasso ufficiale), e il gioco sarebbe fatto.
Tutto facile allora? La Banca d'Italia nella sua dissennata vigilanza "prudenziale" impedisce sostanzialmente alle banche italiane di sottoscrivere titoli "governativi italiani" (come li chiama Vicenzo Cantarella) per le ragioni di cui al rilievo n° 1 della sua ispezione al Monte dei Paschi di Siena (che poi finì con una sanzione di 5 miliardi di euro applicata a tutte le rosse deputazioni della senesità di Ciampi). Operazioni di salvataggio dunque non più.
Eppure mi pare che Monti ne fece una di 500 miliardi di euro per salvare stavolta il Tesoro Italiano che non era risuscito a tacitare l'agenzia privata americana pur avendo sborsato oltre tre miliardi di mazzette senza risultato (se è vero quello che si vocifera a Trani).
Io avrei chiesto a Monti: sì lei ha il gran merito di avere salvato nel 2011 il Tesoro Italiano. Mi dicono che l'avrebbe fatto facendo una triangolazione tra BCE, banche italiane e tesoro (e se non capiva sarei stato più preciso). In questa triangolazione c'è entrato il MPS? Se sì, con le autorità di vigilanza come l’ha messa, stanti i rilievi dei loro ispettori come quelli che qui tra un detto inglese e una aggettivazione insolente per l'Italia sciorina Cantarella? Lei si è lasciato scappare che aveva una bella intesa con Via Nazionale. Via Nazionale non le confidò che tipo di rapporto navigava tra le indulgenti commissioni consultive delle sanzioni a mezzo tra Vigilanza ispettiva e Vigilanza amministrativa, all'epoca allogata in via Nazionale a lato dello studio di consulenza Gnudi ove pare che Draghi lasciò in segretissimo un mare di carte tanto riservate quanto scottanti?
Per fortuna a me non mi chiamano e per mia sfortuna manco mi interrogano. Mi ha fatto ridere un mio censore che ride beffardo per il fatto che a me della appartenenza alla massoneria di Monti non me ne sbatte un baffo.
POSTFAZIONE: una nota di critica epistolare. Sia chiaro, io scrivo d'impeto. I miei pensieri si aggrovigliano più velocemente della lenta tastiera. Ne vien fuori una sorta di brachigrafia medievale mia personale. L'obbrobrio dattilografico, indecente. Faccio subito una prima limatura. Ma la spontaneità fa aggio sulle minchionerie della Crusca. Maestrine postclimateriche e insulsi di intelletto di ogni età si inalberano a miei censori. Si prendano il mio pernacchio. Più che la crusca mi interessa la farina di Mephisto. E l'anacoluto mi affiscina e l'elisione del superfluo mi induce in tentazione. Non vincerò mai alcun premio letterario manco presso la collabente Racalmare. Pazienza.
La mia "sgrammaticata" logorroica insipiente autoreferente analisi di questo topico passaggio della nostra inquietante economia bancaria e finanziaria.
La mia "sgrammaticata" logorroica insipiente autoreferente analisi di questo topico passaggio della nostra inquietante economia bancaria e finanziaria.
Questo ed altro ha detto di me uno scalcinato autoreferente e incolto campione della ciarlante sinistra disfattista. Ma ovvio si tratta di un SUPERSTRONZO [giudicate voi e riferite .... ma con moderazione, se no vi fulmino]:
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Carissima Tina
Questo ed altro ha detto di me uno scalcinato autoreferente e incolto campione della ciarlante sinistra disfattista. Ma ovvio si tratta di un SUPERSTRONZO [giudicate voi e riferite .... ma con moderazione, se no vi fulmino]:
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Carissima Tina
mi rivolgo a te per tante ragioni ma soprattutto perché sapendoti in questo campo di convinzioni persino opposte alla mie mi puoi essere di contraddittorio competente salace e sapendo peraltro bene usare la penna. Poi dicono che la cultura classica non serve a niente.
Dunque, ieri sera ho seguito (non tutto) Monti alle prese con la Gruber o magari la Gruber alle prese con Monti. Poveraccio! tratto fuori dall’università (e che razza di Università) per tappare le supreme defaillances della politica professionale, diciamo che se la cava. Ma si vede lontano un miglio che non è il suo campo.
Ho pensato che la Gruber, che non agisce di testa sua, ha invitato Monti perché là dove si puote si reputa di richiamar lui per evitarci di finire come la Grecia.
Oggi comincio ad avere dubbi. Mi pare che Renzi troppo fesso non sia, e se gli riesce l'inciucio con M5S non ci sarà bisogno del Professor Massone: è più indicato lui come marionetta del divisato gran salvataggio di tutto il sistema bancario italiano.
L'ho detto e lo ripeto: questa quadriglia di ex cooperative cattoliche o simili andata a catafascio è solo uno straccetto finito per aria. Se l'Unicredit non ha soldi per fare un modestissimo movimento fondi a Santa Luca di Fiamignano e far funzionare quell'unico sportello di prelievo per un circondario di 10 chilometri di raggio altro che campanello d'allarme ma è tutto un dispiegamento di sirene di campane e di altro che preannunciano tsunami finanziari e bancari in Italia.
Non può essere una leggina salva tresca Renzi-Boschi quella dello schiarimeno di sì turbolenze temporalesche.
Ai miei tempi era facile: una bella fusione per incorporazione della banca da salvare con quella prescelta al salvataggio e nessun patema d'animo per incombente carcerazione, nessun dipendente licenziato, nessun azionista fregato (un bel concambio come fu tra Mediterranea e Capitalia di Geronzi) e tutto finiva in allegria.
Già! e tutte le perdite (crediti inesigibili, debiti sottostimati, pertugi colossali qua e là nel bilancio, impieghi più che incagliati più che in sofferenza, posizione fiscale traumatizzante, donazioni politiche e religiose camuffate , l'ira di Dio insomma)?
Si faceva un’operazione di "ristoro". Fino al caso Sindona in modo molto pacchiano. I titoli del debito pubblico erano ad interesse a doppia cifra. La Banca d'Italia che allora stampava soldi, ne prendeva a iosa e li prestava a tasso irrisorio (come prestatrice di ultima istanza) alla banca "assorbente" che immediatamente li girava al Tesoro sottoscrivendo i titoli a lungo termine guadagnando cifre colossali sul gap degli interessi.
Debiti bancari da restituire alla scadenza dei titoli. Il conto economico ci guadagnava e gli obbrobri ereditati si potevano brillantemente seppellire data l'opulenza del conto redditi rigonfiato con la tecnica che goliardicamente ho tratteggiato.
Ma in quel giorno di settembre che ben ricordo Occhiuto furibondo disse che con Sindona lui quell'operazione non la faceva, non aveva voglia di finire in galera. Vi fu il decreto Sindona e il regresso incipiente della BI da tali forme di sepoltura indolore di banche infedeli ebbe inizio.
Certo non fu operazione indolore. Alla fine Carli ci rimise la testa, ma Occhuto dovette lasciare la sua banca all'odiata mammoletta Ciampi, (cose di casa nostra, insomma, cara Tina).
Senonché operazioni di salvataggio bancario continuarono con forme sempre più sofisticate (o magari sempre meno robuste), sino alla moneta unica, sino all'assorbimento e subordinazione della BI di Draghi alla BCE di Draghi.
Oggi la Banca d'Italia non può salvare nessuno; se continua così manco se stessa.
Ora, però, l'incombente tsunami impone come un ritorno all'antico. Io penso a mega salvataggi cinesi, della Banca Centrale cinese, che presta soldi a tassi regalati alle mega banche italiane e queste sottoscrivendo titoli di Stato a tasso un poco più ritoccato (del resto anche l'America oggi ha innalzato il suo modesto tasso ufficiale), e il gioco sarebbe fatto.
Tutto facile allora? La Banca d'Italia nella sua dissennata vigilanza "prudenziale" impedisce sostanzialmente alle banche italiane di sottoscrivere titoli "governativi italiani" (come li chiama Vicenzo Cantarella) per le ragioni di cui al rilievo n° 1 della sua ispezione al Monte dei Paschi di Siena (che poi finì con una sanzione di 5 miliardi di euro applicata a tutte le rosse deputazioni della senesità di Ciampi). Operazioni di salvataggio dunque non più.
Eppure mi pare che Monti ne fece una di 500 miliardi di euro per salvare stavolta il Tesoro Italiano che non era risuscito a tacitare l'agenzia privata americana pur avendo sborsato oltre tre miliardi di mazzette senza risultato (se è vero quello che si vocifera a Trani).
Io avrei chiesto a Monti: sì lei ha il gran merito di avere salvato nel 2011 il Tesoro Italiano. Mi dicono che l'avrebbe fatto facendo una triangolazione tra BCE, banche italiane e tesoro (e se non capiva sarei stato più preciso). In questa triangolazione c'è entrato il MPS? Se sì, con le autorità di vigilanza come l’ha messa, stanti i rilievi dei loro ispettori come quelli che qui tra un detto inglese e una aggettivazione insolente per l'Italia sciorina Cantarella? Lei si è lasciato scappare che aveva una bella intesa con Via Nazionale. Via Nazionale non le confidò che tipo di rapporto navigava tra le indulgenti commissioni consultive delle sanzioni a mezzo tra Vigilanza ispettiva e Vigilanza amministrativa, all'epoca allogata in via Nazionale a lato dello studio di consulenza Gnudi ove pare che Draghi lasciò in segretissimo un mare di carte tanto riservate quanto scottanti?
Per fortuna a me non mi chiamano e per mia sfortuna manco mi interrogano. Mi ha fatto ridere un mio censore che ride beffardo per il fatto che a me della appartenenza alla massoneria di Monti non me ne sbatte un baffo.
POSTFAZIONE: una nota di critica epistolare. Sia chiaro, io scrivo d'impeto. I miei pensieri si aggrovigliano più velocemente della lenta tastiera. Ne vien fuori una sorta di brachigrafia medievale mia personale. L'obbrobrio dattilografico, indecente. Faccio subito una prima limatura. Ma la spontaneità fa aggio sulle minchionerie della Crusca. Maestrine postclimateriche e insulsi di intelletto di ogni età si inalberano a miei censori. Si prendano il mio pernacchio. Più che la crusca mi interessa la farina di Mephisto. E l'anacoluto mi affiscina e l'elisione del superfluo mi induce in tentazione. Non vincerò mai alcun premio letterario manco presso la collabente Racalmare. Pazienza.
Dunque, ieri sera ho seguito (non tutto) Monti alle prese con la Gruber o magari la Gruber alle prese con Monti. Poveraccio! tratto fuori dall’università (e che razza di Università) per tappare le supreme defaillances della politica professionale, diciamo che se la cava. Ma si vede lontano un miglio che non è il suo campo.
Ho pensato che la Gruber, che non agisce di testa sua, ha invitato Monti perché là dove si puote si reputa di richiamar lui per evitarci di finire come la Grecia.
Oggi comincio ad avere dubbi. Mi pare che Renzi troppo fesso non sia, e se gli riesce l'inciucio con M5S non ci sarà bisogno del Professor Massone: è più indicato lui come marionetta del divisato gran salvataggio di tutto il sistema bancario italiano.
L'ho detto e lo ripeto: questa quadriglia di ex cooperative cattoliche o simili andata a catafascio è solo uno straccetto finito per aria. Se l'Unicredit non ha soldi per fare un modestissimo movimento fondi a Santa Luca di Fiamignano e far funzionare quell'unico sportello di prelievo per un circondario di 10 chilometri di raggio altro che campanello d'allarme ma è tutto un dispiegamento di sirene di campane e di altro che preannunciano tsunami finanziari e bancari in Italia.
Non può essere una leggina salva tresca Renzi-Boschi quella dello schiarimeno di sì turbolenze temporalesche.
Ai miei tempi era facile: una bella fusione per incorporazione della banca da salvare con quella prescelta al salvataggio e nessun patema d'animo per incombente carcerazione, nessun dipendente licenziato, nessun azionista fregato (un bel concambio come fu tra Mediterranea e Capitalia di Geronzi) e tutto finiva in allegria.
Già! e tutte le perdite (crediti inesigibili, debiti sottostimati, pertugi colossali qua e là nel bilancio, impieghi più che incagliati più che in sofferenza, posizione fiscale traumatizzante, donazioni politiche e religiose camuffate , l'ira di Dio insomma)?
Si faceva un’operazione di "ristoro". Fino al caso Sindona in modo molto pacchiano. I titoli del debito pubblico erano ad interesse a doppia cifra. La Banca d'Italia che allora stampava soldi, ne prendeva a iosa e li prestava a tasso irrisorio (come prestatrice di ultima istanza) alla banca "assorbente" che immediatamente li girava al Tesoro sottoscrivendo i titoli a lungo termine guadagnando cifre colossali sul gap degli interessi.
Debiti bancari da restituire alla scadenza dei titoli. Il conto economico ci guadagnava e gli obbrobri ereditati si potevano brillantemente seppellire data l'opulenza del conto redditi rigonfiato con la tecnica che goliardicamente ho tratteggiato.
Ma in quel giorno di settembre che ben ricordo Occhiuto furibondo disse che con Sindona lui quell'operazione non la faceva, non aveva voglia di finire in galera. Vi fu il decreto Sindona e il regresso incipiente della BI da tali forme di sepoltura indolore di banche infedeli ebbe inizio.
Certo non fu operazione indolore. Alla fine Carli ci rimise la testa, ma Occhuto dovette lasciare la sua banca all'odiata mammoletta Ciampi, (cose di casa nostra, insomma, cara Tina).
Senonché operazioni di salvataggio bancario continuarono con forme sempre più sofisticate (o magari sempre meno robuste), sino alla moneta unica, sino all'assorbimento e subordinazione della BI di Draghi alla BCE di Draghi.
Oggi la Banca d'Italia non può salvare nessuno; se continua così manco se stessa.
Ora, però, l'incombente tsunami impone come un ritorno all'antico. Io penso a mega salvataggi cinesi, della Banca Centrale cinese, che presta soldi a tassi regalati alle mega banche italiane e queste sottoscrivendo titoli di Stato a tasso un poco più ritoccato (del resto anche l'America oggi ha innalzato il suo modesto tasso ufficiale), e il gioco sarebbe fatto.
Tutto facile allora? La Banca d'Italia nella sua dissennata vigilanza "prudenziale" impedisce sostanzialmente alle banche italiane di sottoscrivere titoli "governativi italiani" (come li chiama Vicenzo Cantarella) per le ragioni di cui al rilievo n° 1 della sua ispezione al Monte dei Paschi di Siena (che poi finì con una sanzione di 5 miliardi di euro applicata a tutte le rosse deputazioni della senesità di Ciampi). Operazioni di salvataggio dunque non più.
Eppure mi pare che Monti ne fece una di 500 miliardi di euro per salvare stavolta il Tesoro Italiano che non era risuscito a tacitare l'agenzia privata americana pur avendo sborsato oltre tre miliardi di mazzette senza risultato (se è vero quello che si vocifera a Trani).
Io avrei chiesto a Monti: sì lei ha il gran merito di avere salvato nel 2011 il Tesoro Italiano. Mi dicono che l'avrebbe fatto facendo una triangolazione tra BCE, banche italiane e tesoro (e se non capiva sarei stato più preciso). In questa triangolazione c'è entrato il MPS? Se sì, con le autorità di vigilanza come l’ha messa, stanti i rilievi dei loro ispettori come quelli che qui tra un detto inglese e una aggettivazione insolente per l'Italia sciorina Cantarella? Lei si è lasciato scappare che aveva una bella intesa con Via Nazionale. Via Nazionale non le confidò che tipo di rapporto navigava tra le indulgenti commissioni consultive delle sanzioni a mezzo tra Vigilanza ispettiva e Vigilanza amministrativa, all'epoca allogata in via Nazionale a lato dello studio di consulenza Gnudi ove pare che Draghi lasciò in segretissimo un mare di carte tanto riservate quanto scottanti?
Per fortuna a me non mi chiamano e per mia sfortuna manco mi interrogano. Mi ha fatto ridere un mio censore che ride beffardo per il fatto che a me della appartenenza alla massoneria di Monti non me ne sbatte un baffo.
POSTFAZIONE: una nota di critica epistolare. Sia chiaro, io scrivo d'impeto. I miei pensieri si aggrovigliano più velocemente della lenta tastiera. Ne vien fuori una sorta di brachigrafia medievale mia personale. L'obbrobrio dattilografico, indecente. Faccio subito una prima limatura. Ma la spontaneità fa aggio sulle minchionerie della Crusca. Maestrine postclimateriche e insulsi di intelletto di ogni età si inalberano a miei censori. Si prendano il mio pernacchio. Più che la crusca mi interessa la farina di Mephisto. E l'anacoluto mi affiscina e l'elisione del superfluo mi induce in tentazione. Non vincerò mai alcun premio letterario manco presso la collabente Racalmare. Pazienza.
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