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sen. Lucio Libertini |
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Titolo di studio | Laurea in scienze politiche |
Professione | Giornalista |
Partito | Partito Comunista Italiano, Partito della Rifondazione Comunista |
Legislatura | VIII, IX, X, XI |
Gruppo | PCI, Rifondazione Comunista |
Incarichi parlamentari |
- XI Legislatura
- Componente della 5ª Commissione permanente (Bilancio)
- Componente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
- X Legislatura
- 5ª Commissione permanente (Bilancio):
- Componente della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni)
- Componente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
- Componente della Sottocommissione permanente per l'accesso
- Componente della Commissione d'inchiesta terremoti Basilicata e Campania
- IX Legislatura
- Componente della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni)
- VIII Legislatura
- Componente della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni)
- Componente della Commissione parlamentare per il parere al Governo sulle norme delegate relative alla ristrutturazione dei servizi di assistenza al volo
- Componente della Commissione parlamentare per il parere al Governo sulla destinazione dei fondi per la ricostruzione del Belice
- Componente della Commissione inchiesta attuazione interventi ricostruzione Belice
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Pagina istituzionale |
Lucio Libertini (
Catania,
1º giugno 1922 –
Roma,
7 agosto 1993) è stato un
politico italiano.
Membro della Federazione giovanile del
Partito Socialista Italiano, nel
1946 diede vita alla corrente "
Iniziativa socialista". Nella primavera 1952 comincia a collaborare a "Risorgimento Socialista", il settimanale fondato da Aldo Cucchi e Valdo Magnani, di cui assume la direzione dal 18 dicembre 1954 fino alla chiusura (marzo 1957), occupandosi prevalentemente della politica estera, della decolonizzazione, dei movimenti socialisti a livello internazionale.
Membro della direzione dell'U.S.I. dal I Congresso (1953), nel marzo 1957 confluisce con l'intero movimento nel P.S.I. Nel
1958, quando ormai la politica del
Fronte Democratico Popolare era già stata abbandonata dai vertici del PSI, scrisse le sue
Sette tesi sul controllo operaio, in cui rilanciava la necessità dell'abolizione della
proprietà privata. Nel
1968 venne eletto alla
Camera nelle liste del
PSIUP. Nel
1972 aderisce al
Partito Comunista Italiano, divenendo membro del comitato centrale e dove rimase per tre anni
[1].
Ritornò alla
Camera nel
1976, eletto questa volta in quelle del
Partito Comunista Italiano. Nel corso della legislatura presiedette la commissione trasporti della
Camera. Alle
elezioni del 1979 fu eletto
Senatore con il
Partito Comunista Italiano, confermando il seggio nel
1983 e
1987. Nel
1991 è tra i padri fondatori di
Rifondazione Comunista, con il quale viene rieletto Senatore nel
1992 e di cui fu dirigente fino alla morte improvvisa, avvenuta due anni dopo a causa di un male incurabile
[1].
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