30 maggio alle ore 1.28
Diario di bordo.
Mattinata ricca di
imprevisti, quella di ieri. Vengo informato di un'iniziativa organizzata da
Acuarinto che gestisce il centro S.P.R.A.R. di Racalmuto. il Sistema di
protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete
degli enti locali che – per la realizzazione di progetti di accoglienza
integrata – accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi
dell'asilo. Il Comune di Racalmuto, con il supporto dell'Associazione Acuarinto
, garantisce interventi di accoglienza "integrata" che oltre alla
distribuzione di vitto e alloggio, prevede anche misure di informazione,
accompagnamento, assistenza e orientamento. L'obiettivo è costruire e
rafforzare una cultura dell'accoglienza presso le comunità cittadine. Mi reco
al centro che è ubicato nell'ex ospedale adiacente alla Chiesa del Carmelo.
L'iniziativa consiste in un confronto con alcune classi della scuola media di
Castronovo di Sicilia e Lercara Friddi. Intervengono tre migranti: la prima è
una donna del Ghana che racconta di essere stata aggredita alle tre di notte da
un gruppo di terroristi che le hanno sparato a bruciapelo sulla spalla e di
essere scappata dalla sua terra e infine approdata in Italia. Il secondo viene
dalla Nigeria e anche lui racconta di un viaggio atroce. La terza, sempre del
Ghana, è scappata per amore. Non poteva sposare il suo fidanzato dal quale
aspettava un bambino, pena la morte. Saluto, ascolto i migranti e poi vado via,
perché ho un altro impegno imprevisto: la troupe di Teleacras che mi aspetta
per un'intervista. Dopo mi reco alla Scuola Media, saluto i lavoratori della
segreteria e i professori. Improvvisamente ragazzi scandiscono il mio nome. I
professori mi invitano ad entrare nella classe e nasce un confronto spontaneo
con gli alunni. Mi chiedono di rendere loro accessibile P.zza Castello, di
pulire le strade e di combattere il randagismo. Uno di loro è preoccupato per i
"neri" che nelle scorse settimane a decine si aggiravano per le
nostre vie. Teme di andare al palazzetto dello soprt "Gigi Salemi"
che ha ospitato centinaia di migranti, per paura che possa essere stato
infettato dalla loro presenza. Mi confronto con lui. Il diverso fa sempre
paura, dico, e rievoco i racconti dei migranti che ho sentito poche ore fa. E'
l'istinto di sopravvivenza che li conduce a casa nostra, fuggono da guerre,
fame, carestie. Abbiamo paura perché ignoriamo le tragedie che li spingono a
partire e le sofferenze, le prigionie, le torture cui vanno incontro. Abbiamo
paura perché non abbiamo strutture adeguate per accoglierli. La vita umana è
sacra e inviolabile per proteggere la nostra dobbiamo proteggere quella degli
altri. Perché se oggi viene negato il diritto alla sopravvivenza dei migranti,
domani potrà essere negato anche il nostro diritto. Lo rassicuro sul rischio di
malattie; ci pensa il servizio sanitario. Giro per altre due classi, dove mi
chiedono della festa del monte e mi fanno leggere un articolo scritto dai nosri
ragazzi intitolato: “Parcheggio o Agorà? Questo il dilemma”, che ha vinto il
premio "Newspapergame 2014" indetto dal Giornale di Sicilia, come
migliore articolo provinciale. Leggo un altro articolo che traccia l'identikit
del Sindaco scritto nello scorso mese d febbraio. E' impressionante come dei
ragazzi di scuola media abbiano le idee così chiare: ci vedono, ci guardano, ci
giudicano. Torno in Municipio nel pomeriggio. Chiedo se un incontro con i
migranti sia stato organizzato anche con la nostra scuola media. Mi rispondono
di no. Do disposizione di convocare per venerdì 6 giugno le associazione culturali,
sportive e ricreative per iniziare un confronto sulle iniziative da
organizzare, a partire dalla prossima festa del Monte. In serata il comizio di
ringraziamento e a seguire un po' di musica.
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