Lillo Taverna In quella chiassata al cinema all'aperto che
costò lo sbarramento alla carriera magistratuale al carissimo intelligentissimo
e geniale Totù Marchisi c'ero anch'io. Fui pure amicissimo dell'altro genio
"maledetto" racalmutese Fofu Scimé. E sono due fulgidi esempi di
quella che fu (e secondo me continua) la grande cultura politica che in questo
paese - che non per nulla ha dato i natali a Sciascia - ha radici lontane e
gloriose - e mi permetta Salvo Messana di aggiungere - al di là e al di sopra
degii schieramenti politici e degli steccati ideologici. Non amo di questi
tempi l'eccessivo arrendevolismo di Emilio Messana ma non posso che esaltare il
grande acume politico di suo zio Federico Martorana. Un esempio per tutti: la
colta lotta al tempo della confezione del non pregevole e disinteressato piano
regolatore del 1980. Il socialista e allora giovane rampante Vincenzo Milioto
pendeva dalla labbra di questo apparentemente fragile nel fisico futuro
onorevole Federico Martorana, cui andrebbero tributati onore e gloria.
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