Mi consenta Giovanni di essere più riduttivo: fascsmo per me è stato un male necessario in un ben preciso periodo stotico di questa nostra Italia; ha consentito però di superare una triplice contrapposizione, un triplice DNA per destare uno spirito nazionale. Non aderisco alla tesi del Croce che parlava di una malefica parentisi che si aprì e di chiuse. Credo positivo avere superato le tre anime italiane: la borbonica al Sud, la papalina al centro e l'austro-ungarica sù al Nord. In eredità però il fascismo ci lasciò un desolato Stato contadino (il 60% della popolazione attiva si diceva addetta all'agricoltura). Ma per quello spirito nazionale l'Italietta di allora è ogg una prospera potenza di respiro mondiale (la settima dicono certe statistiche alle quali credo)- E tutto merito di noi italiaci, dei siciliani per i quali di sicuro la Resististenza, il 25 aprile è un estraneo mito, a quelle regioni che furono segnate a sangue dalla Repubblica di Salò di un certo Pavolini. Ma gran limite questa nostra indomabile mania del ciarlare tanto per autodenigrarci. Calogero Taverna
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