Eugenio Napoleone Messana nel suo denso trattato sull'Ottocento Racalmutese, a pag. 192 narra: "I rapporti fra il sindaco Pietro Martorana (credo che volesse dire Matrona) ed il clero racalmutese non dovevano essere buoni, tanto è vero che nel 1835, finito il triennio, venne eletto sindaco don Gaetano Grillo Alessi i cappellani della Matrice non erano stati pagati da tempo. Il sac. Calogero Cavallaro sporse ricorso all'Intendente di Agrigento".
Aggiunge nella pagina successiva: "Il decurionato ai tempi del sindaco Grillo Alessi , cioè dal 1835 al 1838, era composto di sedici unità scelte per censo o per titoli di cultura, laurea o professione civile, sacerdoti. Pertanto i decurioni racalmutesi erano:
Gaetano Grillo Alessi, Gaetano Gambuto, Giuseppe Tulumello, Baldassare Curto, Giuseppe Farrauto, Antonio Grillo Borghese, Luigi Tulumello, Gaetano Alfano, Casimiro Baeri, Pasquale Amanthia, Giuseppe Cacciatore, Ignazio Agrò, Giovanni Nalbone, Giuseppe Elia Picone, Calogero Scimè Agrò, Francesco lo Giudice,"
Da nostre ricerche risulta che il sindaco ottocentesco Grillo era lo zio paterno di don Illuminato Grillo. che quindi apparteneva al ceppo dei Grillo-Alessi. Il nobile del gruppo dei decurioni di quegli anni 'Trenta era solo - mi pare di poter dire - Antonio Grillo Borghese.
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