venerdì 10 gennaio 2014

ANCHE QUI, molto rumore per nulla!

Mi sono trovato in bacheca questo enigmatico riquadro contabile con commenti ove addirittura vi è un'accusa gravissima: estorsione. Mi sono detto: debbo piangere o debbo ridere? Sarà questa di sicuro una delle tante specifiche a corredo della complessità che è la sintesi ragioneristica della parte contabile del bilancio. Nasce la necessità di esplicitare una compendiosa posta. Lo si fa nella relazione esplicativa con dispiegamento dei parziali di una singola voce di bilancio. Nelle normali società questo avviene considerando un unicum parte contabile e parte narrativa. Vi può anche essere una posta sintetica corretta, ma se nella parte narrativa vi sono falsità scatta il falso in bilancio. E per i Comuni? In definitiva resta ancora in piedi il vecchio testo unico di fine Ottocento anche se ormai la filosofia del bilancio è tutta cambiata perché per usare certi aforismi dell'Onida il bilancio è una realtà pensata e voler dare normative è come voler dare la formula chimica dell'acqua sporca che soccre in strada quando piove.
Carissimi AMICI, VI DICO CHE MAGARI QUESTA CHE "CHIAMATE ESTORSIONE" fosse la verità tutta la verità. Racalmuto sarebbe il paese del bengodi. Ben più grave è la realtà econoimica finanziaria effettuale di un bilancio che sconta inevitabilmente un ventennio per lo meno di mala gestio. Non vedo nel bilancio quello totale e ufficiale tutta una marea di spravvenienze passive, Ma al contempo non mi risluta che la maggiore entità di sopravvenienze attive abbia la debita e ineludibile evidenziazione. Se il comune di Racalmuto fosse una banca istantaneamente chiederei la liquidazione coatta amministrativa per omissione di partite attive e passive atte a ribaltare persino la vera consistenza patrimoniale dell'aziensa e in connessione la effettività del suo conto economico per non parlare dell'assoluta omissione del quadro degli impegni e rischi. Quindi ragazzi attenzione a sparare giudizi di valore che detti così credo che persino superino gli estremi della calunnia di un ente pubblico e di intemerati pubblici ufficiali. State accorti. (Lo dico per il vostro bene: se certe accuse di "estorsione" le facevate a me in veste di commissario, vi facevo vedere i sorci verdi: resta però ovvio che lo dice il vangelo: Signore perdona loro perché non sanno quello che dicono.)
Peoprio oggi facendo una certa operazione finanziaria un esperto mi dice: "lei che crede di sapere tutto, mi vuol dire chi è il proprietario dell'Ospedale Maria Santissima del Monte"? (Eredità Ferdinando Martini tanto per intenderci,) Dico: "ma il Comune!!!". "Illuso - mi fa - guardi in catasto". "E che dovrei vedere?", "! ma... pare si dice forse che sia una vecchietta di oltre settanta anni- allora - la neo proprietaria in catasto di appartamenti, plessi e camere con vista". "Ma dimmi il nome diversamente come faccio a controllare". Risposta: "ho già detto anche troppo, se è vero che lei è un bravo ispettore come dice deve sapersela sbrigare da sè".
 
Io tra breve cerherò di sapere e se non riuscirò vorrà dire che ai sottoufficiali dell'antimafia dimoranti nel palazzo di un noto professore in Racalmuto passerò la palla. Credo che ne verrebbe fuori un putiferio - se è vero. Ma se è verò quanti di quelli che ora mi stanno annoiando con le loro minchiate calunniatrici si dovrebbero evangelicamente appendersi una macica al collo e buttarsi dal ponte borbonico del pizzo di Padre Elia?
Ragazzi con questo chiasso che state facendo dove volete approdare? E' evidente il vostro intento elettorale. Contro chi? I commissari? Ma quanto gliene frega a lor signori!! Non cercheranno di farsi rieleggere nel prossimo Maggio. Ma a favore di chi? In questo caso a favore di tutti quelli che si vorranno portare a Maggio. Come dire a tanti, a troppi e quindi a nessuno.

ANCHE QUI, molto rumore per nulla!

 

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