Carissimo egregio dottor Vassallo, tardo a risponderle perché impegnato a precisare documenti alla mano che non faccio mai ipotesi quando si tratta della, per me sacra, storia di Racalmuto. Non mi piacciono ad esempio i "romanzi storici" perché per me o si fa storia o si scrivono fantasie più o meno raffinate che possono anche essere grandi libri. Ad esempio non mi permetterei mai di giudicare non meritevole della massima riverenza i Promessi sposi di un certo Alessandro Manzoni. Se invece E.N. Messana mi propina addirittura come testo storico una fantasia allucinata di un suo antenato allora ci piango sopra.
Leonardo Sciascia abbozza non so come un suo albero genealogico. Ne vengo in possesso .. lo trovo verace. Ma da qui a scrivere in Occhio di Capra (mi pare) che il nonno di sua nonna veniva da Bompensiero ce ne correva. Faccio i miei riscontri che torno a pubblicare fregandomene dei divieti della Vedova e delle figlie e riesco a costruire anche la parte precedente dell'albero manoscritto di Sciascia.
Ne scrivo alla vedova e mi dice che sbagliavo tutto, con una supponenza non tornatami gradita: solo il buon Leonardo aveva scritto (per un "lapsus della memoria" "nonna per nonno"). Controbattevo e controbatto che anche così il nonno di suo nonno non veniva da nessun paese vicino, a nome Bompensiero. L'architetto Antinoro, topo d'archivi più di me, mi faceva pervenire questa bella riproduzione fotogtafica ove si dimostra che l'antenato paterno di Sciascia (sarà nonno, sarà trisavolo sarà come penso il "padre del nonno di suo nonno" si era sposato ad Agrigento e forse lì aveva generato quello che secondo la Sua logica sarebbe il vero ed unico "nonno di suo nonno", versione Andronico.
Comunque da Agrigento la famiglia Sciascia si era trasferita (o secondo altre mie puntigliose ricerche storiche) era ritornata dopo un secolo abbondante a Racalmuto.
Questa vicenda qua l'ho scritta, tritata, commentata, reiterata un sacco di volte. Ovvio Lei non è, come non era, tenuto a seguirla. Forse però ora ex abrupto non potrebbe smantellarla per una ipotesi di incongruenza temporale. Ma sia chiaro, io sono per la libertà delle congetture più o meno cervellotiche. Se non era Lei e per la stima che nutro nei Suoi confronti avrei avuto aculei molto divertenti.
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