Giusto ... giusto ... giusto; solo che chi mi ha degnato di uno sguardo da 1700 chilometri, con i parametri libertari della libera terra di Romagna poco può afferrare dalla mia ira funesta per un evento che suona la decima o forse più sepoltura di un circolo al maschile meridionale, meglio siciliano, meglio racarmutisi. Noi Racalmutesi amiamo le donne in modo allucinato e finiamo per odiarle non comprendendole. Il Circolo Unione nei suoi quasi due secoli di esistenza civica (chiamavasi talora circolo dei civili) è stato sempre l'emblema del duplice atteggiamento verso l'altro sesso: odiare le donne per la paura di amarle troppo. Lo scoramento mio è stato che oggi guardando un certo blog e avendo notizia che il Circolo ora ha scelto la via del femminismo e della cultura mi sono afflitto: ho perso tutte le mie battaglie (e qualche soldo) per non far degenerare il mio CIRCOLO dei Galantuomini (massonico, laico, anticlericale, blasfemo). Certo ora il circolo è stato consegnato a uomini di gran valore, diventa circolo di cultura, non vedo più che ci sto a fare dentro. Inizio da Sciascia: ai suoi tempi il circolo era questo: "dopo la politica, scienza di cui molti soci del circolo si sentono al vertice [...] dopo la politica, le donne. I giovani apposta tirano fuori discorsi sulle donne, fingono malinconia considerando chi per l'età più non le può godere. Don Ferdinando Trupia salta su dai divani ... ho settant'anni, ma una bella donna la sento da qui alla chiesa del Carmine; voi voglio vedere quando avrete la mia età ... [... ] Il Barone Lascuda leva gli occhi dal giornale . ed io che dovrei fare? L'altra sera sono andato a far visita a un amico, c'erano tre ragazze che mi stavano intorno, son dovuto andar via perché non ce la facevo più .... Comincia il gioco dei ricordi. Tutti ora ricordano; una donna due dieci; tutte le donne dell'Italia del nord sono pazze di desiderio ai ai piedi di questi uomini; il sud brulica di persiane semiabbassate da cui le donne spiano, un bianco barbaglio di braccia nude e merletti ],,,,] e mani si muovono a plasmare nell'aria grandi corpi. Non è più uno scherzo ora, tutti ci sono dentro, lo studente ascolta le confidenze del giudice di corte d'appello in pensione, il vecchio dottor Presti racconta a un amico di suo figlio di quando nudo scappò sui tetti, e un marito gli scaricava dietro due colpi di calibro dodici."
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