E qui era vita, era preghiera, erano passi felpati di miti monaci in saio e sandali. Negli anni '80 dell'Ottocento, nostri atei e massoni caporioni hanno cancellato quest'eremo sacro e inviolabile. Di sicuro hanno attirato i fulmini del buon Dio. Quanti guai da allora ha avuto Racalmuto per siffatta condotta blasfema di chi allora cinicamente ci ha governato. Altrove doveva essere il camposanto: si doveva distendere lungo la fiancata di quella che ora si chiama Villa Nalbone e sotto lambisce Piedi di Zichi. Ma si toccavano interessi proprietà di un granmassone. Erano beni intoccabili e per non danneggiare dei terreni scapoli sono andati a fare di un chiostro come questo una necropoli profanatrice... ho la certezza che se non ripariamo a siffatti peccati per cui sono scattate scomuniche nel vero senso della parola difficilmente Racalmuto avrà lustru.
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