97 anni fa il 24 maggio qui periva mio nonno, mio omonimo per il padre per la madre per i fratelli per i conoscenti di Racalmuto era poco graziosamente, cacofonicamente Caliddru Taverna maritatu cu Giovannina la Fanci. Moriva trentasettenne in questa straniera terra Hudi Log in Slovenia, lui siciliano di antica generazione. per nulla interessato a redimere Trento e Trieste. Aveva comprato una mula; aveva cinque figli da allevare e a quei tempi era arduo per un contadino assicurare un minimo di decenza alla propria famiglia. Lo Stato, Cadorna, fatti falcidiare tanti bravi figli di famiglia, per rifornire le sue carnarie di morte in trincea ricorre ora ai veterani al mio povero nonno. Quasi trenta giorni in dolina. Non si sa più che farci. Ritirata. I cecchini austriaci sono bene appostati. Un colpo di moschetto fredda mio nonno mentre gli altri scappano. Lo lasciano là. Nessuna tomba nessuna annotazione di merito. Poi la calda estate e quindi l'inverno d'alta montagna e di mio nonno neppure si recupera la mostrina. Cinicamente lo Stato Maggiore l'annota come disperso in guerra. Ignominiosamente tutti questi amministratori del mio paese non dedicano neppure una lapide collettiva a questa trentina di suoi ignobili figli che stanno negli archivi come dispersi di guerra. hanno tempo per altre cose chiassose per altri monumenti sovrafatturati; ma per mio nonno e per i suoi infelici compagni dispersi in guerra nulla, neppure una menzione al camposanto. Peggio degli immigrati di colore morti in mare e sepolti qui in collina anonimamente.
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