lunedì 7 gennaio 2013
RACALMUTESI VERI QUI A RACALMUTO VENERATI, A ROMA
CROCIFISSI. Fatti e misfatti DOCUMENTATI della Racalmuto prefascista e
protofascista
MI ACCORGO CHE QUESTO (LUNGHISSIMO) POST CHE AVEVO BUTTATO
LI' NELLA SPERANZA CHE FRA UN SECOLO QUALCUNO INCURIOSITO VI DESSE UNO SQUARDO,
MI RISULTA INVECE DISCRETAMENTE CONSULTATO. SI TRATTAVA DI APPUNTI RACCOLTI
ALLA RINFUSA E SENZA SPOLVERIO NE' STILISTICO NE' CONCETTUALE. VOLEVA SOLO
ESSERE UNO SBERLEFFO ALL'UFFICIO VOLPINO DI RACALMUTO CHE NON SO PERCHE' HA VOGLIA
DI SABOTARMI.
LO CONFESSO VOLEVO
ANCHE ESSERE RETICENTE PER NON ESSERE CAPACE DI SPIFFERARE DAVVERO FATTI E
MISFATTI DI PERSONAGGI CHE IN PAESE SONO SUBLIMATI E NEGLI ARCHIVI ROMANI
VENGONO INVECE CROCIFISSI. CHI HA RAGIONE? COME STORICO DOVREI PRONUNCIARMI,
COME RACALMUTESE HO L'OBBLIGO DELL'OMERTIVO SILENZIO.
SIA COME SIA, SENTO
ORA ALMENO L'OBBLIGO DI EMENDARE DAI DOPPIONI QUESTI MIEI APPUNTI E DARE
QUALCHE SFORBICIATA A NOTIZIE SU CHI MAGARI OGGI E' STATO CASSATO DAI RICORDI,
PER PUDORE FAMILIARE.
Nelle nostre ricerche a Roma, di racalmutesi finiti negli
schedari di polizia durante il fascismo troviamo:
1) Vella Vincenzo;
2) Vella Diego;
3) Picone Chiodo Calogero;
4) Sacerdoti Edmondo;
5) Messana Everardo.
Ma dei cinque sudetti nominativi i veri racalmutesti sono
tre (Vella Vincenzo, Picone Chiodo Calogero e Messana Everardo), nessuno viene
schedato in quanto comunista, e i due schedati (Picone Chiodo Calogero e
Messana Everardo) hanno poco di politico.
Vella Vincenzo, è personaggio di risalto durante i Fasci
siciliani, è attivo nell’era prefascista e rientra nei ranghi durante il
fascismo. Schedato già dalla questura di Girgenti sin dal primo settembre del
1896, ne è “radiato” l’8 aprile 1936 «tenuto conto della buona condotta e delle
prove di ravvedimento» ed essendosi «espresso in senso favorevole al Governo
nazionale.»
Nel 1893 si era lanciato nell’agone politico a capo del
movimento contadino e zolfataio del luogo, con cipiglio e furore. Agì anche fuori
di Racalmuto: lo troviamo impigliato nella repressione dei moti rivoluzionari
dei Fasci in quel di Milena. Ecco quel che ci racconta Arturo Petix: «Nel
pomeriggio del 27 luglio del 1893, a Milocca, in casa del contadino Luigi
Schillaci, posta nella robba Valenti (oggi via Gioberti) si riuniva un gruppo
di contadini con lo scopo di costituirsi in fascio dei lavoratori. [...] A
quella riunione furono presenti l’Avvocato Vincenzo Vella, presidente del
fascio dei lavoratori di Racalmuto e l’insegnante Rinaldo Di Napoli, presidente
di quello di Grotte (ASCL, Carp. n. 9, Pubbl. Sicur., lettera del 2 agosto
1893).»( 12). Abbiamo sopra fornito alcuni dati del fascicolo sul Vella
dell’Archivio Centrale dello Stato. Li integriamo qui trascrivendo quant’altro
vi è annotato. N.° 16434 - Prefettura di Girgenti, comune di Racalmuto - Vella
Vincenzo fu Giuseppe e della Vincenza Tinebra nato in Racalmuto il 17 ottobre
1868, residente a Racalmuto mandamento della Provincia di Girgenti.- Laureato
in giurisprudenza - celibe - Socialista rivoluzionario - statura 1,58 -
corporatura robusta, capelli castano scuri, viso oblungo, fronte alta, occhi
castani, naso giusto, barba alla mefistofele e di colore castana scura, mento
tondo, bocca regolare, espressione fisionomica satirica, abigliamento (sic)
abituale, veste decente in nero.
«Riscuote nell’opinione pubblica fama di fanatico
stravagante. Di carattere volubile. Di educazione limitata, in quanto che si
appartiene a famiglia di esercenti miniere. Di corta intelligenza. Di coltura
scarsissima. Ha compiuto gli studi nel liceo ed il corso di università in
legge. Non possiede titoli accademici. E’ lavoratore fiacco. Ritrae i mezzi di
sostentamento dalla poca proprietà lasciata alla famiglia dall’Avv. Tinebra
Vincenzo. Frequenta la compagnia dei pochi affiliati al partito socialista di
questo Comune e dei Comuni di Grotte ed
Aragona. Mal si comporta nei suoi doveri con la famiglia, di cui dovrebbe
essere il sostegno, causa la morte del padre, trascurandola completamente. Non
gli sono state affidate cariche amministrative e politiche. E’ iscritto al
partito socialista rivoluzionario. Non ha precedentemente appartenuto ad altro
partito.
«Ha molta influenza nel partito socialista locale, di cui è
il capo e di cui fa il promotore. La sua influenza è circoscritta al luogo dove
risiede. E’ stato in corrispondenza epistolare con i componenti il comitato
centrale socialista di Palermo, con l’avv. Maniscalco direttore della Giustizia
Sociale, coi nominativi Rao Gaetano, Presidente del disciolto fascio dei
lavoratori di Canicattì, Di Napoli Rinaldo Presidente del disciolto fascio di
Grotte, coll’onorevole Colajanni e col presidente della Federazione Regionale
Socialista Lombarda. Non è stato, né è in relazione epistolare con individui
del partito all’Estero. Presentemente è in relazione epistolare col Direttore
del periodico ‘La Riscossa’ di Palermo, il presidente del Comitato Regionale
della Federazione Socialista Ligure, coi sudetti Di Napoli e Rao, col Direttore
del periodico ‘La Lotta di classe’, e dicesi in relazione epistolare con Bosco
Garibaldi e l’on. De Felice.
«Non ha dimorato all’estero, nè vi riportò condanne, e non
ne fu espulso. - Ha appertenuto al disciolto fascio dei lavoratori di
Racalmuto, con la carica di Presidente. Presentemente non appartiene ad alcuna
associazione sovversiva di mutuo soccorso o di altro genere. Durante il 1893 ha
collaborato ai periodici sovversivi ‘La Lotta di Classe’ e ‘La Giustizia
Sociale’. Di tanto in tanto spedisce corrispondenze alla ‘Riscossa’, ed alla
‘Lotta di Classe’.
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«Riceve i periodici ‘La lotta di classe’ e ‘la Riscossa’ ed
opuscoli editi a cura del Comitato Regionale della Federazione socialista
Ligure. Fa propaganda fra gli esercenti arti e mestieri, con poco profitto. E’
capace tenere conferenze. Ne ha tenute nel 1893, nel locale di questo disciolto
fascio dei lavoratori, e nel domicilio di qualche socialista di qui. - Verso le
autorità tiene un contegno sprezzante. Non ha preso parte a manifestazioni del
partito cui è ascritto a mezzo della stampa firmando cioè manifesti,
programmetti. Ma ha preso parte in occasione della dimostrazione organizzata in
questa Stazione ferroviaria il 2 Novembre 1893, al passaggio dell’on.
Colajanni, nella quale circostanza il fanatismo dei dimostranti raggiunse il
colmo, intervenne la forza pubblica, fu percosso il Deputato di P.S. del tempo,
malmenati il Maresciallo ed i militi.
«Nelle elezioni ammimistrative di Racalmuto del 1905 è stato
eletto consigliere comunale. »
[Aggiunta in calce la posteriore data: Girgenti 14 gennaio
1908 - il prefetto Mario Rebucci].
«Prefettura di Girgenti - Cenno biografico del 20 ottobre
1913 - Andatura attempata. - Gode nell’opinione pubblica fama di uomo di poco
carattere e di nessuna serietà. D’intelligenza ed educazione medie, è mordace
ed aggressivo, quando scrive per i giornali, tanto che ha un frasario tutto suo
speciale, fatto di volgare turpiloquio, appunto perché nelle lotte sia
politiche che amministrative non sa fare a meno di attaccare in modo triviale
le persone degli avversari, invece di combattere le idee. E’ laureato in legge,
ma la sua cultura non va oltre gli studi fatti e le molte pubblicazioni
socialiste lette e ben poco ben assimilate. Di natura fiacca, lavora lo stretto
necessario, approfittando di quello che ricava dalla poca proprietà immobiliare
a lui lasciata da un suo avo. Tenace nelle lotte, ma non nel carattere, egli
varia di continuo e con molta leggerezza di relazioni politiche e di amicizie
personali, a seconda della convenienza e dell’opportunità del momento, non si
può dire quindi egli abbia in ciò una direttiva sicura, per quanto inclini
nella scelta verso gli elementi sovversivi o politicamente esaltati. Si deve a
tale sua malleabilità di carattere ed azione se egli sia stato consigliere
comunale ed anche assessore supplente. Nella presente lotta politica, egli,
transigendo con la sua condotta passata, ha stretto relazione con persone,
altra volta attaccate fino all’insulto, per appoggiare la candidatura socialista
dell’Avv. Marchesano. Nel biennio 1893-1894 - egli dette pensiero ed azione ai
moti convulsionarii dei ‘fasci’ ed ebbe perciò il suo quarto d’ora di influenza
e di popolarità, fra gli elementi sovversivi di allora; ma sopravvenuta la
repressione egli ritornò quello di prima, anzi fu lì lì per essere inviato a
domicilio coatto, a termini dell’art. 3 della legge 19 luglio 1894. [..] Successivamente egli si occupò dei suoi
affari privati per cui fece dimora a Delia ed a Casteltermini. Nel presente fa
qualche pubblicazione sui giornali della provincia a carattere sovversivo; fa
come può, ma con scarso profitto, propaganda fra gli operai ed è presidente
della lega di miglioramento tra gli zolfatai di Racalmuto.
«E’ capace di parlare al pubblico, ma non di tenere
conferenze vere e proprie, ciò quindi ha fatto sempre che se ne sia presentata
l’occasione; in lui però più che la facilità di parola è comune il turpiloquio,
che, in fondo, tradisce la sua origine volgare. Però nel passato tenne verso
l’autorità un contegno altero e sprezzante; ora però si mostra remissivo e
rispettoso. Ma ha preso parte a vere e proprie pubbliche manifestazioni di
carattere del partito. Nel 1893 intervenne in manifestazioni più o meno
violente e, successivamente, in un pubblico spettacolo si lasciò andare a
qualche atto inconsulto. Mai fu sottoposto alla pregiudiziale ammonizione e fu
solo proposto, ma non assegnato, a domicilio coatto. Non ha subito condanne, ma
ha i seguenti precedenti penali. Il 1° settembre 1893 fu arrestato in Milocca
per istigazione a delinquere; a 7 maggio 1894 fu assolto dal Tribunale di
Girgenti dall’imputazione di violenza e resistenza ad agenti della forza
pubblica; a 19 maggio 1894 la camera di consiglio di Girgenti disse non luogo
per l’imputazione di tentativo di fare insorgere gli abitanti del regno contro
i poteri dello stato. Nello assieme il Vella, per quanto sempre relativamente
temibile, non è più il sovversivo di una volta e non è più da ritenersi un
socialista veramente combattivo, perché, in fondo, non riesce a farsi pigliare
sul serio da alcuno. L’età, il male cronico di cui è affetto e qualche debito
hanno fiaccato e piegato il suo carattere, naturalmente a ciò disposto, ed oggi
si aggioga al carro di taluni conservatori, liberali d’occasione, con la stessa
facilità con la quale si metterebbe loro contro, se gli tornasse opportuno,
data anche la sua venalità.»
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«Relazione Prefettura: Dall’elenco allegato al n.° 16085 del
3.7.1911 risulta pericoloso. - Girgenti 1912: N.° 1128 del 23.4.1912 - E’ stato
rieletto Consigliere Comunale di Racalmuto e poscia nominato assessore. Non
tiene più contegno sprezzante con le autorità e si è mostrato favorevole al
Governo per la guerra in Libia - Professa sempre idee socialiste e viene
pertanto vigilato.»
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«Prefettura: 27 11.1925 - Professa tuttora principi
socialisti e non tralascia occasione per fare propaganda antifascista. E’
attentamente sorvegliato. - Prefettura: 21.1.1929. - In data 2.12.1926 venne
diffidato ai sensi dell’art. 166 legge P.S. In atto serba regolare condotta
morale e politica mantenendosi estraneo ad ogni manifestazione contraria
all’attuale Regime. Prefettura: 3.7.1931 - .. socialista rivoluzionario.
Continua a tenere buona condotta politica, dedicandosi esclusivamente alla sua
professione di avvocato. I suoi atteggiamenti nei riguardi del Regime sono
favorevoli e mostra in apparenza di essersi ravveduto. Però non si ritiene
opportuno, almeno per ora, di proporlo per la radiazione dallo schedario dei
sovversivi, e si continua a esercitare su di lui assidua vigilanza. -
Prefettura: 21.2.1933 - Risiede a Racalmuto, dove esercita la professione di
procuratore legale presso quella pretura. Non spiega alcuna attività politica e
tiene atteggiamento favorevole al Regime. Viene sempre sorvegliato non avendo
dato prove sicure di ravvedimento. - Prefettura: 22.12.1934 - Non ha dato luogo
a rilievi in linea politica, e nei riguardi del Regime si mostra apparentemente
favorevole. Viene vigilato. - Prefettura: 25.9.1935 - Durante il terzo
trimestre del corrente anno non ha dato luogo a rilievi con la sua condotta
politica. Viene vigilato.» (13)
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