Carissimo Alfredo,
riporto sotto la tua angosciante lettera. Che tutti la leggano. Che la legga Cavallaro, che la legga Tanu Savatteri, che la legga Camilleri, che la legga Adragna. Soprattutto che la legga 'Ngilino Alfano.
Se la Dia, o la lontana questura meneghina, o i prefettizi di una Milano che può più chiamarsi la capitale morale d'Italia sanciscono che
"non si esclude che, se il Sole posto in un regime del tutto diverso da quello in cui si trova, possa riallacciare le fila del clan mafioso",
questo può avvenire per quella perfida e fallace e profittevole campagna di stampa calunniosa nei riguardi di questa mia adorata Racalmuto.
Con quale clan? con quale "congiura dei loquaci"? con quali "ragazzi di Regalkpetra"? con quali infiltrazioni mafiose nel Comune che fu di Sciascia tu Alfredo Sole "puoi riallacciare le fila" dopo 24 anni tra quarantuno bis e 4 bis? Con il clan mafioso dei morti ammazzati quando tu eri sotto regime speciale anticostituzionale? O con questa pletora di "pentiti" tuoi acerrimi nemici che a Racalmuto tornano magari per occorrenze cinematografiche e cioè con un clan tuo nemico sbaragliato e acquiescente?
L'hai detto, l'hai ripetuto, l'hai dimostrato. Ti stai laurendo in filosofia. Sei divenuto un letterato raffinatissimo. Annichili culturalmente i tuoi carcerieri. Ti odiano perché umiliati ti invidiano.
Hai dimostrato di avere raggiunto e persino superato la redenzione carceraria che vuole la Costituzione. L'hai gridato ai sette venti:
l'unico omicidio di cui non mi pento è quello del suicidio del mio vecchio IO.
Ma poi non chiedi libertà, non chiedi favori: vuoi solo l'abolizione del perfido 4 bis, vuoi solo che venga trattato come uomo e non come ignobile reietto murato vivo "fine pena mai".
Tutti quegli intellettuali che appena vi è probabilità di bene apparire, si cospargono di cenere e intingono la loro pur pregevole penna nei mari della pietas dell'indignazione della esecrazione perché ora non fanno qualcosa? non invitino queste sorde autorità di controllo a motivare i loro anticostituzionali provvedimenti?
Mi scrivi: "un avvocato molto agguerrito? Ce ne sarebbe bisogno, quella che ho io non è capace neanche di far valere le sue ragioni davanti il magistrato di sorveglianza per sollecitare che finalmente risponda, dopo quasi due anni, alla mia vecchia richiesta di permesso. Ma non ha tutti i torti, non la pago abbastanza..."
Carissima ROSITA GRASSO, mi stai leggendo? Mi dai una mano? Brava come sei glieli fai vedere tu a questi placidi togati e questurini nordisti. AIUTAMI. Aiuta Alfredo Sole
Cari miei parenti ed affini avvocati e giuristi di vaglia, aiutatemi, aiutate Alfredo sole.
Cari avvocati di vaglia amanti della giustizia venitemi in soccorso: aiutate Alfredo Sole. .
riporto sotto la tua angosciante lettera. Che tutti la leggano. Che la legga Cavallaro, che la legga Tanu Savatteri, che la legga Camilleri, che la legga Adragna. Soprattutto che la legga 'Ngilino Alfano.
Se la Dia, o la lontana questura meneghina, o i prefettizi di una Milano che può più chiamarsi la capitale morale d'Italia sanciscono che
"non si esclude che, se il Sole posto in un regime del tutto diverso da quello in cui si trova, possa riallacciare le fila del clan mafioso",
questo può avvenire per quella perfida e fallace e profittevole campagna di stampa calunniosa nei riguardi di questa mia adorata Racalmuto.
Con quale clan? con quale "congiura dei loquaci"? con quali "ragazzi di Regalkpetra"? con quali infiltrazioni mafiose nel Comune che fu di Sciascia tu Alfredo Sole "puoi riallacciare le fila" dopo 24 anni tra quarantuno bis e 4 bis? Con il clan mafioso dei morti ammazzati quando tu eri sotto regime speciale anticostituzionale? O con questa pletora di "pentiti" tuoi acerrimi nemici che a Racalmuto tornano magari per occorrenze cinematografiche e cioè con un clan tuo nemico sbaragliato e acquiescente?
L'hai detto, l'hai ripetuto, l'hai dimostrato. Ti stai laurendo in filosofia. Sei divenuto un letterato raffinatissimo. Annichili culturalmente i tuoi carcerieri. Ti odiano perché umiliati ti invidiano.
Hai dimostrato di avere raggiunto e persino superato la redenzione carceraria che vuole la Costituzione. L'hai gridato ai sette venti:
l'unico omicidio di cui non mi pento è quello del suicidio del mio vecchio IO.
Ma poi non chiedi libertà, non chiedi favori: vuoi solo l'abolizione del perfido 4 bis, vuoi solo che venga trattato come uomo e non come ignobile reietto murato vivo "fine pena mai".
Tutti quegli intellettuali che appena vi è probabilità di bene apparire, si cospargono di cenere e intingono la loro pur pregevole penna nei mari della pietas dell'indignazione della esecrazione perché ora non fanno qualcosa? non invitino queste sorde autorità di controllo a motivare i loro anticostituzionali provvedimenti?
Mi scrivi: "un avvocato molto agguerrito? Ce ne sarebbe bisogno, quella che ho io non è capace neanche di far valere le sue ragioni davanti il magistrato di sorveglianza per sollecitare che finalmente risponda, dopo quasi due anni, alla mia vecchia richiesta di permesso. Ma non ha tutti i torti, non la pago abbastanza..."
Carissima ROSITA GRASSO, mi stai leggendo? Mi dai una mano? Brava come sei glieli fai vedere tu a questi placidi togati e questurini nordisti. AIUTAMI. Aiuta Alfredo Sole
Cari miei parenti ed affini avvocati e giuristi di vaglia, aiutatemi, aiutate Alfredo sole.
Cari avvocati di vaglia amanti della giustizia venitemi in soccorso: aiutate Alfredo Sole. .
Nessun commento:
Posta un commento