IO DIFENDO LO SCRITTORE GAETANO SAVATTERI
Gaetano Savatteri è da anni presidente di Racalmare. Racalmare è un modestissimo premio letterario, non dico provinciale ma neppure paesano. E un premio di Grotte. il pase irriso da Sciascia- "A li Grutti ci stannu li lupi. Tira avanti", sentenziò il re Borbone, solo un fischio il treno di Mussolini. Dicono che l'abbia fatto Sciascia quel premio. Ma tutti sappiamo quanto schivo era Sciascia in tema di premi letterari e arlecchinate letterarie del genere. Mi è sembrato che ad un certo punto sia divenuto un hobby da dopolavoro delle poste. Gas
Sono anni e anni e anni per le assurdità del 4 bis che Alfredo Sole viene coglionato e trucidato moralmente come ergastolano ostativo. Sarebbe pentito, sì - ma non avrebbe calunniato nessuno e quindi non avrebbe dato segno alcuno di resipiscenza. Se non sei infame non meriti i benefici del 4 bis e quindi ritorni all'anticostituzionale 41bis, perennemente, fine pena mai.
Savatteri ha cercato di fare qualcosa, ha avuto l'appoggio di quell'obsoleto novantenne di nome Camilleri e del trombato politico, il buon Adragna. Ne è nata una farsa (se non fosse tragedia) del computer eternamente promesso ed eternamente negato.
La storia di Grassonelli non la so, ma mi pare molto simile a quella del mio amico Alfredo Sole. Due delinquenti, due pluriomicidi che pentitisi profondamente; datisi agli studi, conseguite lauree (o prossimi) astruse come quella in filosofia di Alfredo Sole , sol perché non hanno avuto il guizzo della sopravvivenza di mettersi a disposizione dell'antimafia per confermare ogni improbabile ipotesi delittuosa inventata da giudici pagati il doppio a carico di tizio o di filano, sono finiti nella ostatività perpetua- Non usciranno più non solo dal carcere ma addirittura dal carcere duro, ex 41 bis.
Come Savatteri anche Sardo rende editoriale un libro di memorie di Grassonelli, lo intilola MALERBA.
Tutti quelli che hanno letto il libro senza pregiudizi lo dicono un bel libro. Viene presentato a Racalmare i cui rigori organizzativi hanno sempre lasciato il tempo che trovavano. Vince il premio. La Mondadori ne fa subito una ristampa di 20.000 copie con la accattivante (per grotte) fascetta "Vincitore del premio letterario Racalmare".
L'Agnello che talora ama fare come me l'uomo contro, si straccia le vesti, si dimette da membro del premio Racalmare. Dice che di notte ebbe e subire le ire di Sciascia perché mai avrebbe PERMESSO CHE UN LIBRO DI UN UOMO D'ONORE vincesse un suo premio e fa nascere un casino della madonna.
Fin qui robetta da baruffe chiazzotte.
Ma a Roma il caso giunge sia da Cencio sia nel giornale del Bello d'Italia, il Messaggero.
E' tutto il pomeriggio che litigo con un mio caro amico d'infanzia, lui ancora residente romano. Nella Capitale si vuole crucifiggere e Tanu e Sardo come saprofiti agli ordini di Berlusconi. In cambio di lavoro a Mediaset, i due bravi giornalisti si sarebbero prestati ad un gioco al massacro, quello di accreditare emeriti mafiosi e per giunta pluriomicidi ed anche ergastolani . E così vogliono fare diventare eroe della rediviva antimafia il buon Gaspare e reprobi i due giornalisti, entrati per via traversa nel cuor di Berluconi che li starebbe gratificando a iosa. Minchiate davvero! Io difendo Gaetano Savatteri.
pare A. si qualifica ora critico letterario e scrittore. Anche tanti miei paesani si fregiamo come teologi etici e critici. In vecchiaia si sa perdiamo tutti il senso delle proporzioni. Tutti d'accordo, dovremmo essere: Sciascia e Racalmare non possono essere in simbiosi. Di diversa natura e se i nomi hanno ofelimità araba, il resto è sideralmente impareggiabile. Se Gaetano Savatteri che ormai può dirsi arrivato e con Berlusconi ha rapporti forse di lavoro ma trasversali si acconcia a fare da presidente di uno sgangherato premio in quel di Grotte nulla ci guadagna, tanto ci perde, i dispetti sono per lui, i piccoli favori per i piccoli uomini della conclave grottesca. Succede che quest'anno il Savatteri ha l'astuto intuito di premiare un libro che si dice di Grassonelli, ergastolano ostativo ex 4 bis, ma tanto rimaneggiato da un maestro della lingua e della scrittura quale l'affermatissimo giornalista, il giurgintano Sardo. Sì, molto tempo fa Gaetano Savatteri ebbe a interessarsi di un pluriergastolano mi pare ancora a Livorno ove godeva di un qualche beneficio. Scrisse un libro molto complesso e amaramente sincero e lo intitolò I RAGAZZI DI REGA;LPETRA. Un capitolo lo dedicò, o meglio lo riempì con la sapida scrittura dell'ergastolano pentitissimo Alfredo Sole. Non portò fortuna questa mistura letteraria ad Alfredo Sole: finì nel carcere degli eterni sepolti vivi di Opera nei pressi di Milano, vittima del gioco perverso del 4bis , credo capolavoro di ipocrisia gesuitica in campo carcerario che si attribuisce al duo ALFANO-BIRRRITTERI (o come diavolo si chiama).Sono anni e anni e anni per le assurdità del 4 bis che Alfredo Sole viene coglionato e trucidato moralmente come ergastolano ostativo. Sarebbe pentito, sì - ma non avrebbe calunniato nessuno e quindi non avrebbe dato segno alcuno di resipiscenza. Se non sei infame non meriti i benefici del 4 bis e quindi ritorni all'anticostituzionale 41bis, perennemente, fine pena mai.
Savatteri ha cercato di fare qualcosa, ha avuto l'appoggio di quell'obsoleto novantenne di nome Camilleri e del trombato politico, il buon Adragna. Ne è nata una farsa (se non fosse tragedia) del computer eternamente promesso ed eternamente negato.
La storia di Grassonelli non la so, ma mi pare molto simile a quella del mio amico Alfredo Sole. Due delinquenti, due pluriomicidi che pentitisi profondamente; datisi agli studi, conseguite lauree (o prossimi) astruse come quella in filosofia di Alfredo Sole , sol perché non hanno avuto il guizzo della sopravvivenza di mettersi a disposizione dell'antimafia per confermare ogni improbabile ipotesi delittuosa inventata da giudici pagati il doppio a carico di tizio o di filano, sono finiti nella ostatività perpetua- Non usciranno più non solo dal carcere ma addirittura dal carcere duro, ex 41 bis.
Come Savatteri anche Sardo rende editoriale un libro di memorie di Grassonelli, lo intilola MALERBA.
Tutti quelli che hanno letto il libro senza pregiudizi lo dicono un bel libro. Viene presentato a Racalmare i cui rigori organizzativi hanno sempre lasciato il tempo che trovavano. Vince il premio. La Mondadori ne fa subito una ristampa di 20.000 copie con la accattivante (per grotte) fascetta "Vincitore del premio letterario Racalmare".
L'Agnello che talora ama fare come me l'uomo contro, si straccia le vesti, si dimette da membro del premio Racalmare. Dice che di notte ebbe e subire le ire di Sciascia perché mai avrebbe PERMESSO CHE UN LIBRO DI UN UOMO D'ONORE vincesse un suo premio e fa nascere un casino della madonna.
Fin qui robetta da baruffe chiazzotte.
Ma a Roma il caso giunge sia da Cencio sia nel giornale del Bello d'Italia, il Messaggero.
E' tutto il pomeriggio che litigo con un mio caro amico d'infanzia, lui ancora residente romano. Nella Capitale si vuole crucifiggere e Tanu e Sardo come saprofiti agli ordini di Berlusconi. In cambio di lavoro a Mediaset, i due bravi giornalisti si sarebbero prestati ad un gioco al massacro, quello di accreditare emeriti mafiosi e per giunta pluriomicidi ed anche ergastolani . E così vogliono fare diventare eroe della rediviva antimafia il buon Gaspare e reprobi i due giornalisti, entrati per via traversa nel cuor di Berluconi che li starebbe gratificando a iosa. Minchiate davvero! Io difendo Gaetano Savatteri.
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