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La debbo chiamare signora o signor
SUS AN?
VERGOGNA VERGOGNA
VERGOGNA VERGOGNA
Non so se chiamarla
signora o se chiamarlo signor SUS AN (che io credo stia per Susanna); mi ha
chiesto l'amicizia e per mio costume fbeistico subito glielo ho concessa.
Subitissimo mi ha secondo lei preso in castagna con l'insana approvazione del
Regolamento monnezzaro dei signori nostri amministratori (maggioranza e
minoranza).
L'ho rimbeccata, e
sinora non mi risponde. Sono entrato nel suo profilo e sono rimasto con un
palmo di naso: non c'è nulla che mi possa permettere di individuarla, manco se
è maschio o femmina.
L'unica cosa che ho potuto desumere è che lei soffre di bigottismo magiucoriano come qualche mia vecchia acerrima nemica.
L'unica cosa che ho potuto desumere è che lei soffre di bigottismo magiucoriano come qualche mia vecchia acerrima nemica.
Credevo chiusa la
faccenda, sennonché stasera al Circolo Unione mi sento – oddio, con tanta
gentilezza e bonomia! - redarguito quasi con le sue stesse parole da un padre
di un giovane consigliere.
Si vede che i
ragazzuoli e le ragazzuole del Consiglio Comunale vanno a piangere sulle spalle
dei loro genitori per il maltrattamento da me subito.
Io non solo non ritiro
nulla, ma dopo avere ribadito TUTTI A CASA sunnu carusi e cu si curca cu li
picciliddri agghiorna cacatu, ribadisco anche con maggiore cattiveria le mie
accuse.
Orsù dunque, i
COMMISSARI in articulo mortis, il 21 maggio 2014, stilano un regolamento monnezzaro,
un UIC, una TARI insomma ove a noi racalmutesi per salvarsi il loro culo ce lo
mettono e con gusto nel nostro. Un'attenta lettura avrebbe mandato a carte 48
quel groviglio tassaiolo.
Tra un verro volpino e
l'altro, mettono in albo pretorio quel portento tributario e se ne vanno. Nel
foglio finale mettono le loro firme e accanto il segretario generale dott.
Calogero Ferlisi convalida.
Quel provvedimento,
sarebbe restato per 15 giorni all'Albo per consentire reclami e opposizioni.
Vi furono, non vi
furono, non so; ancora stasera la nota finale che recita "la presente
deliberazione è divenuta esecutiva il .... ai sensi dell'art. 12 della L.R.
44/91". risulta intonsa. Il segretario generale non firma nulla. Mostro la
fotocopia a dimostrazione di quello che affermo. Certo se vi sono altre carte a
sconfessione di quel che dico, non sono in grado di saperlo. Ma io sto all'ALBO
PRETORIO e quindi sono portato a ritenere che quel REGOLAMENTO E' NULLO in radice
per gravi vizi di forma.
Un consiglio comunale
appena avveduto, quando, non so chi ma credo Lauricella, predispose il testo
delle tariffe monnezzare (delibera 25 del 30 lug. 2014) e vi intrufola tra
VISTI E CONSIDERATI, questo anomalo "RICHIAMATO, pertanto, il 'Regolamento
comunale per l'applicazione della tassa sui rifiuti (TARI), approvato con
propria deliberazione dalla Commissione Straordinaria, in funzione di Consiglio
Comunale n. 12 del 21.05.2014', doveva all'unanimità saltare per aria e gridare
ma chi vuole turlupinarci? chi vuol far passare per "perfezionato" un
atto amministrativo che invero era viziato da gravissima irregolarità formale?
Credo che qualcosa ci
sia stato, perché dattiloscritto risulta che 'il proponente era Il Segretario
Generale Avv. Calogero Ferlisi' e poi viene aggiunto a penna, su proposta del
Responsabile del Servizio/ (e quindi una parola che non riesco a leggere).
Comunque alla fine il
Presidente (che non so chi sia stato) proclama di dare lettura "della
proposta di deliberazione, dando per integralmente letti e conosciuti gli atti
tutti a corredo della stessa".
Nessuno eccepisce
alcunché. A questo punto quel rinvio recettizio, a sanatoria di ogni
regolarità, cementifica l'ordito tassaiolo dei Commissari. Ne sono responsabili
tutti i consiglieri presenti, tutti e 14, maggioranza e minoranza. Hanno reso
operativo un regolamento monnezzaro ammazza racalmutesi. Lo stiamo vedendo con
la tassazione monnezzara del 2014 ove ci negano persino l'unico beneficio che
era previsto per i pensionati ultrasessantacinquenni.
VERGOGNA VERGOGNA
VERGOGNA VERGOGNA
Tutti a casa.
Tutti a casa.
Inizia la discussione. A dire il vero il Pagliaro solleva la questione IUC. Il DI VITA lo zittisce subìto invitandolo a non rompere, perché si erano riuniti per approvare e subito e male il tutto "SENZA RINVII"
Il Guagliano si limita
a voler la illustrazione dell'Ufficio Interessato (sarà rimasto contento di
quello che dopo farfuglia il Lauricella? Non lo sappiamo). Il Consigliere
Romano va per la tangente. Il sindaco entra a piedi giunti per parlare di altro.
Fuori tema, "il Cons. PAGLIARO chiede chiarimenti sull'acquisto di
software". Trasformatosi in medico Emilio dà lezioni sulla
"schizofrenia". Il Cons. Romano chiede quello che nessuno vuole:
"elaborare una proposta di modifica". Neppure i suoi lo seguono.
Inspiegabilmente il PAGLIARO "alla luce delle illustrazioni e dei
chiarimenti forniti dall'Ufficio [quali?] ritira la proposta di rinvio
dell'argomento ad altra seduta consiliare". GUAGLIANO non si smentisce,
vola alto. "invita i Consiglieri Comunali ad intraprendere una battaglia
politica sul punto anche in sede nazionale e regionale". Campa cavallo che
l'erba cresce.
Finito. Tutto qui. Quali osservazioni significative ci regala la MINORANZA? NESSUNA. Si guardano in faccia. Il copione è già scritto. Con quella ritirata strategica di PAGLIARO la maggioranza si ricompatta, non c'è bisogno della minoranza, può apparire illibata. Ha votato inutilmente e INGIUSTIFICATAMENTE contro. Che cavolo di opposizione è mai questa? In altra occasione a Settembre, quando la Maggioranza ebbe gravi mal di pancia in contraddizione a questa votazione la minoranza votò a favore.
Finito. Tutto qui. Quali osservazioni significative ci regala la MINORANZA? NESSUNA. Si guardano in faccia. Il copione è già scritto. Con quella ritirata strategica di PAGLIARO la maggioranza si ricompatta, non c'è bisogno della minoranza, può apparire illibata. Ha votato inutilmente e INGIUSTIFICATAMENTE contro. Che cavolo di opposizione è mai questa? In altra occasione a Settembre, quando la Maggioranza ebbe gravi mal di pancia in contraddizione a questa votazione la minoranza votò a favore.
Giocano con il nostro
sedere. E dopo manco i 15 giorni di rito ci accordano. Maggioranza sì,
minoranza no (ma ininfluente) ed ecco questa altra ignominia delle tariffe
vessatorie della monnezza viene varata. Questo illecito tariffario monnezzaro.
(Il relativo regolamento non aveva seguito l'iter di legge). L'atto vessatorio
viene varato con immediata esecutività. Nessuno della minoranza che eccepisca
che così si infrange il più elementare diritto democratico: avanzare reclami e
opposizioni.
RIBADISCO
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
TUTTI A CASA
(cu si curca cu li
picciliddri aggiorna cacatu).
Pubblico i fogli delle
delibere a dimostrazione che parlo a ragion veduta.
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