Caro Sindaco.
tra noi la stima l'affetto e il doveroso rispetto non è mai venuto meno, intellettuale raffinatissimo tu, intellettuale eretico io, tra noi c'è intesa profonda quanto diverbio plateale. Sia come sia. cosa vuoi che pensi se il 3 agosto 2014 ti questionavo nel tuo Gruppo informatico quel che segue e sta ancora tutto li in attesa di ponderazione. Anche a mandarmi al diavolo una risposta per le norme di una normale democrazia dovresti darmela. Sia pure con il senno di poi hai persino il destro di frantumare le mie doglianze civiche. Accresceresti persino la tua autorevolezza. So che è stato un anno per te impossibile, ti do atto che hai saputo traghettare codesta palude stigia dell'ereditato malcostume etico e politico passato di questo peculiare Comune che non per nulla ha dato i natali a Sciascia e che gronda di tanta intelligenza superflua come difetta di normale assennatezza. Corde pazze disseminate ovunque. Alle volte mi sembra che nell'evoluzione microstorica di Racalmuto si sia diffuso come un nebbione politico simile a quello fisico che speso dalle Pantaneddri giunge sin sotto il mio eremo di Bovo. E ciò spinge al sonno alla quiete del far nulla non potendosi far troppo; una sonnolenza retta guidata da una amministrazione omogeneamente congrua, dai vertici amministrativi a quelli consultivi a quelli subalterni di una pletorica compagine impiegatizia. E nocchiero di questa trasandata zattera mi preoccupa che possa essere tu. Non è così, lo so. Ma lascia stare le feste, le fasce tricolori per comici consessi di sindaci, il bel dire del nulla: suona le trombe del risveglio: iniziative economiche, avventure culturali, rivolte morali, contestazioni ai vessatori atteggiamenti di autorità tutorie, contrapposizioni sia pur tardive ai giochi giudiziari di profittatori delle carenze della trascorsa macchina amministrativa. Più che la forma si persegua la sostanza del diritto. Nessuno può rubare a codesto martoriato Comune per l'invenzione di giochi di potere che stanno risultando vanesie forsennatezze antimafiose che so trenta milioni di euro (sic) perché sei Q8 o mezzo milione di euro perché chissà chi all'ufficio tecnico ha sbaglia una licenza a certi signori delle locali cooperative e gi avvocati strapagati dal comune non c'erano o se c'erano dormivano per non ancora digerite ampie libagioni. Caro Emilio, tu sei una gran brava persona. In fin dei conti la parte migliore, quella assennata, quella seria, quella laboriosa, quella onesta, anche se spesso silente, la quasi totalità dei cittadini racalmutesi insomma è con te. Forte di tale sostegno non ti accasciare, non abbassar la guardia e se qualcuno ti pungola curati di lui e prosegui!
Lillo Taverna
3 agosto 2014 · Roma
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Santo Petruzzella è pungente assai e sa il fatto suo. Credo che sappia che la sua verrà trattata come pretestuosa provocazione e mai gli verrà data risposta alcuna. Del resto la situazione è talmente intricata che manco se vengono i grandi maestri del diritto amministrativo del Consiglio di Stato che pur conosco, saprebbero dare risposte acconce. Sono trent'anni che ci fottono a noi racalmutesi quanto a monnezza e dobbiamo a loro modo di pensare continuare a penderla in quel posto e tacere. Se staremo buoni uno "sconticino" sulla spesa ce lo accordano; mai mi sarei aspettato da un uomo di sinistra (sì, dell'estrema sinistra rossa) un siffatto cinismo.
Santo si chiede quante sono le unità tassate! Ho sottomano due elenchi pubblicati nell'ALBO PRETORIO del 5 maggio del 2012 (entravano i nuovi commissari): 568 soggetti venivano denunciati come "evasori catastali". Non so se hanno aggiustato il contenzioso catastale, sono certo che quello conseguenziale dei connessi tributi locali sta lì ancora in attesa di venire sanato con gravi omissioni degli organi comunali, dai dirigenti responsabili per la legge Bassanini ai redattori dei bilanci di questo triennio ai commissari ed ora al nuovo sindaco..
Non so se mi spiego?
Ho messo varie volte sull'avviso e quello che me ne viene è uno sprezzante sogghigno fatto circolare in paese come se io fossi un alienato di mente. Mi costringeranno a dimostrare che non lo sono.
Santo parla di regolamento TARI approvati notte tempo. Dovrò cercarlo e studiarmelo. Intanto a Commissari licenziati io e Cicciu Marchisi un paio di mesi fa ci siamo adoperati per sapere quale regolamentazione è in atto operante circa la tassa della monnezza, comunque la si voglia chiamare. Cicciu va in Comune, chiede con precisione e il bon ton che lo distingue spiegazioni in proposito. Gli dicono che il regolamento c'è ed è pubblicato nell'Albo Pretorio. In effetti lì un bel regolamento c'è. Non è pubblicato chi e con quale autorità ha stabilito che venga pubblicato: ma il Regolamento è tutto sciorinato. Io l'acquisisco e lo confronto con quello fattomi avere dall'avvocato Brucculeri un anno fa: identici. Vige quel regolamento anche per l'anno in corso? Tutta la tassazione sulla monnezza è illegittima per palese contrasto con l'art. 1 del regolamento. Le pretese del Comune sono a primo avviso una sorta di malversazione. Tutti gli avvisi con simulati F24 annessi a dir poco una tentata estorsione. Colpevoli chi? L'Ufficio Tributi del Comune, l'Ufficio ragioneria, i Commissari ed ora il sindaco e uffici collegati? E questo Comune, questa nuova amministrazione che fa? approva il bilancio consuntivo con quel criminale imputazione del costo per smaltimenti dei rifiuti di 440 mila euro che è palese costo non inerente, a dir poco? Si assumono questi ragazzotti della maggioranza e della minoranza le conseguenti responsabilità di indole penale? Incolti come sono non se ne accorgerebbero neppure. E mi dicono che quanto a costi non inerenti monnezzari quest'anno saliamo ad oltre 700 mila euro.
E ci riempiono di ciarle, di articoli di giornali, di notizie sulle giustificazioni del non assenso della minoranza che si lamenta solo che gli sconti dovrebbero essere maggiori. Ma che siamo nel mercato delle vacche?
Occorre solo giustizia equità tributaria, correttezza massima e controlli efficaci. Il patrimonio racalmutese è talmente vasto che basterebbe un concordato ravvedimento operoso (ieri leggevo che il Fisco sta mandando lettere a certi contribuenti per dir loro che risultano spese esorbitanti rispetto a redditi dichiarati esigui per il 2012: vogliono utilizzare l'istituto del "ravvedimento operoso"? : qualcosa del genere perché non lo fa il Comune di Racalmuto? altro che sconti verrebbero fuori: non ce ne sarebbe bisogno! E con quell'esubero di personale tutto si potrebbe conseguire agevolmente e con i maggiori proventi pagare magari gli straordinari e qualche premio di rendimento agi impiegati, oggi spesso fannulloni non per colpa loro).
Se quel Regolamento è nullo (e tutto lo fa pensare) allora abbiamo avuto tassazione precorsa ed anche attuale senza regolamento, in totale illegalità. Quello che oggi è il vice presidente del consiglio e che si sente un cattedratico al riguardo ci vorrà dare un qualche ragguaglio in proposito?
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