venerdì 8 aprile 2016

SCIASCIA, SCIASCIANI, LETTERATURA & MAFIA E I CONTI DELLA STORIA. Sul dopodimissioni del prof Antonio Di Grado
PIERO CARBONE·GIOVEDÌ 7 APRILE 2016
Antonio Di Grado14 h · (sulla sua bacheca fb in data odierna dopo la trasmissione Porta a Porta)
Che vergogna, quell'intervista a Riina jr. Crolla perfino l'alibi di Vespa: non serviva certo a "conoscere la mafia" di cui nulla abbiamo appreso, ma solo a esibire l'incredibile facciatosta e la criminosa omertà di una ottusa marionet...
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Lillo Taverna nessuno può dire che io sia mai stato tenero con Tano Savatteri ma questo non mi consente di non valutare Tano per quello che è: un GRANDE VALORE e Racalmuto ha bisogno di siffatti figli di valore; non necessita di profittatori dellì'amicizia di Sciascia che raggraellano titoli accademici per vincere una cattedra a Catania, dilapidano un patrimonio milionario dei racalmuresi, danno del maleducato a destra e a manca dirottano i fondi del Parco Letterario a favore di una certa maddalena del nisseno (altra volta scrissi un anatema più esplicito). In trent'anni non riescono a fare rubricare qualche miglia di lettere ricevute. Ma ecco che presuntuosetti virgulti sciasciani affossatori del nostro teatro trafugano le lettere ricevute di Tortora lucrandoci a danno della Fondazione. Roba da galera. A Racalmuto ci prendono per pigliaincuilo nella graduatoria Sciasciana. Io ne sono stufo. E per giunta ci insolentiscono. Sindaco Messana, sveglia!!!!!

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