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"I
ragazzi di Regalpetra" sul Sole 24 Ore - bella recensione di Raffaele
Liucci
Lillo
Taverna Già! ma c'è anche quella mia brutta sporca e cattiva. Ma che
c'entra? Non son confindustriale. magari quel decaduto foglio ecomicistico è
scaduto come qui a dare spago a false fantasmatiche commerciali guerre mai
esistite tra fantasiose sigle. Poi invece c'è il decaduto costume dei soliti
professionisti dell'antimafia. ma di questo: top secrete: non si addice agli
affari!.
Lillo Taverna E' chi può negare che Tano Savatteri abbia una penna
magistrale, alato giornalista, delizioso elzevirista, intervistatore acuto
sottile persino garbato. Scrisse questo libro ormai son passati quinquenni. Vi incluse
un profilo su un protagonista degli anni di piombo di piazza castello a
Racalmuto. Ma era un racconto triste cupo disperato di Alfredo Sole. A pensare
che quell'ergastolano là di cui mio nipote torna a dire era sceccu a scuola
elementare potesse nutrire sentimenti tanto teneri e soprattutto disporre
di scrittura tanto efficace c'era da
strasecolare. E trasecolai. Scrissi dopo la lettura di quel "ragazzi di
regalpetra” ad Alfredo Sole. Mi rispose,
intrecciammo un dialogo a distanza, me ne abbagliai sempre di più e ne ho fatto
un mio figlio "selettivo". Questo ex omicida, con tre ergastoli
addosso in quanto tre volte reo confesso, oggi è cinquantenne sagacemente
pentito: scrive di sé, di un solo omicidio non sono pentito, quello
commesso contro il mio vecchio io. E c'è da credergli!. Una laurea in filosofia
nell'ostica università di Milano dovrebbe essere il suggello del totale
tramutamento genetico del ragazzo di regalpetra che Savatteri per suoi
interessi letterari ha profilato; quantum mutatus il colto pensante conoscitore
del sofista Gorgia, oggi tanto profondo
da farne una tesi che fra giorni si dibatterà nell'ateneo meneghino per una
corona di lauro con cui cingere la testa ormai canuta di questo ex assassino
racalmutese.
Un miracolo, una palingenesi umana sociale e culturale che in qualche modo
attesta che il carcere in Italia può' essere redentivo ai sensi della nostra
Costituzione e non solo repressivo per la ineludibile legge del taglione di
biblica concezione Un miracolo cui tutti dovremmo plaudire. Ma non se ne dà per
inteso il sostituto procuratore dell'antimafia di Palermo dottore E.
Ravaglioli, il giovane vincitore di concorso in Magistratura, a lauto stipendio
con dilatazione economica per inesistente rischio morte e crediamo poco
propenso a dimorare nella disagiata sede di Palermo.
E costui non ha neppure tempo per dare uno sguardo agli aggiornamenti
infornativi sulla fine pena MAI inflitta all'ex ragazzo di regalpetra di Tano
Savattaeri. E già, si sarà detto quel signor dott. Ravaglioli, Sole Alfredo è quel Sole Alfredo degli
Stiddrari in lotta mortale e criminale con i Culi Piatti così ben tratteggiati
dal grande giornalista racalmutese. E il
grande giornalista ripubblica adesso tale e quale quel suo agghiacciante testo
come se nulla fosse cambiato. Pertanto - classico sillogismo di certa nostra
incolta magistratura, non più adusa al
diritto romano - neppure il suo triplice ergastolano Sole Alfredo è cambiato.
Quindi "Nulla di nuovo, si conferma”. Il che ha determinato la
perpetuazione di un sine die di un carcere duro che anticostituzionalmente dura
da un quarto di secolo.
Non pensa il sensibile Tano Savatteri di essere responsabile di codesta
crudeltà dei nuovi ancor più cinici
professionisti dell'antimafia? Trasse tanta gloria dal letterato Alfredo
Sole. Savatteri divenne celebre ed affermato; ad Alfredo Sole ritirarono
persino il vecchio trabiccolo per scrittura informatica e non gliel'hanno dato
per un decennio. Ora Tano Savatteri ripubblica con successo quel suo antico
parto letterario, dà appiglio a Ravaglioli di disbrigare distrattamente il suo
dovere di ufficio nei confronti di questo ergastolano ostativo da 25 anni (in
dispregio della Costituzione) e tranquillamente si gode gli rinverditi successi
letterari nella bella veste dei tipi di MELAMPO
rimartellati acriticamente dallo storico a la page prof. Lupo
dell'università di Palermo. Bella iniziativa editoriale, pessimo scherzo
giocato a mio figlio selettivo Alfredo Sole
Calogero Taverna
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