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E' proprio così, caro dottore. Bisogna mettere in discussione verità date e cercare con altri strumenti, quelli della ricerca e della fatica personale, come fa lei, le verità che ci servono per il futuro.
28 luglio 2014
28/07/2014 16.16
La ringrazio proprio per queste Sue graditissime parole. Mi è rincresciuto che la Cernigoi mi abbia frainteso ed sia partita alquanto, mi consenta, istericamente. Avendo tutta la vita fatte ispezioni bancarie e tributarie la mia propensione è solo quella di cercare di intessere un dialogo col dio - di solito, il demone - ascoso nel profluvi di carte e documenti e contabilità e pezze d'appoggio e contraffatte dichiarazioni.
Proprio oggi mi sono recato alla Biblioteca Nazionale qui a Roma e ho consultato il 1919 del Giornale di Sicilia. Ho trovato corrispondenze sul celebre caso di Riesi. Sfido chiunque a dirmi che vi si parla di un certo commissario Messana. Se penso ai film, ai convegni all'ANPI di Palermo mi disoriento. Sono sincero: Lei cade nel trebocchetto teso da Li Causi. per ragioni che non so e in tempi molto sospetti, quando forse voleva far carriere nel PCI (e il carrierismo là fu feroce. ne so qualcosa di molto riservato) volle fare apparire il giubilato Ispettore Generale di P.S. gr.uff. comm. dell'Ordine di S. Maurizio e S.Lazzaro dottore EttoreMessana la reincarnazione di Bava Beccaris per la faccenda di Riesi, il negriero di Lubiana per l'istruttoria al processo Tomsic e il "compare" di Ferreri alis fra Diavolo.
In base alla mole di documenti e di ricostruzioni storiche che ho potuto condurre soprattutto per l'ausilio (magari non volontario) che Ella con i sui tre preziosi testi pubblicati da Bompiani, sono giunto alla conclusione che a Riesi Messana non c'era o se c'era il suo ruolo fu marginale e nessun tribunale ebbe mai ad inquisirlo; che la faccenda di Lubiana è uno dei tanti aspetti dell'insana guerra che volle Mussolini e che ilMessana, quale subalterno del Ministero degli Interni, non durò a Lubiana più di un anno per non essere in grado di quelle ferocie che i fascisti militanti eseguivano. Ne ebbe conseguenze che rasentano la retrocessione finendo come in subordine a Trieste dove ad avviso degli stessi suoi denigratori non commise azioni di rilievo. Quindi non aderì alla RSI, fu destituito, privato di stipendio e scappò a Roma nascondendosi sino alla liberazione degli Americani quando poté tornare al Viminale e per la sua fede monarchica e forse per le sue protezioni massoniche ritornò in auge, destinazione Palermo. Qui visse suoi brutti momenti. Lei diligentemente scrive che ebbe a denunciare i criminali finanziamenti degli Americani all'EVIS. Fatto questo, che con più ampiezza e con maggior significato emerge dalle relazioni autografe del Messana al suo Ministro, quali ho rinvenuto in ACS (e mi pare che si tratti di ponderose relazioni non pubblicate da alcuno. Il collegamento con Ferreri fu un atto imposto. Lei stesso parla dell'incontro a Roma tra il padre del Ferreri, Aldisio e in subordine il Messana. Quale lo snodo di tale collegamento, io non ho dubbi di sorta ad accedere alla verità processuale di Viterbo e cioè alla deposizione esaustiva del Messana la cui prima interpretazione è quella letterale e le superfetazioni analogiche e dietristiche io le ripudierei anche per l'obbligo della "avalutatività" che bisogna seguire nelle scienze sociali. Per questo dissento dalla sua tesi dello Stato connivente, quasi prefigurazione dell'attuale processo di Palermo.
28/07/2014 16.24
Un lungo discorso che debbo correggere essendomi scappato per la mia solita imperizia informatica, per insinuare una mia proposta. Racalmuto è la patria di Sciascia, una Fondazione si erge a suo nome. Mi piacerebbe che Lei potesse presiedere un incontro per la chiarificazione del ruolo e - se vi sono delle colpe - del compaesano racalmutese Ettore Messana, magari per stabilire se gli deve dedicare una strada in commemorazione oppure no, per comprovata indegnità. E mi PIACEREBBE CHE NELLA fondazione SI ISTITUISSE UNA SORTA DI SEMINARIO PER RICERCHE STORICHE NON PRECONCETTE DA LEI PRESIEDUTO. PENSO A GIOVANI CHE POTREBBERO ANDARE A STUDIARE LE CARTE ELLA NARA quali lei meritevolmente illustra nel suo LUPARA NERA (e credo altrove). E non mi dispiacerebbe che vi partecipasse anche la Cernigoi, sempreché desista dalle non provate accuse contro il Messana.
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