Dicono che la figlia di Alfredo Reichlin corre il rischio di divenire il nuovo ministro dell'economia al posto di Saccomanni che ci è andato dopo il Tremonti quello che in attesa di divenire il successore di Berlusconi finì dove finì e per ora sta in santa pace. Chissà che prima o poi non lo chiamino al rendiconto. Tutti i nodi finiscono al pettine, dice il buon senso popolare, ma sogghignava Sciascia: sempreché il pettine abbia i denti. E per il glabro ex ministro il pettine non è arrivato e certe faccende fiscali dei miei tempi non sarebbero emerse.
Dunque dovete sapere che la figlia di Reichlin, mi diceva De Mattia che in queste cose è molto edotto, doveva accedere al Direttorio della Banca D'Italia ma né Tremonti (quello che impedì a Fazio di dominare proprio De Mattia funzionario generale per comunismo sotterraneo) né il pacifico Berlusconi lo permisero dicendo che mai e poi mai avrebbero consentito ad una comunista (ma forse solo figlia di un grandissimo comunista del Bottegone) di accedere ai massimi scranni direttivi dell'allora Banca d'Italia.
Tanto se lo sarà scordato Berlusconi? Davvero è tanto ingenuo da permettere allo svolazzante Renzi di fare quella santa figliola (che essendo donna ha memoria lunga e voglia vindice irresistibile) addirittura MINISTRA DELL'ECONOMIA? Io sto curioso a vedere la fine di questa farsa. O Berlusconi non ha più alcun forza condizionante dei giochi di potere governativi e l'andare troppo a donna magari con beveroni che rendono sempre duro l'affare ma non sborrante lo ha reso smemorato. Non vorremmo però che fossimo proprio noi, veterocomunisti tutt'altro che pentiti, a rinfrescargli la memoria.
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