Ribadisco quello che ho già scritto e addirittura gridato in Fondazione: tutti questi nomi che hai citato sopra sono candidati per modo di dire. L'urologo credeva di dover fare una visita ginecologica e si è trovato nel bel mezzo di un gran casino politico con incombenti grossi pericoli giudiziari. Senza toccata, fuga impaurita. Enzo sta tirando la volata non si capisce bene a chi. Non potrà mai essere sindaco. Sarebbe davvero comico che Capitano e il mio amico Lillo Alaimo Di Loro, per far dispetto al PD, vadano a intrupparsi in ambigue manovre di gruppuscoli alberganti seleniche candidature MCL (chi sa cosa è sa bene che fu attacco ultraclericale alle ACLI, qualcosa di indecente manovra destrorsa e parafascista). Brucculeri e Mulé aspettano di essere cooptati da candidati robusti uno di destra e l'altro possibilmente di centro sinistra. Ed allora? I tre gruppi che si contenderanno due dei tre successi elettorali non hanno ancora candidati: il centro destra oggi vincente non sa chi scegliere; il centro sinistra ben felice di arrivare secondo deve ancora orientarsi; il M5S (che secondo me alla fine risulterà vincitore se non farà la follia di assentarsi per disorganizzazione) è ben lontano dal designare il suo candidato. Quindi per il momento, tanto rumore per nulla. Felice Cavallaro ha il mio anatema: lui designato da Buttafuoco come PODESTA' (sic) di Racalmuto cerca di recuperare prestigio a Racalmuto, ma noi racalmutesi gli rinfacceremo sempre che questa iattura del commissariamento per INESISTENTI infiltrazioni mafiose la dobbiamo a lui, alla sua penna, direi al gioco di Ivan e Antonello. Si presenti e in me avrà un acerrimo nemico; ci lascia in pace ed io continuerò ad apprezzarlo come uomo e ad ammirarlo come grande giornalista magari con l'uzzolo dell'antimafia
martedì 4 marzo 2014
. Felice Cavallaro ha il mio anatema: lui designato da Buttafuoco come PODESTA' (sic) di Racalmuto cerca di recuperare prestigio a Racalmuto, ma noi racalmutesi gli rinfacceremo sempre che questa iattura del commissariamento per INESISTENTI infiltrazioni mafiose la dobbiamo a lui, alla sua penna, direi al gioco di Ivan e Antonello. Si presenti e in me avrà un acerrimo nemico; ci lascia in pace ed io continuerò ad apprezzarlo come uomo e ad ammirarlo come grande giornalista magari con l'uzzolo dell'antimafia
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