Mi pare che quattro immondi inciuci si siano consolidati; quello di 5 stelle oltre al candidato sindaco non si sa bene come alla fine ci apparirà. Il fatto che a stabilire chi è candidabile e chi no in quella lista sarà o è stata una stellarmente lontana conferenza meneghina mi lascia alquanto perplesso. Cosa ne possono sapere a Milano di noi? Peggio dell'Unicredit ché se uno chiede mille euro di fido al vecchio banco di Sicilia a istruire la pratica di fido sono i giovanotti milanesi dell'Unicredit che lo faranno in base alle loro astratte e astruse teoriche della loro università di provenienza come dire la Bocconi. Resta l'ing. Cutaia: si presenterà non si presenterà? Beveraggio per i colpi di spillo di Malgrado Tutto che ci siano talora lo leggiamo ma chi siano nessuno lo sa. Mi hanno detto: uno di oltre il ponte del Carmelo. Ho tre nomi da decifrare; non riesco a convincermi.
Ma già spuntano i primi programmi. Ovvio nessuno ha un progetto industriale da proporre. Quello che propongo io non sfagiola a nessuno. Potrebbero venire fuori le magagne del passato proprio di questi che in adamantine vesti rivoltate spargono castità. purezza, etica, e bontà. Cose astratte ovvio: chi vuol sostituirsi ad un già esistente e valido codice penale per un paesano codice etico, chi mette le lumache all'uomo nudo del nostro paese, chi invoca dalla M adonna del Monte un futuro migliore; ma solo un atto di speranza. Chi inciuciando vecchio e nuovo, transfughi dell'ultima ora, sellisti ribelli, donne delle ACLI deviate e stridenti uomini di disparata fede non ha ancora chiesto il permesso a Befora.
Mi vien fatto di domandare: ma come affrontare il problema della vecchia TARSU illegittima affidata ad una azionaria che ha fatto incroci osceni e che non debbo toccare forse per non svelare le occupazioni incestuose di mogli, figli nipoti e plurime militanti. Nessuno che si impegna a dichiarare il nuovo asfissiante balzello della monnezza indebito per contrasto con l'art. 1 del regolamento resuscitato nell'albo pretorio e per l'intrusione di ben 440 mila euro per decisione del sovvenzionato dottore Italia di Catania.
Nessuno che mi dica come intende affrontare e risolvere il problema dei lavoratori del Comune; se per loro vige o meno l'obbligo evangelico della giusta mercede agli operai.
Già i soldi? Ho un grande strillare: ma ci sono quindici milioni di crediti certi liquidi ed esigibili illecitamente fuori bilancio: no caro Gigi non sono residui e non sono "decaduti". Sì, certo a tanti di voi possono tornare scomodi. Quanti amministratori in conflitto di interesse.
Nessuno che mi sappia dire che fare con queste quattro o cinque stabili organizzazioni in colossali evasione fiscale quanto a tributi locali.
Nessuno che abbia voglia di dirmi cosa pensa delle mie già divisate municipalizzate per le quali mi sono già mosso a Roma, nei Palazzi che contano.
Cara Nicoletta, tutto tempo perso il mio: nessuno mi vuole manco il tuo corifeo. Me ne torno a Rona umiliato ed offeso ma sollevato da pesi che molto mi avrebbero impegnato. E alla mia età i pensieri non si gradiscono, specie quelli COMUNALI. Sì cara Nicoletta Marchese, sono un vendicativo. Da Roma cercherò di fare giustizia e verità e forse non si salverà nessuno
Ma già spuntano i primi programmi. Ovvio nessuno ha un progetto industriale da proporre. Quello che propongo io non sfagiola a nessuno. Potrebbero venire fuori le magagne del passato proprio di questi che in adamantine vesti rivoltate spargono castità. purezza, etica, e bontà. Cose astratte ovvio: chi vuol sostituirsi ad un già esistente e valido codice penale per un paesano codice etico, chi mette le lumache all'uomo nudo del nostro paese, chi invoca dalla M adonna del Monte un futuro migliore; ma solo un atto di speranza. Chi inciuciando vecchio e nuovo, transfughi dell'ultima ora, sellisti ribelli, donne delle ACLI deviate e stridenti uomini di disparata fede non ha ancora chiesto il permesso a Befora.
Mi vien fatto di domandare: ma come affrontare il problema della vecchia TARSU illegittima affidata ad una azionaria che ha fatto incroci osceni e che non debbo toccare forse per non svelare le occupazioni incestuose di mogli, figli nipoti e plurime militanti. Nessuno che si impegna a dichiarare il nuovo asfissiante balzello della monnezza indebito per contrasto con l'art. 1 del regolamento resuscitato nell'albo pretorio e per l'intrusione di ben 440 mila euro per decisione del sovvenzionato dottore Italia di Catania.
Nessuno che mi dica come intende affrontare e risolvere il problema dei lavoratori del Comune; se per loro vige o meno l'obbligo evangelico della giusta mercede agli operai.
Già i soldi? Ho un grande strillare: ma ci sono quindici milioni di crediti certi liquidi ed esigibili illecitamente fuori bilancio: no caro Gigi non sono residui e non sono "decaduti". Sì, certo a tanti di voi possono tornare scomodi. Quanti amministratori in conflitto di interesse.
Nessuno che mi sappia dire che fare con queste quattro o cinque stabili organizzazioni in colossali evasione fiscale quanto a tributi locali.
Nessuno che abbia voglia di dirmi cosa pensa delle mie già divisate municipalizzate per le quali mi sono già mosso a Roma, nei Palazzi che contano.
Cara Nicoletta, tutto tempo perso il mio: nessuno mi vuole manco il tuo corifeo. Me ne torno a Rona umiliato ed offeso ma sollevato da pesi che molto mi avrebbero impegnato. E alla mia età i pensieri non si gradiscono, specie quelli COMUNALI. Sì cara Nicoletta Marchese, sono un vendicativo. Da Roma cercherò di fare giustizia e verità e forse non si salverà nessuno
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