Sac Calogero Curto Caro Lillo Taverna questo paese "volendo" può diventare una dolce città da fare invidia, devono restare meravigliati perchè è il paese di Sciascia, l'uomo che amava Racalmuto come lo amo io, deve essere un paese che deve dare grande esempio perchè siamo nel paese della ragione e ragioneremo su questo!!!! Alleluja, Dio regni!
Carissimo Sacerdote Calogero, apprezzo il tuo coraggio, il tuo uscire fuori dal coro. Chiosarmi in quest'epoca di rintrappimento nel guscio del proprio gretto tornaconto mi fa bene sperare sull'avvenire di questo paese giammai di Sciascia, giammai topos di alcuna razionalità. Già, guarda quella denuncia fotografica! Doveva destare le ire di una cittadina vessata, male amministrata, furbescamente dedita allo scaricabarile di imperdonabili responsabilità. Inopinabilmente viene in fin dei conti dal grembo più opaco della gestione comunale. E forse per questo la gente storce il muso e passa oltre. Tu col tuo candore, col tuo essere ritornato giovane ed entusiasta e speranzoso non taci. Certo arrivi a cantare il tuo biblico alleleja, anche se in questo momento cupo del viver sociale nel nostro maledettamente amato spazio vitale, in questo nostro atavico essere disseminati nell'umida vallata tra il Castelluccio e il monte della Cammarata suona un po' stridulo, alquanto artato, forse solo doveroso in un unto del Signore. Caro Liddru, a Racalmuto ci vuole qualcosa di più e di più concreto e di più vindice di un giulivo agitare la palma della gioia di chi è in pace con Dio di chi come in quel giovedì santo deve pure alzare al cielo supplice e sereno il ramoscello di ulivo. Questo mondo, questo dover vivere in questa statio che alle volte dicono dei morti impongono ira e furore, palingenetiche rivolte, sanguigne lotte del sano popolo, cacciata dei demoni con sassaiole anche legali. In questo senso accolgo il vostro clericale sussurro che recita "aiutati che Dio ti aiuta". Aiutiamoci prima con le forze nostre, con la suprema intelligenza che si è sempre effusa in questa plaga del sale, con la cattiveria dei repressi perché siamo anche il paese dello zolfo e poi invocheremo proni ai vostri fioriti altari i celestiali favori a cui dite avere le chiavi di accesso.
Quelle che ripubblichiamo sotto sono le foto di LIDIA PICONE; riecco la Panoramica della Vergogna; siamo all'interno del Paese di Sciascia o di Regalpetra, se preferite. La signora PICONE lancia questo grido di indignazione. Mi domando con tanto sovraccarico di spazzini comunali sono ammissibili simili sconcezze?
Lidia Picone ha aggiunto 6 nuove foto.
Ecco le strade di Racalmuto!!! le foto parlano da sole... E pensare che si paga la tassa piu' cara d'Europa... Per non parlare dei topi che si trovano per strada...
Noi abbiamo condiviso e chiosato così. Ma Racalmuto è silente. Omertà? No! solo obblighi di famiglia.
facciamo sentire sempre più forte la nostra protesta .... almeno in questo la spunteremmo. Il Comune ha occulti quindici milioni di "crediti certi liquidi ed esigibili". Il distaccamento palermitano della sedicente Corte dei Conti finge di scoprire criticità per i debiti occulti del Comune in modo da farseli giustificare da postumi e remissivi amministratori e così mettere una pietra tombale sull'operato incauto di un triennio di gestioni commissariali. Cane non mangia cane, si sa. Fingendo poi di favorirci ci spalmano assurdi debiti, costi non inerenti, compiacenze giudiziarie. Se ne accorgeranno i vostri figli che lagrime e sangue per altri 10 anni per l'operato di soggetti quali la triade di Diomede, l'homo panormitanus, gli amici d'Italia, gli amanti di Nataca, etc. Io figli non ne ho quindi dei prossimi dieci anni non m'importa nulla. Oltretutto ho 80 anni. Ma voi? Pregavo rieri sera il mio amico Liddru Curtu (padre Curto) di denunciare dal suo piccolo pulpito queste dissennatezze contro il bene comune. Infatti per il distaccamento sicano della Corte dei Conti i miei quindici milioni di crediti certi liquidi ed esigibili come dire monetizzabili o scontabili che dir si voglia possono stare pretermessi. Che scandalo!!!
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