Il professore Giuseppe Casarrubea è storico di colossale statura. Siciliano. Ha costituito un archivio ultra specializzato sulla storia contemporanea di Sicilia e se vuole può infilzare chicchessia dovesse avventarsi in controtesi storiche; il Casarrubea ha investigato l'evolversi storico di questa nostra Sicilia esplicandone una impareggiabile diagnosi documentale. Povero chi ci capita: non basta un esoterico Gerbino per scalfirlo.
Si da però il caso che a confliggere su un personaggio storico ci sono cascato proprio io che reputo Ettore Messana una vittima di una triplice calunnia veterocomunista, firmata Li Causi.
Il grintosissimo storico di Calatafimi ancora nel 2008 ecco come inizia a scorticare il mio eroe Ettore Messana:
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Pubblicato il 2 agosto 2008 di casarrubea
(Questa parte è
illustrata grazie alla scrupolosa ricerca condotta dalla storica Claudia
Cernigoi, direttrice della rivista “La Nuova Alabarda.” Si tratta di immagini
tratte da una vasta collezione fotografica sui crimini fascisti dell’Italia in
Slovenia) III L’ombra lunga del fascismo … Continua a leggere →
cioè:
Ettore Messana, siciliano di Racalmuto, classe 1888, di professione
ufficiale di polizia. Nel 1919 lo troviamo impelagato nella strage di Riesi.
Tiene “a battesimo”, a modo suo, le lotte contadine. Venti morti. Poi si
specializza nel ventennio nero, grazie all’appoggio che gli forniscono uomini
dell’apparato come Ciro Verdiani e Giuseppe Gueli, che di polizia e di
spionaggio se ne intendono più dello stesso ministro fascista Buffarini Guidi.
Nell’aprile del 1941 la sua carriera è a una svolta. Le truppe italo-tedesche invadono
il Regno di Jugoslavia e l’Italia si annette gran parte della Slovenia.
Notammo - e subito Casarrubea corresse - che in definitiva Ettore Messana non può definirsi anagraficamente "siciliano di Racalmuto", perché nel 1888 Ettore nacque a Gela essendo la madre una dei dintorni di Palermo e il padre uno strambo personaggio di una famiglia, questa invero tipicamente racalmutese: i Messana.
Famiglia comunque collaterale a quella dell'attuale sindaco Emilio Messana. Ma Clemente Messana il padre appunto di Ettore discendeva da un gabellotto ultra arricchitosi in quel di Racalmuto a cavallo del 18° e 19° secolo.
Inezia eguale (ma forse no) a quel moltiplicare i morti di Riesi del 1919. Certo basta un morto falcidiato da una mitraglia appostata nel campanile delle chiesa madre di Riesi per gridare vendetta al cospetto di dio e degli uomini.
Il Casarrubea su questa prima imputazione di crimine gravissimo (strage di stato anticontadina) lanciata dal Li Causi in una sua filippica in sede Costituente, mi pare che ci vada coi piedi di piombo. Non ha la documentazione fulminante per avventurarsi in anatemi storici che non si addicono ad uno scienziato della storia. di quella STORIA che deve tenere sempre conto dell'avalutatività, vero connotato di una seria scienza sociale.
Casarrubea questo passo del suo blog in definitiva lo lascia lì e non ne fa ampio svolgimento nella sua trilogia Bompiani, limitandosi a scrivere a pag. 93 del suo pregevole LUPARA NERA: "l'ecidio [di Bava Beccaris] ricorda da vicino quello ordinato da Ettore Messana a Riesi, nel 1919."
Francamente quell'ORDINATO è sovrabbondante: andrebbe provato, circostanziato, coonestato, completato. Il Casarrubea - e se potesse, e se volesse - saprebbe come fare. si guarda bene ad andarsi ad impantanare in un ginepraio da cui non saprebbe come uscire. Lascia alla Cernigoi - e di questi tempi all'incauto e disinformato MALGRADOTUTTO - il piacere di assaporare quella ciambella che è molto avvelenata. Invero l'ANPI di Palemo non è andata per il sottile e ha affiancato l'attuale comune di Riesi in una tronfia manifestazione calunniatrice nei confronti del Messana, con tanto di cippo penso eurofinanziato.
Da ultimo con il professore Casarruba ho avuto questo signorile scambio di corripondenza, ma astutamente ognuno di noi due è rimasto sulle proprie convinzioni e non saprei se sono riuscito un tantinello a scalfire le sue. Le mie, almeno per questa faccenda Riesi, no, anche perché il Casarrubea non ama far teatrino alla Malgrado Tutto.
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