Qui dovrei fare un lungo discorso, ma sarei un maleducato, invaderei il campo di Vittorio che oltretutto è un campo (socialista?) non molto affine al mio (vetero comunista di antica data, purtroppo al servizio del capitalismo della Banca d'Italia per tanto, troppo tempo). In parole povere ho usato il termine "compromesso storico" mutuandolo da quel grosso dibattito, mi pare, tra Berlinguer e Longo. Il compromesso storico non è un volgare compromesso, è una categoria politica, un frutto del pensiero di Berlinguer. In questo momento il grande movimento COMUNISTA ha messo in campo un compromesso storico con il loquace Renzi, un simpaticissimo compagno di viaggio. Ma si sa che chi appare non conta, chi conta non appare. L'ho appreso a Roma durante un quarantennio di servizio del capitalismo illuminato della Banca d'Italia. E mi pare che in questa congiuntura vi è pure un grande compromesso storico tra Renzi, il giovane comunista Visco (B.I.) e il liberal massone Draghi. La vera politica è la politica economica. E a me pare che stiano facendo bene, cercando di affrontare e risolvere il duplice vero problema nazionale: l'esiziale crisi di liquidità del sistema bancario, e di conseguenza la drammatica crisi di liquidità delle famiglie. E diversamente dai tempi di Carli oggi Basilea uno due e tre ci impedisce i c.., "crediti compensativi" e quindi il "risconto sotto fascia". Tecnicismi? detto così, certo. Ma mica posso qui approfittare oltremodo della pazienza di Vittorio!
Nessun commento:
Posta un commento