"Premesso che un cittadino romano lamenta di avere
subito alla fine del 2010 un indebito accertamento su una inesistente evasione
fiscale della seconda rata dell'ICI del 2005;
- che lo stesso, dopo avere corrisposto l'indebito perchè
riteneva suo obbligo rispettare il brocardo SOLVE ET REPETE, ha poi accertato
che aveva già assolto la sua obbligazione fiscale nei tempi e nelle forme di
legge;
- che dopo fastidi, preoccupazioni, spese varie, viaggi da
Roma a Racalmuto, nervosismi per le lunghe attese nei corridoi di questo Comune
ed altro, gli veniva riconosciuta la regolarità del suo comportamento e, con
grande sorpresa dell'interessato gli veniva praticato, seduta stante, uno
"sgravio" molto dubbio quanto a ritualità, ammissibilità, efficacia,
estensibilità, impregiudicabilità ed altro ancora;
trascendendo il caso singolo, emblematico comunque, anche a
discarico di responsabilità di questo Consesso comunale per doveri di
vigilanza;
SI CHIEDE
l- quale attività addestrativa sia stata svolta e quale si
intende praticare, specie in relazione alle incombenti riforme in materia di
federalismo fiscale e della ormai certa ristrutturazione del tributo che andrà
a chiamarsi IMU;
- quale equa ripartizione e tassazione ci si accinge a
varare, dopo studi di settore ed approfondimenti giuridici e tecnici, del nuovo
assetto catastale, in vista della
soppressione del catasto immobiliare rurale e delle rivalutazioni degli estimi
in generale;
- quale riorganizzazione degli uffici tributari comunali si
sta studiando con l'immissione di personale qualificato e di strutture
informatiche idonee (si pensi che attualmente i pagamenti ICI con F24, per
quanto se ne sappia, non pare che vengano da anni recepiti per carenza
dell'obsoleto programma informatico cui forse si debbono i tuzioristici
accertamenti che il sullodato cittadino lamenta);
Pertanto
SI
PROPONE
- la costituzione di un gruppo di studio con poteri anche
ispettivi;
- l' avvalimento di centri collaborativi che a titolo
gratuito contribuiscano alla progettazione di nuovi paradigmi organizzativi per
una maggiore funzionalità degli uffici tributari territoriali;
-in ogni caso, la rivisitazione della disciplina tributazia
locale di competenza consiliare, ai fini di un più equo carico impositivo"
Ovvio che ogni responsabilità ricade sul sottoscritto dott,
Calogero Taverna.
Mi rimetto al tuo buon cuore e arrivederci alle prossime mie
puntate anche per un dibattito sulle tue intriganti frecciate politiche e
civili.
Abbimi per firmato
Calogero Taverna
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