venerdì 20 maggio 2016

Lillo Taverna ha condiviso il suo post.
Lillo Taverna
La mia Racalmuto, schietta genuina ilare colta colma di sale cervello lucido e di zolfo micidiale ironico all'occorrenza letale. Racalmuto, toponimo arabo di un...o spazio vitale non arabo, ma così designato da monaci basiliani venuti da Petralia nel XIII secolo. Sparsi nei millenni precedenti presicani (settemila anni fa da oggi) sicani XVIII secolo secondo la tradizione tucidedea, greca sino al midollo, romana per umana sopportazione, bizantina e poi crolli e riesumazioni, giudei e saraceni, anime sante e monaci blasfemi. Calogero Taverna
foto di Lillo Taverna.
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Lillo Taverna Successe che poi la paternità del rinvenimento di quel libretto fu rapinata e in pubblicazioni a spese del Comune il merito passò dall'ing. Angelo Taverna all'ing, Angelo Cutaia. Invero il libretto fu - integro e genuino - nelle mie mani. Scrissi un fascicoletto illustrativo e lo consegnai al rettore del Monte Padre Mattina Giammeria. Sia come sia il mio testo fu requisito da un ricercatore locale che se ne appropriò per guadagnarsi una certa pagnotta presso il Comune di Racalmuto. Per altra via qualche astuto giovinetto della cultura locale ne ha fatto una sua pubblicazione omettendomi e omettendo mio fratello. Cose racalmutesi insomma!

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