Alzano |
abitanti
nel 1948: 99
nel 1971: 38 nel 1981: 36 nel 1991: 19 nel 2000: 15 nel 2008: 10 (famiglie: 8) nel 2011: 10 ( Uomini: 5, Donne 5)
altitudine
: 862 m
Alzano
insieme con Petrignano, Castagneta e Granara erafino al 1806
una delle sei ville che componevano l'università di Torre di
Taglio. La chiesa di S.Vittorino,
restaurata di recente e tuttora officiata, esisteva già nel 1398
ed allora dipendeva dalla Pieve di S.Maria di Roccarandisi.
chiesa
di S.Vittorino
Questo
tempio era quasi certamente dedicato ad Ercole, divinità
strettamente correlata con la transumanza, ed è quindi
interessante notare la sua posizione alle pendici del Monte
Fratta, che per secoli è stato uno dei principali pascoli estivi
per la pastorizia del Cicolano, conteso per lungo tempo tra la
comunità ed i baroni Falconi; nel 1810 una sentenza della
Commissione voluta di Gioacchino Murat riconobbe la natura
feudale della montagna e successivamente Giuseppe de Thomasis,
Commissario del Re per la spartizione dei demani, con una
ordinanza del 26 ottobre 1811 ne effettuò la divisione
assegnando 3000 coppe al comune di Torre di Taglio e 2000 all
ex-feudatario Domenico Falconi.
LA
GROTTA DEL CAVALIERE
Con
il nome di Grotta del
Cavaliere sono indicati i resti archeologici di
quello che si ipotizza sia stato un antico tempio dedicato ad una
divinita' pagana do nome Nervaiano.
Questi
resti si trovano in prossimita' della frazione do Alzano
(Pescorocchiano) e sono stati ogetto sia nel passato che di
recente di numerosi studi e ricerche.
Sono
spesso citati nei racconti di archeologi e viaggiatori
dell'ottocento, sia italiani che provenienti da altri paesi,
inglesi, francesi, tedeschi.
Oggi
possiamo finalmente affermare con quasi certezza che la loro
denominazione e' a causa del nome di uno di loro: l'inglese
Edward Sir Cavaliere Dodwell.
Intorno al 1830 il Dodwell effettuo' dei soppralluoghi sui resti
archeologici della Valle del
Salto, inclussi anche quelli di Alzano. I postumi
di un'insolazione presa nel corso di questi viaggi gli procuro'
la morte. Il suo corpo fu sepolto in una chiesa di via del Corso
a Roma.
L'immaggine
della sua tomba e' per la prima volta resa nota in questa mostra
sia agli studiosi che al pubblico.
Precedentemente
il nome dei resti di Alzano potrebbe essere stato quello di mura
saracene, come potrebbe dedursi da quanto indicato in vari
catasti del 1700
e dal resoconto della visita ad Alzano del vescovo
di Rieti Giunigi del 3 ottobre 1712.
Nel
1981 questo
importante monumento della Valle del Salto e' stato manomesso con
gravi danni da parte di ignoti, che ne rimossero il tappo
troncoconico di chiusura del foro centrale della Grotta. Il fatto
fu segnalato a tutte le Amministrazioni competenti dagli abitanti
di Alzano. Da questa data non e' stato effettuato nessun
intervento riparatore ne' sono state presi provvedimenti per
impedire il verificarsi di altre monomissioni e evitare il
degrado di questo monumento.
E'
questo il motivo per il quale la Grota del Cavaliere di Alzano e'
stato scelto come monumento
simbolo. insieme alla Cripta di S.Giovanni in
Leopardo, nell'ambito del primo programma "Adotta un
monumento della Valle del Salto".
La
scoperta che la Grotta del Cavaliere fosse un luogo sacro e' del
1983, quando vi fu casualmente ritrovata una piccola basetta in
marmo, datata tra il II
e il III secolo a.C.,
con un'iscrizione votiva a una divinita' il cui nome e' stato
indicato in quello di ervaiano dal Prof.
Sandro Marandi dell'Universita' la Sapienza di
Roma.
Nel
1995 e'
stato identificato per la prima volta il sito da quale si
ipotizza siano scavati i grossi massi di pietra utilizzati nella
costruzione dei monumento.
I
resti della Grotta del Cavaliere, quei pocchi dell'anticha strada
che li colegaalla cava stessa interessano un'area di circa due
ettari. |
martedì 12 luglio 2016
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