Signor Governatore dottore Visco,
signor capo della vigilanza ispettiva dottore Barbagallo,
e, p.c. Fisac BI, e dr. Castaldi presidente CSR
prima che mi avventuri in incaute liti giudiziarie mi sarebbero saluri vostre competenti delucidazioni.
Resto convinto che ad operare ancora, in quanto applicabile, sia la vecchia legge bancaria quale magari rettificata dal Dl 20 gennaio 1948, n. 10, allorché quella legge fascista venne battezzata costituzionalmente, diciamo recepita dalla COSTITUZIONE ITALIANA, ragion per cui il pastrocchio sconvolgente della pretesa nuova LB è illegittimo.
Quindi per me modifiche statutarie di grave rilevanza sociale nell'ambito delle banche ,specie se cooperative popolari per azioni a r. l., ricadono nella disciplina ex vecchio art. 28 u.c. dell'art. 28 vecchia LB.
L'anno scorso fu sovvertito lo statuto aziendale della CSR- Leggo testualmente: MODIFICHE DELLO STATUTO.
Mi corre vaghezza di sapere se scattò e come l'autorizzazione della Banca d'Italia. (così almeno leggo questo passo della LB vecchia: La Banca d'Italia .. approva le modificazioni degli atti costitutivi e degli statuti).
Le astute modifiche del Capo IV della CSR mi apparvero allora tediose e distraenti. Ma mi sbagliavo. Sto vedendo ora con le elezioni di quest'anno dove si voleva arrivare: limitare a due sole 'liste' ben preconfezionate la scelta degli amministratori della CSR CHE VIVE SOLO PER LE REGALIE DELLA BI e così donare la Cassa A CHI PIACE A LOR SIGNORI, PRONUBE PURTROPPO ANCHE IL MIO SINDACATO ROSSO, INTENDO LA CGIL.
Signor Governatore, ha visto che inciucio hanno confezionato quelli della CSR? quella CSR che aveva fatto un fortissimo prestito pressoché gratis al solito amico nel 2011, potendo sperperare utili impossibili bancariamente ma possibilissimi se non si hanno spese di amministrazione per la munifica compiacenza assistenziale della sua BI che si limita ad inseguire l'equilibrio costi/benefici solo nell'azionariare le vetuste e benedette 'case di banca'.
Non so se mi risponderà? Ma non mi dica dopo che sono stato un ingrato ex dirigente della Sua Banca.
Con devozione, Calogero Taverna
signor capo della vigilanza ispettiva dottore Barbagallo,
e, p.c. Fisac BI, e dr. Castaldi presidente CSR
prima che mi avventuri in incaute liti giudiziarie mi sarebbero saluri vostre competenti delucidazioni.
Resto convinto che ad operare ancora, in quanto applicabile, sia la vecchia legge bancaria quale magari rettificata dal Dl 20 gennaio 1948, n. 10, allorché quella legge fascista venne battezzata costituzionalmente, diciamo recepita dalla COSTITUZIONE ITALIANA, ragion per cui il pastrocchio sconvolgente della pretesa nuova LB è illegittimo.
Quindi per me modifiche statutarie di grave rilevanza sociale nell'ambito delle banche ,specie se cooperative popolari per azioni a r. l., ricadono nella disciplina ex vecchio art. 28 u.c. dell'art. 28 vecchia LB.
L'anno scorso fu sovvertito lo statuto aziendale della CSR- Leggo testualmente: MODIFICHE DELLO STATUTO.
Mi corre vaghezza di sapere se scattò e come l'autorizzazione della Banca d'Italia. (così almeno leggo questo passo della LB vecchia: La Banca d'Italia .. approva le modificazioni degli atti costitutivi e degli statuti).
Le astute modifiche del Capo IV della CSR mi apparvero allora tediose e distraenti. Ma mi sbagliavo. Sto vedendo ora con le elezioni di quest'anno dove si voleva arrivare: limitare a due sole 'liste' ben preconfezionate la scelta degli amministratori della CSR CHE VIVE SOLO PER LE REGALIE DELLA BI e così donare la Cassa A CHI PIACE A LOR SIGNORI, PRONUBE PURTROPPO ANCHE IL MIO SINDACATO ROSSO, INTENDO LA CGIL.
Signor Governatore, ha visto che inciucio hanno confezionato quelli della CSR? quella CSR che aveva fatto un fortissimo prestito pressoché gratis al solito amico nel 2011, potendo sperperare utili impossibili bancariamente ma possibilissimi se non si hanno spese di amministrazione per la munifica compiacenza assistenziale della sua BI che si limita ad inseguire l'equilibrio costi/benefici solo nell'azionariare le vetuste e benedette 'case di banca'.
Non so se mi risponderà? Ma non mi dica dopo che sono stato un ingrato ex dirigente della Sua Banca.
Con devozione, Calogero Taverna
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