mercoledì 2 marzo 2016
Finuocchiu unitu
Anethum graveolens L. - Aneto puzzolente
Moderatori: Marinella Zepigi, Anja, Moderatori Botanici
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Anethum graveolens L. - Aneto puzzolente
Anethum graveolens L.
Sp. Pl.: 263 (1753)
Apiaceae
Aneto puzzolente, Aneto
Deutsch: Dill
English: Dill
Español: Eneldo, Anega
Français: Aneth odorant; Fenouil bâtard
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, alta 20-80(100) cm, glabra, glauca e pruinosa, di odore fresco e molto aromatico, provvista di una radice sottile fittonante e di fusti eretti, semplici, fistolosi, striati longitudinalmente, con poche ramificazioni ascellari in alto e senza guaine ingrossate alla base.
Foglie alterne, flaccide, di verde scuro, a contorno deltoide o romboidale, 3-4pennatosette, con lacinie lineari; le foglie superiori decrescenti, sessili sulle guaine, bi-pennatosette con divisioni filiformi; piccioli prolungati alla base in una guaina strettamente abbracciante il fusto, lunga 10-20 mm, membranacea ai margini, con un piccolo appendice liguliforme all'interno.
Infiorescenza formata da ombrelle composte, con 20-30 raggi disuguali, prive di involucro ed involucretto, con piccoli fiori pentameri gialli a petali interi, suborbicolari, ripiegati verso l'interno.
Stami 5; ovario infero bicarpellare con 2 stili divaricati.
Il frutto è un diachenio (schizocarpo) ovale, brunastro, lenticolare-convesso e compresso, lungo 4-5 mm, con 3 coste dorsali prominenti e con 2 coste laterali formanti una sottile ala membranacea di ca 0,5 mm.
Numero cromosomico: 2n=22
Tipo corologico: W-Asiatica - Asia occidentale.
Antesi: (maggio)giugno÷agosto
Distribuzione in Italia: Specie archeofita, spesso coltivata e casualmente avventiziata.
Habitat: Orti, incolti e luoghi erbosi freschi, da 0 a 1000 m s.l.m.
Note di Sistematica: Può essere confusa per l'aspetto fogliare e per le ombrelle senza involucri a fiori gialli con le seguenti specie:
Foeniculum vulgare Mill.
Pianta perenne rizomatosa, alta fino a 150 cm, con fusti pieni, ramosi sin dalla base; foglie con guaine ± dilatate e corte e con segmenti capillari spesso giallastre, rigiduli, carnosetti; Ombrelle fino a 10 raggi; Frutti fusiformi, ristretti all'apice, ricurvi, con 5 coste dorsali verticali. La pianta strofinata emana un gradevole odore dolciastro, anisato.
Ridolfia segetum (Guss.) Morris
Pianta annuale con foglie 2-7pennatosette per lo più basali; ombrelle fino a 56 raggi; petali smarginati con 2 corni laterali; frutti ellittici, lunghi ca 2 mm, con coste poco percettibili e senza ali laterali. Pianta con odore sgradevole.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal gr. 'ánethon' (>lat. 'anethum'), aneto, da 'aníemi', io scaccio (i malori), probabilmente in riferimento alle proprietà terapeutiche dalla pianta. La pianta viene già menzionata con questo nome da Aristotele e da Teocrito, e negli scritti romani da Virgilio e da Plinio.
L'epiteto specifico dal lat. 'gravis, -e', pesante, forte, e dal part. pres. 'olens' (<'olere'), odorante, per il forte odore aromatico della pianta.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Anethum graveolens contiene tannini, resine, mucillagini ed oli essenziali (carvone, anetolo, limonene) che conferiscono soprattutto ai frutti funzioni aromatizzanti e medicinali.
Ha proprietà aromatiche, digestive, carminative, diuretiche, antispasmodiche e antiinfiammatorie. Le proprietà sono simili a quelle del finocchio selvatico e dell'anice e costituiscono un valido aiuto nelle digestioni difficili attenuando i dolori intestinali e la flatulenza, e sono utili nell'insonnia, nel singhiozzo e nelle infiammazioni della bocca.
Gli infusi di aneto sono usati tradizionalmente per stimolare la secrezione lattea.
Come erba alimentare e medicinale era già conosciuta dagli antichi egizi, greci e romani e si diffuse durante il Medioevo nel resto dell'Europa ed è diventata molto popolare nei paesi orientali, in Germania e soprattutto in Scandinavia.
Le foglie si utilizzano prevalentemente fresche per aromatizzare insalate, minestre, crauti (sauerkraut), salse da pesci, salmone marinato salato (gravlax), patate lessate, uova, ecc. I frutti hanno un aroma diverso da quello delle foglie, esso è più pungente e amarognolo, simile al carvi o kümmel (Carum carvi), e vengono adoperati insieme alle infruttescenze immature verdi per profumare cetrioli sott'aceto, l'aceto, salse e conserve. I frutti vengono utilizzati inoltre per aromatizzare pane, pasticceria e la grappa.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005Jauzein, Ph.- Flore des champs cultivés, INRA Editions, Paris, 1995
Patri, G.; Boni, U. -Le erbe medicinali aromatiche e cosmetiche, Fabbri Editori, Milano, 1979
Pignatti, S. -Flora d'Italia (vol. II), Edagricole, Bologna, 1982
Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press Flora Iberica
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976IPFI - Index Plantarum Florae Italicae
Scheda realizzata da Anja Michelucci
Sp. Pl.: 263 (1753)
Apiaceae
Aneto puzzolente, Aneto
Deutsch: Dill
English: Dill
Español: Eneldo, Anega
Français: Aneth odorant; Fenouil bâtard
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, alta 20-80(100) cm, glabra, glauca e pruinosa, di odore fresco e molto aromatico, provvista di una radice sottile fittonante e di fusti eretti, semplici, fistolosi, striati longitudinalmente, con poche ramificazioni ascellari in alto e senza guaine ingrossate alla base.
Foglie alterne, flaccide, di verde scuro, a contorno deltoide o romboidale, 3-4pennatosette, con lacinie lineari; le foglie superiori decrescenti, sessili sulle guaine, bi-pennatosette con divisioni filiformi; piccioli prolungati alla base in una guaina strettamente abbracciante il fusto, lunga 10-20 mm, membranacea ai margini, con un piccolo appendice liguliforme all'interno.
Infiorescenza formata da ombrelle composte, con 20-30 raggi disuguali, prive di involucro ed involucretto, con piccoli fiori pentameri gialli a petali interi, suborbicolari, ripiegati verso l'interno.
Stami 5; ovario infero bicarpellare con 2 stili divaricati.
Il frutto è un diachenio (schizocarpo) ovale, brunastro, lenticolare-convesso e compresso, lungo 4-5 mm, con 3 coste dorsali prominenti e con 2 coste laterali formanti una sottile ala membranacea di ca 0,5 mm.
Numero cromosomico: 2n=22
Tipo corologico: W-Asiatica - Asia occidentale.
Antesi: (maggio)giugno÷agosto
Distribuzione in Italia: Specie archeofita, spesso coltivata e casualmente avventiziata.
Habitat: Orti, incolti e luoghi erbosi freschi, da 0 a 1000 m s.l.m.
Note di Sistematica: Può essere confusa per l'aspetto fogliare e per le ombrelle senza involucri a fiori gialli con le seguenti specie:
Foeniculum vulgare Mill.
Pianta perenne rizomatosa, alta fino a 150 cm, con fusti pieni, ramosi sin dalla base; foglie con guaine ± dilatate e corte e con segmenti capillari spesso giallastre, rigiduli, carnosetti; Ombrelle fino a 10 raggi; Frutti fusiformi, ristretti all'apice, ricurvi, con 5 coste dorsali verticali. La pianta strofinata emana un gradevole odore dolciastro, anisato.
Ridolfia segetum (Guss.) Morris
Pianta annuale con foglie 2-7pennatosette per lo più basali; ombrelle fino a 56 raggi; petali smarginati con 2 corni laterali; frutti ellittici, lunghi ca 2 mm, con coste poco percettibili e senza ali laterali. Pianta con odore sgradevole.
Tassonomia filogenetica
Magnoliophyta | |
---|---|
Eudicotiledoni | |
Asteridi | |
Ordine | Apiales Nakai |
Famiglia | Apiaceae Lindl. |
Tribù | |
Genere | Anethum L. |
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal gr. 'ánethon' (>lat. 'anethum'), aneto, da 'aníemi', io scaccio (i malori), probabilmente in riferimento alle proprietà terapeutiche dalla pianta. La pianta viene già menzionata con questo nome da Aristotele e da Teocrito, e negli scritti romani da Virgilio e da Plinio.
L'epiteto specifico dal lat. 'gravis, -e', pesante, forte, e dal part. pres. 'olens' (<'olere'), odorante, per il forte odore aromatico della pianta.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Anethum graveolens contiene tannini, resine, mucillagini ed oli essenziali (carvone, anetolo, limonene) che conferiscono soprattutto ai frutti funzioni aromatizzanti e medicinali.
Ha proprietà aromatiche, digestive, carminative, diuretiche, antispasmodiche e antiinfiammatorie. Le proprietà sono simili a quelle del finocchio selvatico e dell'anice e costituiscono un valido aiuto nelle digestioni difficili attenuando i dolori intestinali e la flatulenza, e sono utili nell'insonnia, nel singhiozzo e nelle infiammazioni della bocca.
Gli infusi di aneto sono usati tradizionalmente per stimolare la secrezione lattea.
Come erba alimentare e medicinale era già conosciuta dagli antichi egizi, greci e romani e si diffuse durante il Medioevo nel resto dell'Europa ed è diventata molto popolare nei paesi orientali, in Germania e soprattutto in Scandinavia.
Le foglie si utilizzano prevalentemente fresche per aromatizzare insalate, minestre, crauti (sauerkraut), salse da pesci, salmone marinato salato (gravlax), patate lessate, uova, ecc. I frutti hanno un aroma diverso da quello delle foglie, esso è più pungente e amarognolo, simile al carvi o kümmel (Carum carvi), e vengono adoperati insieme alle infruttescenze immature verdi per profumare cetrioli sott'aceto, l'aceto, salse e conserve. I frutti vengono utilizzati inoltre per aromatizzare pane, pasticceria e la grappa.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005Jauzein, Ph.- Flore des champs cultivés, INRA Editions, Paris, 1995
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Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press Flora Iberica
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Re: Anethum graveolens L. - Aneto puzzolente
Anethum graveolens L.
Crema (CR), mag 2008 (pianta avventiziata casuale ed effimera da pregresse coltivazioni)
Foto di Franco Giordana
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Re: Anethum graveolens L. - Aneto puzzolente
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