Cara, carissima “MUNNIZZA”, E
SOCIALMENTE UTILI A CASA IN QUEL DI RACALMUTO
"L.S.U. sabato, 05 gennaio, 2013
"CHIARIMENTI PROSECUZIONE LAVORATORI ASU sabato, 05 gennaio, 2013
La Legge che consente la prosecuzione per i lavoratori ASU è stata approvata dall'ARS il 30/12/2012.
Secondo quanto previsto dagli art. 28 e 29 dello Statuto della Regione Sicilana le leggi dell'Assemblea regionale sono inviate entro tre giorni dall'approvazione al commissario dello Stato, che entro i successivi cinque giorni può impugnarle davanti
l'Alta Corte.(art.28)
L'Alta Corte decide sulle impugnazioni entro venti giorni dalla ricevuta delle
medesime.
Decorsi otto giorni, senza che al Presidente della Regione sia pervenuta copia dell'impugnazione ovvero scorsi trenta giorni dalla impugnazione, senza che al Presidente della Regione sia pervenuta da parte dell'Alta Corte sentenza di annullamento, le leggi sono promulgate ed immediatamente pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Regione(Art.29)
Per adottare la circolare di prosecuzione non è necessario ,come già successo con la Circolare Ass. 7/2010/AG-V del 30 Dicembre 2010, che la legge venga pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana; occorre solo la promulgazione da parte del Presidente della Regione Siciliana"
OSSERVIAMO
di Calogero Taverna
Non ce ne vogliano quelli di Regalpetra Libera se ci siamo permessi di fare il “taglia e cuci” delle loro cose. Sono gli unici che vi si avventurano e per di più raccolgono opinioni disparate ma sempre coraggiose data la scabrosità sociale dell’argomento.
Mi pare che il quadro di riferimento giuridico è ballarino. Francamente non riesco a capire come mai si coinvolga l’INPS per una faccenda di crack finanziario della Regione. L’ordinario controllo del CGA siciliano non può certo supplire alle voragini del bilancio regionale. Chi mi vuol far credere che Crocetta e M5S con un colpo di bacchetta potranno dimezzare il folle costo della “monnezza” affidata ad una banale azionaria, non ci riesce. Purtroppo lì, il peccato è originale: creare un baraccone privatistico per prebende, alti ruoli amministrativi, libertà di appalto; e i comuni sarebbero soci e ciò loro l’hanno voluto con la scusa che diversamente … diversamente che? Così un costo che un manager come quelli che ero abituato a ispezionare sarebbe stato capace di approntare con 200-250 mila euro, al massimo, con il tocco magico del grillismo siciliano potrebbe attestarsi sugli 8-900 mila euro, come dire dimezzare il milione e seicentomila euro del trascorso anno. Realistico invece prevedere che quest’anno quel costo frattanto fermenterà. l nuovo. Tasse a spiovere quindi. Ineludibili. C’è chi parla di tarsu sulle case di campagna, chi di aumenti del 30% per illuminare meglio la chiazza al basulatu. Io temo prossime rapine patrimoniali per le ubertose terre in atto esenti IMU e irpef. Profeta di sciagure? Non mi sento Cassandra, solo “intelligenteino” per avere esperienze professionali non consuete. A dimostrazione, mi ricordo dei suggerimenti dati ad un parlamentare per una interrogazione del taglio sottostante. Risultato, come al solito, nullo: purtroppo vi avevo colto giusto, tanto da avere ultraragione se dovesse essere vera la diceria che vuole prossima la chiusura di qualche sportello bancario a Racalmuto, peraltro neghittosissimo.
Si chiede ....... per sapere
Premesso che Racalmuto - il paese che Leonardo Sciascia ha fatto assurgere a fantasmagonico apologo di amplissima notorietà - è ulteriormente scaduto sotto il profilo sociale ed economico ed è solcato da inquietanti infiltrazioni mafiose come l’ultimo episodio della misteriosa scomparsa del tecnico comunale del settore edile abbondantemente comprova;
premesso che il permanere di sigilli apposti all’ufficio di quel tecnico per tempi lunghissimi non ha mancato di infliggere altri blocchi alla pur rada iniziativa imprenditoriale del luogo;
premesso che il servizio bancario di Racalmuto segna arretramenti nel settore degli impieghi, indice della deleteria politica delle autorità monetarie e creditizie nelle zone del Sud;
premesso che è non è molto che le suddette autorità hanno cassato la vecchia banca popolare di Canicattì facendola acquistare a suon di decine di miliardi dal Monte dei Paschi di Siena,
premesso che il Monte dei Paschi di Siena ebbe a trovarsi una frotta di dipendenti senza alcuna professionalità per il loro acquartierarsi presso le varie segreterie politiche della prima Repubblica;
premesso che il Monte ha ritenuto di utilizzare quel personale assegnando compiti e cariche in rapporto del grado rivestito a prescindere della capacità professionale, e che non di molto si differenziano i funzionari del Continente (in gran parte napoletani) sbolognati in Sicilia;
premesso che ne è venuto fuori un ristagno operativo bancario, specie nel settore degli impieghi, che vistosamente sta colpendo l’agenzia di Racalmuto;
tutto ciò premesso,
si chiede
1.) quale vigilanza è stata esplicata all’interno del Monte dei Paschi per appurare le inefficienze, la genesi del calo degli impieghi, le responsabilità per l’assenteismo, le connivenze con mediatori di affari specie nell’ambito delle note provvidenze della legge 488/92;
2.) quale vigilanza ha ritenuto di dovere svolgere l’autorità di settore sia per impulso della sede centrale sia per iniziativa della succursale della Banca d’Italia di Agrigento - cui spetta una qualificante autonomia operativa ;
3.) se sono stati presi provvedimenti disciplinari e soprattutto se s’intendono adottare iniziative per la rivitalizzazione dell’importante sportello bancario del Monte dei Paschi di Siena di Racalmuto, mandando personale efficiente e preparato e trasferendo presso gli sportelli del Nord l’attuale personale per una debita riconversione professionale;
4.) se s’intendono effettuare indagini per appurare eventuali interessi e connivenze con agenzie di affari - fittiziamente intestati a familiari dei dipendenti del Monte - volti a sfruttare parassitariamente le strutture bancarie nell’ambito del credito speciale;
5.) se s’intenda davvero ristrutturare e professionalizzare l’intera realtà bancaria di Canicattì ereditata dal Monte dei Paschi di Siena.
I lavoratori socialmente utili o
ASU (attività socialmente utili) in servizio al Comune di Racalmuto, dal 1°
Gennaio 2013 non sono in servizio. I precari vengono retribuiti dall'INPS e si
attende l'approvazione della proroga da parte del Consiglio di Stato.
Un problema di giorni (così si spera) e i lavoratori rientreranno tutti in servizio.
Un problema di giorni (così si spera) e i lavoratori rientreranno tutti in servizio.
Tempo di escogitare un'altra
tassa, come quella immonda della tarsu per le case in campagna per un servizio
inesistente, per dargli lo stipendio, e rientreranno in servizio.
Forse è giunto il momento che chi
si propone come classe dirigente di questo paese inizi a dire realmente come la
pensa riguardo al problema che Iannello pone in tutta la sua drammaticità.
Ovvero il filo che lega l'esplosione dei livelli della tassazione e l'utilizzo delle risorse (quasi estorte ai cittadini) compreso il mantenimento del precariato.
(140 ml di € solo per 4 mesi)
I cittadini devono sapere che la nuova tarsu dal 1 gennaio aumenterà del 30% in quanto comprenderà le manutenzioni del verde, delle strade,e dell'illuminazione che già pagavamo con la tassazione ordinaria.
Cari cittadini l'unica cosa da fare è organizzarsi e tentare di difenderci democraticamente.
Questo è lo scopo del Com. Art. 1.
G. Guagliano
Ovvero il filo che lega l'esplosione dei livelli della tassazione e l'utilizzo delle risorse (quasi estorte ai cittadini) compreso il mantenimento del precariato.
(140 ml di € solo per 4 mesi)
I cittadini devono sapere che la nuova tarsu dal 1 gennaio aumenterà del 30% in quanto comprenderà le manutenzioni del verde, delle strade,e dell'illuminazione che già pagavamo con la tassazione ordinaria.
Cari cittadini l'unica cosa da fare è organizzarsi e tentare di difenderci democraticamente.
Questo è lo scopo del Com. Art. 1.
G. Guagliano
il costo della Tarsu dovrebbe
diminuire con Crocetta e il M5S, poi la commissione porterà la spesa della
spazzatura a 8-900 mila euro per il 2013 riducendo alcuni servizi erogati
dall'ATO GESA 2, a fronte di 1600 mila euro nel 2012.
"L.S.U. sabato, 05 gennaio, 2013
Forse è giunto il momento che chi
si propone come classe dirigente di questo paese inizi a dire realmente come la
pensa riguardo al problema che Iannello pone in tutta la sua drammaticità.
Ovvero il filo che lega l'esplosione dei livelli della tassazione e l'utilizzo delle risorse (quasi estorte ai cittadini) compreso il mantenimento del precariato.
(140 ml di € solo per 4 mesi)
I cittadini devono sapere che la nuova tarsu dal 1 gennaio aumenterà del 30% in quanto comprenderà le manutenzioni del verde, delle strade,e dell'illuminazione che già pagavamo con la tassazione ordinaria.
Cari cittadini l'unica cosa da fare è organizzarsi e tentare di difenderci democraticamente.
Questo è lo scopo del Com. Art. 1.
G. Guagliano
Ovvero il filo che lega l'esplosione dei livelli della tassazione e l'utilizzo delle risorse (quasi estorte ai cittadini) compreso il mantenimento del precariato.
(140 ml di € solo per 4 mesi)
I cittadini devono sapere che la nuova tarsu dal 1 gennaio aumenterà del 30% in quanto comprenderà le manutenzioni del verde, delle strade,e dell'illuminazione che già pagavamo con la tassazione ordinaria.
Cari cittadini l'unica cosa da fare è organizzarsi e tentare di difenderci democraticamente.
Questo è lo scopo del Com. Art. 1.
G. Guagliano
il costo della Tarsu dovrebbe
diminuire con Crocetta e il M5S, poi la commissione porterà la spesa della
spazzatura a 8-900 mila euro per il 2013 riducendo alcuni servizi erogati
dall'ATO GESA 2, a fronte di 1600 mila euro nel 2012.
sari avevano detto in un'intervista a Malgrado tutto che non avrebbero licenziato nessuno adesso che non c'è dissesto, perché non pensare alla stabilizzazione dei lavoratori precari L.S.U. Il nostro servizio tiene aperto il teatro, il castello, le chiese, il campo sportivo, vengono tagliate le erbacce per le vie del paese. Noi vogliamo un lavoro vero non vogliamo elemosina. Sergio pubblica questo commento e grazie per la solidarietà.""CHIARIMENTI PROSECUZIONE LAVORATORI ASU sabato, 05 gennaio, 2013
La Legge che consente la prosecuzione per i lavoratori ASU è stata approvata dall'ARS il 30/12/2012.
Secondo quanto previsto dagli art. 28 e 29 dello Statuto della Regione Sicilana le leggi dell'Assemblea regionale sono inviate entro tre giorni dall'approvazione al commissario dello Stato, che entro i successivi cinque giorni può impugnarle davanti
l'Alta Corte.(art.28)
L'Alta Corte decide sulle impugnazioni entro venti giorni dalla ricevuta delle
medesime.
Decorsi otto giorni, senza che al Presidente della Regione sia pervenuta copia dell'impugnazione ovvero scorsi trenta giorni dalla impugnazione, senza che al Presidente della Regione sia pervenuta da parte dell'Alta Corte sentenza di annullamento, le leggi sono promulgate ed immediatamente pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Regione(Art.29)
Per adottare la circolare di prosecuzione non è necessario ,come già successo con la Circolare Ass. 7/2010/AG-V del 30 Dicembre 2010, che la legge venga pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana; occorre solo la promulgazione da parte del Presidente della Regione Siciliana"
OSSERVIAMO
di Calogero Taverna
Non ce ne vogliano quelli di Regalpetra Libera se ci siamo permessi di fare il “taglia e cuci” delle loro cose. Sono gli unici che vi si avventurano e per di più raccolgono opinioni disparate ma sempre coraggiose data la scabrosità sociale dell’argomento.
Mi pare che il quadro di riferimento giuridico è ballarino. Francamente non riesco a capire come mai si coinvolga l’INPS per una faccenda di crack finanziario della Regione. L’ordinario controllo del CGA siciliano non può certo supplire alle voragini del bilancio regionale. Chi mi vuol far credere che Crocetta e M5S con un colpo di bacchetta potranno dimezzare il folle costo della “monnezza” affidata ad una banale azionaria, non ci riesce. Purtroppo lì, il peccato è originale: creare un baraccone privatistico per prebende, alti ruoli amministrativi, libertà di appalto; e i comuni sarebbero soci e ciò loro l’hanno voluto con la scusa che diversamente … diversamente che? Così un costo che un manager come quelli che ero abituato a ispezionare sarebbe stato capace di approntare con 200-250 mila euro, al massimo, con il tocco magico del grillismo siciliano potrebbe attestarsi sugli 8-900 mila euro, come dire dimezzare il milione e seicentomila euro del trascorso anno. Realistico invece prevedere che quest’anno quel costo frattanto fermenterà. l nuovo. Tasse a spiovere quindi. Ineludibili. C’è chi parla di tarsu sulle case di campagna, chi di aumenti del 30% per illuminare meglio la chiazza al basulatu. Io temo prossime rapine patrimoniali per le ubertose terre in atto esenti IMU e irpef. Profeta di sciagure? Non mi sento Cassandra, solo “intelligenteino” per avere esperienze professionali non consuete. A dimostrazione, mi ricordo dei suggerimenti dati ad un parlamentare per una interrogazione del taglio sottostante. Risultato, come al solito, nullo: purtroppo vi avevo colto giusto, tanto da avere ultraragione se dovesse essere vera la diceria che vuole prossima la chiusura di qualche sportello bancario a Racalmuto, peraltro neghittosissimo.
Si chiede ....... per sapere
Premesso che Racalmuto - il paese che Leonardo Sciascia ha fatto assurgere a fantasmagonico apologo di amplissima notorietà - è ulteriormente scaduto sotto il profilo sociale ed economico ed è solcato da inquietanti infiltrazioni mafiose come l’ultimo episodio della misteriosa scomparsa del tecnico comunale del settore edile abbondantemente comprova;
premesso che il permanere di sigilli apposti all’ufficio di quel tecnico per tempi lunghissimi non ha mancato di infliggere altri blocchi alla pur rada iniziativa imprenditoriale del luogo;
premesso che il servizio bancario di Racalmuto segna arretramenti nel settore degli impieghi, indice della deleteria politica delle autorità monetarie e creditizie nelle zone del Sud;
premesso che è non è molto che le suddette autorità hanno cassato la vecchia banca popolare di Canicattì facendola acquistare a suon di decine di miliardi dal Monte dei Paschi di Siena,
premesso che il Monte dei Paschi di Siena ebbe a trovarsi una frotta di dipendenti senza alcuna professionalità per il loro acquartierarsi presso le varie segreterie politiche della prima Repubblica;
premesso che il Monte ha ritenuto di utilizzare quel personale assegnando compiti e cariche in rapporto del grado rivestito a prescindere della capacità professionale, e che non di molto si differenziano i funzionari del Continente (in gran parte napoletani) sbolognati in Sicilia;
premesso che ne è venuto fuori un ristagno operativo bancario, specie nel settore degli impieghi, che vistosamente sta colpendo l’agenzia di Racalmuto;
tutto ciò premesso,
si chiede
1.) quale vigilanza è stata esplicata all’interno del Monte dei Paschi per appurare le inefficienze, la genesi del calo degli impieghi, le responsabilità per l’assenteismo, le connivenze con mediatori di affari specie nell’ambito delle note provvidenze della legge 488/92;
2.) quale vigilanza ha ritenuto di dovere svolgere l’autorità di settore sia per impulso della sede centrale sia per iniziativa della succursale della Banca d’Italia di Agrigento - cui spetta una qualificante autonomia operativa ;
3.) se sono stati presi provvedimenti disciplinari e soprattutto se s’intendono adottare iniziative per la rivitalizzazione dell’importante sportello bancario del Monte dei Paschi di Siena di Racalmuto, mandando personale efficiente e preparato e trasferendo presso gli sportelli del Nord l’attuale personale per una debita riconversione professionale;
4.) se s’intendono effettuare indagini per appurare eventuali interessi e connivenze con agenzie di affari - fittiziamente intestati a familiari dei dipendenti del Monte - volti a sfruttare parassitariamente le strutture bancarie nell’ambito del credito speciale;
5.) se s’intenda davvero ristrutturare e professionalizzare l’intera realtà bancaria di Canicattì ereditata dal Monte dei Paschi di Siena.
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