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Sunnu tutti na maniata di cornuti
Calogero Taverna
Il turpiloquio anche se in siculo sempre turpiloquio resta. C'è ad esempio chi
come me la pensa diversamente e vorrebbe essere rispettato. avendo l'obbligo di
rispettare.
Elia Tavernese
uscite in piazza portate cartelli mostrate pacificamente il vostro dissenso su
quel cadavere ambulante!
Calogero Taverna
Sa? ci mettono in carcere. Ha visto che ritirata strategica quello che credo il
suo idolo. Qui siamo a Roma le adunate sediziose non ci piacciano.
Elia Tavernese
dai dai usate il cervello: come possono mettere in carcere milioni di persone?
e poi sotto che accusa? voi dimostrate "pacificamente" il vostro
dissenso...e il resto verra' automaticamente
Elia Tavernese
spianate cosi' la strada a Grillo
Calogero Taverna
Invece voi belli belli, con il vostro oltranzismo, spianate la strada a Berlusconi.
Se questo è il vostro obiettivo, vi dico bravi. Cercherò di contrastarvi. Non
perché ce l'abbia con questo o con quello; ho una visione politica diversa
dalla vostra; credo nell'intellettuale collettivo. Ne ha mai sentito parlare? E
il pensiero è plurimo. Non è che io ami Napolitano: ne ho scritto. Ma la
democrazia ha vinto anche questa volta. L'ottanta per cento (un decimo in più
un decimo in meno non cambia nulla) ha scelto Napolitano tramite i suoi
rappresentanti - ha visto l'ovazione quasi plebiscitaria? ed io mi inchino
democraticamente al volere ponderato della stragrande maggioranza del popolo
italiano. Fa parte dell'apprendimento nella mia scuola politica.
Salvatore
Infantino stigna lu stomacu
Calogero Taverna
Tre fonemi dialettali buttai lì e chissà cosa si crede di avere teorizzato.
Andrea Macannuco ma
veraminti sdigna
Francesco
Augello Se questo era l'uomo Presidente che voleva l'80% degli
Italiani, mi risulta difficile capire come alla quarta votazione abbia preso
solo 2 voti e poi d'un tratto questi rappresentanti che non rappresentano
milioni di Italiani abbiano, come per magia, ribaltato la scelta dell'ultimo
della lista. Di certo non è stata una scelta x il cambiamento, ma solo di
arroccamento per lasciare un equilibrio comodo a gran parte dei rappresentanti
illustri.
Andrea Macannuco
sempri trafi cu cè ne sti cosi
Calogero Taverna
C'è nella musica barocca - meravigliosissima - quello che si chiama cimento.
Cimentarsi: motivi, note, ripensamenti che si rincorrono melodiosamente per
raggiungere armonie sublimi. Credo che voi amiate altro tipo di musica, ma anche
là se non c'è sviluppo, cambiamenti di toni rumorosità diversificate non è
musica. Banalmente, se devo comprare una nuova auto ne giro di concessionari
prima di giungere alla decisione ultima. Già noi tre abbiamo tre concezioni
politiche opposte. Se uno di noi avesse la presunzione di imporre la sua visione
politica agli altri due, magari perché crede di essere spiritosi sparando detti
siciliani o senza senso o avvalendosi del significato offensivo di un termine
come "sdigna" che veramente non è l'equivalente del termine
"sdegnarsi" ma vuol dire spregevolmente "vomitare" (se il
termine poi lo si è usato a sproposito non è un modo di essere civili), nasce
un contrasto che porta alla guerra, alla rivolta sociale, o alla dittatura.
Calogero Taverna
Succede che alla seconda votazione - che costituzionalmente comporta
aggregazioni pressoché irraggiungibili - Napolitano non sia nella rosa dei nomi
presidenziabili. Un paio di grandi elettori per significare un loro disagio (fors'anche
legittimo) fanno il nome di Napolitano e questo è stato molto positivo perché
ha spinto la quasi totalità dei grandi elettori a scegliere un nome che potesse
rappacificare e non dividere. E questo è democrazia: si chiama democrazia
parlamentare. E chi alla fine ottiene la maggioranza qualificata viene eletto. L'armonia
sociale si raggiunge. E una volta raggiunta l'armonia sociale si battono
all'unisono le mani. Chi non le batte è un sedizioso, uno che vuole lo sfascio
dell'Italia. L'Italia va avanti solo se si riesce (nel cimento) a trovare una
concordia, tra settantanta milioni di persone che la pensiamo ognuno diverso
dall'altro. Nessuno può imporre a Grillo di pensarla come Bersani o Berlusconi,
ma sarebbe folle offendere quelli che la pensiamo come Bersani (il mio caso) o
come Berlusconi ( che io odio) o come Monti (un tecnocrate solo buono per una
effimera congiuntura) o La Russa o Casini o tanti intelligentissimi e colti
(hanno letto dei libri robusti loro e disdegnano un detto mal dattilografato in
dialetto) che abbiamo eletto noi per rappresentarci "ma senza obbligo di
mandato" dice la costituzione, volerli coartare invadendo magari piazza
Montecitorio o via del Corso o Piazza del Popolo (abbiamo già tanti problemi di
traffico a Roma, ci mancano pure loro che vogliono fare un "golpe" affermando
che c'è stato un "golpe" sol perché l'ottanta per cento del popolo
italiano tramite i suoi legittimi rappresentanti non ha ritenuto di votare
Rodotà perché così pensò Grillo nella sua bizzarria fingendo di essersi
scordato che Rodotà ha detto e scritto che il grillismo è una grande piaga ella
democrazia italiana.
Calogero Taverna
Cose forse astruse per intelletti amanti solo di sconclusionati detti
siciliani.
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