critico: o elogia o stronca in modo del tutto uterino. Ditemi il nome di una grande critica. Nun sfurniciativi, non ci sono. Donne e preti non son mai né poeti né artisti (di livello eccelso, s'intende: di imbratta tele ne trovate quante ne volete; di poetesse - tolta Saffo che dicono non essere una gentil donna - non ne trovate). Dico al livello di Dante Goethe Omero Virgilio e manco Orazio - che poi non so se fu davvero grandissimo. Il critico sceglie: a priori non gli piace tutto. Se incontra ripetitività lo dice. spietatamente. E qui pecca di invidia. Siccome lui non è all'altezza nel fare svetta nel dire- Ma se un critico invita l'artista del cuore a cambiare registro, non lo fa per cattiveria ma per amore. Io dico che un siffatto critico va seguito.
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