Carissima il mio punto di vista è ben altro. Ho presente Sciascia, ho presente l'articolo sul carrierismo per antimafia. Ho vissuto in parallelo la vicenda di Sciascia con Falcone (io fui fortunato a dovermela vedere con Imposimato che comunque non mancò di requisirmi senza rispetto delle regole). Ho presente l'umiliazione cui hanno sottoposto Sciascia che ha dovuto bere insieme a chi non stimava ( come io non lo stimavo) un bicchiere di vino come se dovesse fumare il kalameth della pace. Ho troppe rabbie in corpo. E ce l'ho con tutti voi che nulla sapendo (perché nulla vi fanno sapere) create la mistica dell'antimafia che ci sta a Racalmuto distruggendo. Scusa la mia saccenteria. Io so quello che dico anche per averlo vissuto di persona. Voi andate dicendo celebrando affermando catechizzando su mandato di certi persuasori occulti. Ripeterò sino all'infinito l'aforisma di Bobbio (filosofo di estrema sinistra): la democrazia è l'arte del consenso estorto. Legalità? Mi dispiace sono con Sciascia: "due sono i mali della Sicilia: la mafia e l'antimafia". Concordo con Sciascia morente (Fuoco all'anima che la famiglia si permette di bruciare e non fare circolare) che in Sicilia la mafia è finita con il prefetto Mori.
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